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Scuola pubblica e o privata: Istituto John Dewey Wish – Desideri ed emozioni , un tema comune per le attività didattiche del nuovo anno scolastico
Redazione
Con la tradizionale consegna delle rose ai docenti e al personale della scuola il preside Giuseppe  Adernò ha dato inizio al terzo anno di scuola dell’Istituto Primario Paritario “John Dewey” di Via Valdisavoia a Catania
Sulla scia del pensiero pedagogico di John Dewey, che valorizza le intelligenze e le potenzia attraverso un apprendimento efficace, adottando il learning by doing, nel tracciare le linee guida del Piano Triennale dell’Offerta Formativa  è stato scelto il tema didattico dell’anno,  tracciato dalle indicazioni suggerite nella scelta indicata dal nome “Dewey”
Negli anni precedenti hanno fatto da guida “La cultura del Dono”, poi il valore: “Educazione”, segno di amore e di ricerca del miglior bene per i bambini   e  quest’anno, continuando a comporre le lettere del nome DEWEY,  con la lettera “W” è stata individuata l’espressione “WISH” che in italiano vuol dire: desiderio.
La parola desiderio (de-sidera) - indirizza verso le stelle e nella voce “desiderio” si ritrova l’amore, il bene,  le emozioni, la bellezza, la bontà, la virtù, la libertà, la pace, l’armonia, tutti valori che la comunità scolastica ha il compito di custodire e coltivare.
Gli insegnamenti scolastici sono risposta alle curiosità e ai desideri dei bambini di conoscere, di apprendere, di scoprire cose nuove. Le nozioni acquisite diventano “apprendimenti” e contribuiscono alla modifica graduale del modo di pensare, di sentire e di agire e l’azione didattica è centrata su dare risposta dei bisogni (impliciti ed espliciti) dei bambini che crescono e necessitano di una guida ferma e sicura, mettendo in atto la progettualità didattica e formativa.
Il progettare è definito come “l’arte di mettere in atto un desiderio” e quindi ogni progetto didattico è in perfetta linea di sviluppo con il tema proposto per l’anno scolastico, orientato alla ricerca del miglior bene per ciascun bambino.
Molteplici le iniziative messe in atto e particolarmente attivi saranno i “cantieri educativi” del sabato ad integrazione del percorso formativo mediante laboratori operativi, di giardinaggio, di equitazione, di attività sportive, il gioco di scacchi, la pratica musicale e la lettura di libri in lingua inglese, tedesca e spagnola, che vengono insegnate sin dal primo anno di scuola.
Nell’Istituto, insieme alla bandiera tricolore sventola la bandiera della Germania, perché l’Istituto ospita10 bambini che frequentano la scuola tedesca, unica nel Meridione, coordinata dal Ministero dell’Istruzione della Germania, per i figli dei militari tedeschi, in servizio nella Base Nato di Sigonella. La presenza dei bambini tedeschi favorisce, inoltre, una positiva interazione linguistica ed un arricchimento e scambio di cultura e di civiltà europea.
Postato da Andrea Oliva Mercoledì, 06 settembre 2023 09:25:49 (1332 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Suor Anna Monia Alfieri - Cavaliere della Repubblica
Redazione
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha insignito del titolo di “Cavaliere della  Repubblica” Suor  Anna Monia Alfieri “,pugliese di nascita, milanese di adozione, legale rappresentante delle scuole Marcelline in Italia e membro della Consulta di Pastorale scolastica e del Consiglio Nazionale Scuola della CEI, ha condotto una decennale battaglia in favore delle scuole paritarie, zelante sostenitrice di Autonomia, Parità scolastica e Libertà di scelta educativa“.
La Suora che da tani anni difende la libertà delle scelte educative e i valori della libertà di educazione, nel 2020 ha ricevuto a Milano  la medaglia e il diplomai: ‘Ambrogino d’oro”  prestigiosa  benemerenza civica  conferita a cittadini che sono distinti per particolari meriti .
Commossa e grata per il titolo di Cavaliere della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio del Ministri, Suor Anna Monia ha ringraziato il Presidente Mattarella per l'alta onorificenza ricevuta ed ha condiviso tale soddisfazione con i familiari, le consorelle e i tanti amici compagni di strada, nel cammino verso quell’ ideale di civiltà, la libertà di scelta educativa, per il bene dei giovani, per il bene di tutti.
 Il sogno una scuola “ascensore sociale” capace di “dare ai ragazzi il coraggio della conoscenza”, “una scuola libera, autonoma, di qualità per tutti”  ha sempre accompagnato l’esperienza professionale di Suor Anna Monia, nonostante le molteplici difficoltà lungo il percorso.

