Promosso
dalla Facoltà Teologica di Sicilia, Istituto Polo Fad “San Luca, ha
avuto luogo
a Catania, nella sede di Via Crociferi, il seminario di formazione per
accompagnare
i docenti di Religione nel cammino di preparazione al Concorso,
annunciato dal
Ministero dell’Istruzione e del Merito .
Sono trascorsi 20 anni dall’ultimo concorso del 2004 e dopo tante richieste e falsi annunci, pare ormai che si possa uscire dal tunnel e consentire ai numerosi docenti di Religione, “precari” nella scuola italiana, di poter ottenere il meritato riconoscimento ed essere inquadrati come “docenti di ruolo a tempo indeterminato”.
Il moderatore del seminario, Daniele Cavallaro, dopo i saluti del vicedirettore Don Antonio De Maria, ha dato la parola al prof. Carmelo Mirisola, promotore dell’incontro in collaborazione con la CISL, il quale ha illustrato l’iter del concorso e le annunciate proposte di svolgimento della “prova riservata” ai docenti “precari” con una lunga esperienza di servizio.
Secondo le indicazioni fornite, in attesa della definitiva emanazione del bando, sulla stregua dei concorsi indetti dal Ministero, il concorso prevede nella prova orale la presentazione di un’Unità d’Apprendimento” ai fini dell’accertamento delle competenze metodologiche didattiche del docente che dimostrerà alla commissione di “sapere e di saper insegnare”, e, per tutti i concorsi, di possedere competenze informatiche e conoscenze della lingua inglese.
La struttura dell’UDA è stata ampiamente descritta e illustrata dal preside Giuseppe Adernò, presidente emerito dell’UCIIM, analizzando le diverse fasi e guidando i docenti alla predisposizione della struttura dell’UDA che avrà come argomento quello assegnato dalla Commissione 24 ore prima della prova. In particolare il docente presenterà le finalità formative della scuola e lo specifico contributo offerto dall’insegnamento della Religione nell’ambito della programmazione didattica del Consiglio di classe. Saranno evidenziate le metodologie di insegnamento adottate, le attività da svolgere, l’attenzione ai disabili, le procedure di valutazione e di autovalutazione degli studenti, evidenziando i traguardi raggiunti, le competenze acquisite che saranno sviluppate e potenziate nelle successive attività didattiche. La presentazione del “prima, durante e dopo” documenterà la competenza professionale del docente educatore, che con il contributo specifico disciplinare favorisce lo sviluppo integrale dello studente che nella scuola “cresce, diventa uomo, apre i suoi occhi al vero e scopre la dimensione dei Valori e dell’Assoluto”.
La dirigente dell’Istituto Vaccarini, Salvina Gemmellaro, ha descritto i compiti e la funzione del docente di Religione nella scuola, nell’ottica di una fattiva cooperazione con i docenti di classe e di convergenza educativa con i genitori. Il successo formativo dello studente necessita appunto la cooperazione attiva tra scuola e famiglia.
Il Prof. Sergio Cicatelli, docente di pedagogia e didattica all’Università Pontificia Salesiana di Roma, da remoto, ha commentato le indicazioni del bando di concorso, ancora in bozza, esplicando i riferimenti legislativi indicati, sollecitando lo studio della normativa didattica relativa all’autonomia scolastica, alla valutazione, all’inclusione e alla collegialità.
Il concorso prevede, inoltre, che il docente dimostri competenza informatica e conoscenza della lingua inglese e a tal proposito è intervenuta con spiccata competenza metodologica la prof.ssa Ruth Mensingh dell’Università Kore di Enna, la quale ha offerto ai partecipanti preziosi suggerimenti per una preparazione diligente alla prova in lingua inglese prevista nel colloquio di esame.
Sono trascorsi 20 anni dall’ultimo concorso del 2004 e dopo tante richieste e falsi annunci, pare ormai che si possa uscire dal tunnel e consentire ai numerosi docenti di Religione, “precari” nella scuola italiana, di poter ottenere il meritato riconoscimento ed essere inquadrati come “docenti di ruolo a tempo indeterminato”.
Il moderatore del seminario, Daniele Cavallaro, dopo i saluti del vicedirettore Don Antonio De Maria, ha dato la parola al prof. Carmelo Mirisola, promotore dell’incontro in collaborazione con la CISL, il quale ha illustrato l’iter del concorso e le annunciate proposte di svolgimento della “prova riservata” ai docenti “precari” con una lunga esperienza di servizio.
Secondo le indicazioni fornite, in attesa della definitiva emanazione del bando, sulla stregua dei concorsi indetti dal Ministero, il concorso prevede nella prova orale la presentazione di un’Unità d’Apprendimento” ai fini dell’accertamento delle competenze metodologiche didattiche del docente che dimostrerà alla commissione di “sapere e di saper insegnare”, e, per tutti i concorsi, di possedere competenze informatiche e conoscenze della lingua inglese.
La struttura dell’UDA è stata ampiamente descritta e illustrata dal preside Giuseppe Adernò, presidente emerito dell’UCIIM, analizzando le diverse fasi e guidando i docenti alla predisposizione della struttura dell’UDA che avrà come argomento quello assegnato dalla Commissione 24 ore prima della prova. In particolare il docente presenterà le finalità formative della scuola e lo specifico contributo offerto dall’insegnamento della Religione nell’ambito della programmazione didattica del Consiglio di classe. Saranno evidenziate le metodologie di insegnamento adottate, le attività da svolgere, l’attenzione ai disabili, le procedure di valutazione e di autovalutazione degli studenti, evidenziando i traguardi raggiunti, le competenze acquisite che saranno sviluppate e potenziate nelle successive attività didattiche. La presentazione del “prima, durante e dopo” documenterà la competenza professionale del docente educatore, che con il contributo specifico disciplinare favorisce lo sviluppo integrale dello studente che nella scuola “cresce, diventa uomo, apre i suoi occhi al vero e scopre la dimensione dei Valori e dell’Assoluto”.
La dirigente dell’Istituto Vaccarini, Salvina Gemmellaro, ha descritto i compiti e la funzione del docente di Religione nella scuola, nell’ottica di una fattiva cooperazione con i docenti di classe e di convergenza educativa con i genitori. Il successo formativo dello studente necessita appunto la cooperazione attiva tra scuola e famiglia.
Il Prof. Sergio Cicatelli, docente di pedagogia e didattica all’Università Pontificia Salesiana di Roma, da remoto, ha commentato le indicazioni del bando di concorso, ancora in bozza, esplicando i riferimenti legislativi indicati, sollecitando lo studio della normativa didattica relativa all’autonomia scolastica, alla valutazione, all’inclusione e alla collegialità.
Il concorso prevede, inoltre, che il docente dimostri competenza informatica e conoscenza della lingua inglese e a tal proposito è intervenuta con spiccata competenza metodologica la prof.ssa Ruth Mensingh dell’Università Kore di Enna, la quale ha offerto ai partecipanti preziosi suggerimenti per una preparazione diligente alla prova in lingua inglese prevista nel colloquio di esame.