Tensione al sit-in
di protesta dei docenti "inidonei" e dei tecnici e amministrativi
precari in Piazza Monte Citorio dove una precaria campana ad un certo
punto ha tentato di darsi fuoco con una bottiglietta di alcol. La donna
è stata fermata in tempo dai colleghi e, successivamente, in seguito ad
un malore è stato necessario l'intervento di un'ambulanza. "Sono
disperata, non è stato un gesto studiato", ha detto la donna, separata
e senza stipendio da giugno. La precaria, Virginia Taranto, 55 anni,
napoletana, ad un certo punto ha preso una bottiglietta d'alcol e ha
tentato di darsi fuoco, ma è stata prontamente fermata dai colleghi. La
sua storia - ha raccontato la stessa Virginia - e' particolare: la
donna ha infatti il 75% di invalidità, soffre di diabete e ha subito
due ictus. "Siamo esasperati, a settembre rischiamo di trovarci in
mezzo ad una strada" ha affermato la donna, impiegata amministrativa
precaria da 15 anni in una scuola del capoluogo campano. A scatenare la
rabbia del gruppo di manifestanti, guidati dal sindacato Cobas, è stata
la notizia del rinvio delle decisioni sulle Pa al termine del Consiglio
dei Ministri di questa mattina. "Non è un rinvio, è un bluff, è un
rinvio sine die per quanto ci riguarda" ha protestato Anna Grazia
Stammati, dei Cobas, secondo la quale questa "è una giornata iniziata
bene e finita male, a causa della scarsa considerazione che hanno del
nostro problema". La signora Taranto, in seguito al suo gesto e a causa
dell'ipertensione, ha avuto anche un malore, che ha richiesto l'arrivo
di un'ambulanza. Dopo le prime cure, la precaria ha però rifiutato il
ricovero. I manifestanti sono tuttora davanti al Parlamento, in attesa
di decidere ulteriori azioni di protesta.
Ansa.it