 
Giuseppe Adernò
Postato da Andrea Oliva Sabato, 30 luglio 2022 08:00:00 (1317 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Gli insegnanti (bravi) hanno una vita (di ………). ed è difficile immaginare altro…
Rassegna stampa
Un incontro quasi casuale con una collega e suo marito. Ci sediamo e scambiamo due chiacchere. Lui lavora nell’ambito delle emergenze, con turni di notte, reperibilità, missioni fuori regione. Lei è un collega, maestra di scuola primaria.
Ad un certo punto, mentre sta raccontando un intervento della sua squadra, Lui ci fa una domanda: “Perché è più semplice pianificare una squadra di emergenza che il lavoro di una maestra? Io ho la reperibilità, e so che devo partire se mi chiamano. Ma Lei è in servizio permanente, dopocena, sabato, domenica…. Ti sembra normale?”
Lei gira gli occhi al cielo, e mi invita: “Prova a spiegarglielo tu, che io mi sono arresa…”
Partirei dalla parola “normale”, usata da Lui.
E la risposta è semplice: NO, non è normale che una lavoratrice dedichi tutto il proprio tempo al lavoro. Non è normale, e non va bene.
Se invece per normale intendiamo comune o diffuso, allora la risposta è SI’, una parte degli insegnanti lavora tanto, troppo. E questo è un serio problema.

dal profilo fasebook di Stefano Zoletto, 17.10.2021
Postato da Andrea Oliva Venerdì, 22 ottobre 2021 10:27:17 (2411 letture)

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Scuola pubblica e o privata: A Catania l’Istituto “John Dewey” Scuola Primaria Green di Eccellenza ad Indirizzo Internazionale
Redazione
“Quando chiude una scuola chiude un paese”. ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi al videoforum di Repubblica.it. ed oggi possiamo aggiungere che “Quando nasce una scuola nuova s’illumina una stella o, come si legge nel logo, si accende una lampadina”.
Una scuola nuova è segno di vita, la Comunità cittadina rinasce, le opportunità di crescita e di sviluppo aumentano.
Come ha dichiarato la signora Martina Formosa: L’Istituto John Dewey nasce in continuità con la scuola dell’Infanzia “Il Castello”, accompagna i bimbi verso la scuola Primaria ad indirizzo internazionale”.
 Nel logo presenta l’immagine del libro, da sempre segno e simbolo di cultura, di studio, di creatività, una lampadina accesa che connota la “scuola del pensiero intelligente”.
La scelta della dedica a John Dewey pone al centro la pedagogia del Maestro e Filosofo statunitense che ha ideato la scuola democratica e progressiva, rispondente ai bisogni dell’alunno che “cresce nella Comunità scolastica, diventa uomo, apre i suoi occhi al vero e scopre la dimensione dei valori”.
In questa espressione, afferma il preside Giuseppe Adernò, si condensa la progettualità didattica di scuola nuova, aperta, green, “senza zaino”, plurilingue ad internazionale e tecnologica.
Sono queste le caratteristiche dell’Istituto John Dewey, progettato come “scuola di eccellenza” per la città di Catania”.

redazione@aetnanet.org
Postato da Andrea Oliva Giovedì, 24 giugno 2021 08:00:00 (4773 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Scuola primaria europea a Catania
Redazione
Tra i cartelloni pubblicitari delle principali vie di Catania si legge della prima scuola ad indirizzo internazionale che prenderà avvio a settembre nella sede della “Fondazione Valdisavoia” nei pressi della Facoltà di Agraria, e fruisce di ampi spazi esterni e impianti sportivi.
Il progetto sperimentale di “Scuola Primaria Europea”  secondo le indicazioni dell’Outodoor education” nel nome del grande pedagogista John Dewey, , coniugando gli obiettivi della scuola democratico-progressiva con la “scuola green” orientata ad una coscienza  sensibile  e aperta verso gli altri e verso alla natura .
La scuola Primaria  si pone in continuità didattica con la scuola dell’Infanzia “Il Castello”, coordinato da Martina ed Elisa Formosa e consente ai bambini di  cominciare il percorso del ciclo scolastico di primo grado, fruendo di un  servizio didattico nel segno di una  Scuola del pensiero intelligente” , coordinato dal preside Giuseppe Adernò.
Il Progetto offre altresì un accurato pacchetto formativo linguistico in collaborazione con la scuola “Yeschool formazione linguistica , diretta da Maria Grazia Puglisi.

