Decreto Brunetta. Aumenta a sette ore la reperibilità per malattia
Il ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta, ha firmato il decreto che innalza a 7 ore la reperibilità nei giorni di malattia e che entrerà in vigore nei prossimi giorni.
I dipendenti statali dovranno rimanere a casa per la visita medico-fiscale dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Il ministro ha dichiarato di aver deciso questo giro di vite sulle fasce di reperibilità a causa dell'impennata delle assenze di malattia registrata negli ultimi mesi tra gli statali, dopo il ripristino a giugno dell'orario di quattro ore.
Dal luglio 2008 fino al giugno 2009, quando erano in vigore le fasce da 11 ore (dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20), la percentuale delle assenze si era ridotta di quasi il 40%.
Con il ritorno alle 4 ore (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19), invece, l'andamento delle assenze per malattia ha mostrato un trend in continua crescita: +16,7% ad agosto, +24,2% a settembre, +21% a ottobre (al netto dell'influenza) e +20% a novembre (al netto dell'influenza, altrimenti la percentuale sarebbe del 44,3).
"Il mio - ha spiegato Brunetta - non è un accanimento ma un segnale forte perché i comportamenti opportunistici finiscano. È stato un anno molto interessante quello appena trascorso, con risultati inaspettati: pensavamo di aver rimosso il fenomeno delle false assenze per malattia, invece non è stato così. Quindi la battaglia continua".
Il ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta, ha firmato il decreto che innalza a 7 ore la reperibilità nei giorni di malattia e che entrerà in vigore nei prossimi giorni.
I dipendenti statali dovranno rimanere a casa per la visita medico-fiscale dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Il ministro ha dichiarato di aver deciso questo giro di vite sulle fasce di reperibilità a causa dell'impennata delle assenze di malattia registrata negli ultimi mesi tra gli statali, dopo il ripristino a giugno dell'orario di quattro ore.
Dal luglio 2008 fino al giugno 2009, quando erano in vigore le fasce da 11 ore (dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20), la percentuale delle assenze si era ridotta di quasi il 40%.
Con il ritorno alle 4 ore (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19), invece, l'andamento delle assenze per malattia ha mostrato un trend in continua crescita: +16,7% ad agosto, +24,2% a settembre, +21% a ottobre (al netto dell'influenza) e +20% a novembre (al netto dell'influenza, altrimenti la percentuale sarebbe del 44,3).
"Il mio - ha spiegato Brunetta - non è un accanimento ma un segnale forte perché i comportamenti opportunistici finiscano. È stato un anno molto interessante quello appena trascorso, con risultati inaspettati: pensavamo di aver rimosso il fenomeno delle false assenze per malattia, invece non è stato così. Quindi la battaglia continua".