redazione@aetnanet.org
Postato da Andrea Oliva Sabato, 05 giugno 2021 08:00:00 (3967 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Per il futuro delle scuole paritarie, Web pressing con la partecipazione dei parlamentari
Redazione
La fotografia della scuola paritaria in Italia, riconosciuta per legge, ma ostacolata, di fatto, nell’offrire un servizio “pubblico”, facendo parte del sistema scolastico nazionale, è stata presentata il 4 dicembre in un Web pressing al quale hanno aderito 74 associazioni di docenti e genitori di scuole paritarie.
143 istituti scolastici paritari hanno chiuso. Quasi 28.000 studenti hanno perso la loro scuola. Per i disabili scegliere una scuola “paritaria” comporta costi inarrivabili.
La partecipazione e gli interventi dei politici hanno dato all’incontro una valenza di alta responsabilità e viva sensibilizzazione alla “cultura della parità” che stenta a decollare.
L’incontro in line, introdotto da Domenico Menarello, è stato moderato dal giornalista Giancarlo Loquenzi.
Sono intervenuti gli onorevoli: Maria Elena Boschi (Italia Viva), Piero Fassino (PD), Paola Frassinetti di Fratelli d'Italia con i saluti di Giorgia Meloni; Giancarlo Giorgetti (Lega); Stefano Fassina (LEU); Valentina Aprea, che ha portato i saluti di Maria Stella Gelmini di Forza Italia; Stefano Lepri (PD); Maurizio Lupi (Misto); Gianluca Rospi (Misto- ex 5 Stelle).

Giuseppe Adernò
Postato da Andrea Oliva Lunedì, 07 dicembre 2020 08:05:00 (1913 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Scuola, l’ultimo Dpcm non vieta attività didattiche svolte in teatri, biblioteche, musei. Inviata nota di chiarimento alle istituzioni scolastiche
Ministero Istruzione e Università

Le attività didattiche che si svolgono ordinariamente e non saltuariamente in ambienti diversi da quelli scolastici (ad esempio parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema, musei), anche a seguito di specifici accordi quali i “Patti di comunità”, realizzati in collaborazione con gli Enti locali, le istituzioni pubbliche e private variamente operanti sui territori, le realtà del Terzo Settore, restano regolarmente consentite dopo il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri firmato lo scorso 13 ottobre.
Lo specifica la nota inviata oggi alle scuole che risponde ai quesiti giunti al Ministero in merito all’interpretazione e all’applicazione di alcune disposizioni contenute nel Dpcm. L’articolo 1, comma 6, lettera s) del Decreto recita infatti: “sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonché le attività di tirocinio di cui al decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 10 settembre 2010, n.249, da svolgersi nei casi in cui sia possibile garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie e di sicurezza vigenti”.
Ma il Dpcm non è riferito, spiega la nota ministeriale, alle ordinarie attività didattiche organizzate dalle scuole in spazi alternativi ubicati all’esterno degli edifici scolastici per prevenire e contenere la diffusione del contagio e favorire il distanziamento fisico in contesti di azione diversi da quelli usuali.

Postato da Andrea Oliva Mercoledì, 14 ottobre 2020 19:43:48 (2104 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Alunni fragili, Azzolina firma Ordinanza per garantire loro diritto allo studio
Ministero Istruzione e Università
azzolina
La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato l’Ordinanza che definisce le modalità di svolgimento delle attività didattiche per gli alunni fragili, ossia le studentesse e gli studenti con patologie gravi o immunodepressi - con particolare attenzione per questi ultimi - che sarebbero esposti a un rischio di contagio particolarmente elevato frequentando le lezioni in presenza. L’Ordinanza è passata al vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
L’Ordinanza punta a tutelare, al contempo, il diritto allo studio e quello alla salute di questi alunni: le scuole potranno fare ricorso, per gli studenti fragili, alla didattica digitale integrata o all’istruzione domiciliare. Nei casi di disabilità grave associata a fragilità certificata, in cui sia necessario garantire la presenza dell’alunno in classe a causa di particolari situazioni emotive, le scuole potranno adottare forme organizzative idonee a consentire, anche periodicamente, la frequenza delle lezioni.
Queste misure saranno applicate utilizzando i docenti già assegnati alla classe di appartenenza e garantendo, in ogni caso, la didattica in presenza per gli studenti con disabilità che non rientrano nella categoria degli alunni fragili.

Documenti Allegati
Ordinanza Ministeriale n.134 del 09 ottobre 2020

miur.gov.it

Postato da Andrea Oliva Martedì, 13 ottobre 2020 07:00:00 (3318 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Elezioni organi collegiali a.s. 2020-2021.
Ministero Istruzione e Università
Elezioni degli organi collegiali a livello di istituzione scolastica a s 2020 2021
 
Documenti Allegati
elezioni organi collegiali 2020-2021

miur.gov.it
Postato da Andrea Oliva Sabato, 10 ottobre 2020 08:00:00 (2550 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Dalla Sicilia una proposta d’interazione tra pubblico e privato
Redazione
L’avvio dell’anno scolastico è segnato da un diffuso caos che alimenta uno stato di insicurezza che immobilizza e preoccupa i dirigenti: “Come muoversi? Che fare? Se poi avverrà un contagio, sarò inquisito?”
Gli appelli dei dirigenti, docenti, genitori e alunni delle scuole paritarie sono stati disattesi dal presidente del Consiglio dei Ministri e dalla Ministra Azzolina, che finalmente dopo 177 giorni
 apre alla possibilità di “Patti educativi con le paritarie”.
Più volte esponenti del Centro Destra hanno ribadito l’opportunità di coinvolgere le scuole paritarie nella ricerca degli spazi adeguati per gli studenti, dovendo rispettare le norme di distanziamento fisico e quindi la necessità di maggior numero di aule.
La Sen Tiziana Drago, M5S, ha inserito su facebook la lettera della dirigente di un Circolo didattico di Catania, indirizzata al Sindaco, all’Assessore all’Istruzione al Patrimonio, alla Manutenzione del comune di Catania, al dirigente dell’ufficio scolastico territoriale di Catania con la quale si chiede l’uso dei locali dell’Istituto delle Suore Sacramentine (via Bentivoglio)  o di altri Istituti religiosi nelle vicinanze, per consentire ai mille alunni iscritti al Circolo Didattico di beneficiare di locali idonei alle attività scolastiche ed evitare il doppio turno.
 
Giuseppe Adernò
Postato da Andrea Oliva Mercoledì, 26 agosto 2020 08:00:00 (1768 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Comunicato Stampa del Ministero: del tutto possibile uso paritarie per spazi aggiuntivi
Ufficio Scolastico Regionale
Allegati:

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[CS_Paritarie] 129 kB

usr.sicilia.it
Postato da Andrea Oliva Martedì, 25 agosto 2020 08:15:00 (3038 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Riparte la scuola, ma non il diritto all’istruzione. Gelmini: “Tante scuole paritarie, rischiano di non aprire”
Redazione
“Tante scuole paritarie, un’eccellenza del nostro Paese, rischiano di non poter riaprire. Tante famiglie, magari colpite dalla crisi scatenata dal Covid, avranno grandi difficoltà ad iscrivere i propri figli in questi istituti. I genitori che decidono di seguire questo percorso abbiano la possibilità di dedurre le rette pagate per la scuola. Chiediamo che questa misura sia inserita nel decreto Agosto e lavoreremo in Parlamento per realizzare questa proposta. Bisogna garantire alle famiglie la libertà di scelta educativa, sancita anche dalla nostra Costituzione”.
Così si è espressa in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera, fotografando una realtà scolastica che il Governo sembra voler ignorare e disattendere.
A nulla o quasi sono valse le manifestazioni, le “maratone” per la Famiglia e la Scuola, il Web pressing parlamentare, i flash mob fuori da Montecitorio, attivati da docenti, studenti genitori e operatori delle scuole paritarie.
Le belle promesse che assicuravano: “Non lasceremo indietro nessuno”, sono rimaste parole al vento e la concretezza dei fatti descrive che a Settembre tante scuole cattoliche non apriranno, i genitori che non potranno pagare le rette opteranno, loro malgrado, per le scuole statali già in grosse difficoltà per la sistemazione degli alunni, e i nuovi non potranno essere accolti per mancanza di aule e di spazi, determinando in alcuni casi una “lista di attesa”: e questa si chiama “parità scolastica”!

Giuseppe Adernò
Postato da Andrea Oliva Lunedì, 10 agosto 2020 08:00:00 (2039 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Dalle parole ai fatti. Giovedì 18 giugno flash mob delle scuole paritarie
Redazione
Nel corso del “web-pressing” parlamentare promosso dalle 50 associazioni no-profit: Comitato POLIS PRO PERSONA), da RICOSTRUIRE e dal FORUM delle ASSOCIAZIONI FAMILIARI, a sostegno delle scuole paritarie i diversi gruppi politici hanno espresso condivisione sui principi di libertà, di parità scolastica, di servizio pubblico, di diritti delle famiglie e degli studenti.
Il tam tam è stato “virale”, oltre 2500 iscritti al webinar e migliaia collegati in piattaforme facebook sono stati ascoltatori attenti delle dichiarazioni dei parlamentari che hanno espresso apprezzamento, sostegno e volontà di difendere la causa di una dignitosa parità scolastica.
La presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, in una lettera alle associazioni ha spiegato che “oggi più che mai è necessario dimostrare che scuola statale e scuola paritaria non sono l’una alternativa dell’altra, ma uno strumento unico per un’offerta formativa sempre più ricca”.

Giuseppe Adernò
Postato da Andrea Oliva Mercoledì, 17 giugno 2020 08:00:00 (2070 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Più parità per le paritarie, più libertà per tutti. Web pressing il 15 giugno, flash Mob il 18 giugno
Redazione
Da martedì 9 giugno è in discussione alla Camera dei Deputati per essere convertito in legge il Decreto n.34 denominato “Rilancio”.
Si auspica che le tante buone proposte di miglioramento sulla scuola e sulla famiglia possano avere accoglienza  e nel testo di legge  e che vengano recepite le istanze sociali che nello specifico della scuola riguardano le scuole paritarie  che fanno parte del sistema nazionale d’istruzione e sono rimaste emarginate, trascurando il diritto della “parità” e della libertà di scelta educativa dei genitori
Continua la maratona per aiutare la famiglia e salvare la scuola pubblica e, dopo il “rumore costruttivo” attivato nei giorni 19 e 20 maggio, mediante la mobilitazione nazionale di numerosi video da tutte le scuole cattoliche, dirette televisive, convegni, comunicati stampa è stato organizzato per LUNEDI 15 GIUGNO 2020  un WEB-PRESSING PARLAMENTARE "  sul tema PIÙ PARITÀ PER LE PARITARIE, PIÙ LIBERTÀ PER TUTTI”

Giuseppe Adernò
Postato da Andrea Oliva Domenica, 14 giugno 2020 08:00:00 (4533 letture)

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Scuola pubblica e o privata: All’Istituto San Vincenzo Cantieri educativi e Attività estive per minori
Redazione
Fino allo scorso anno si chiamava Grest oggi, dopo la quarantena per la pandemia le attività pe ri minori prendono il nome di “centri estivi”. Presso l’Istituto Sam Vincenzo, (zona Monserrato – Piazza Cavour) dal 15 giugno al 31 luglio saranno attivi i “Cantieri educativi” per i minori. Positiva occasione di svago e d’incontro tra i ragazzi che sono stati costretti in isolamento domestico dal mese di marzo. I generosi docenti “volontari” si sono messi a disposizione per organizzare le attività di laboratorio creativo, artistico, sportino, animazione, balli di gruppo, piscina interna per i piccoli e nelle settimane di luglio due giorni al mare.
Per organizzare l’attività è stato elaborato un progetto nel rigoroso rispetto delle norme di prevenzione indicate dalle Linee guida emanate dal Governo e dalla Protezione civile.
La maggior parte delle attività si svolgerà negli ampi cortili e la giornata “estiva” prevede alle ore 8,30 l’accoglienza, alle 9,00 balli di gruppo, quindi attività di laboratorio e dopo la ricreazione giochi all’aperto. Per coloro che ne fanno richiesta, si offe la possibilità di fruire del pranzo a scuola e le attività pomeridiane avranno termine alle ore 16,30.
Particolare attenzione viene riservata alla dimensione emotiva e relazionale di bambini, dopo questo non facile periodo di blocco psicologico e con l’aiuto di esperti docenti si provvederà al recupero delle capacità di letto-scrittura e calcolo che non sono state adeguatamente sviluppate tramite la “didattica a distanza”, così da poter essere pronti per il nuovo anno scolastico.
I genitori potranno beneficiare dei contributi che lo Stato con il Decreto n.34 “Rilancio”, ha assegnato a questi progetti, presentando domanda all’Inps nell’ambito dei finanziamenti “bonus centro estivo e servizi integrati per l’infanzia”.

redazione@aetnanet.org
Postato da Andrea Oliva Mercoledì, 10 giugno 2020 08:00:00 (1959 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Quando si tradiscono i diritti. La scuola paritaria è pubblica
Redazione
Con calore e tenacia l’on Luigi Berlinguer, già Ministro dell’Istruzione, ha difeso il principio del diritto all’istruzione che la Costituzione sancisce, dando facoltà ai cittadini di istituire scuole che sono “investimenti pubblici” di educazione e che lo Stato ha il dovere di sostenere e di agevolare.
L’istruzione è, infatti, un diritto e un dovere a garanzia del pluralismo culturale che si alimenta della qualità delle proposte educativa.
La scuola un tempo “privata” e, a volte, organizzata senza le necessarie garanzie professionali e dei percorsi didattici, con la Legge 62 del 2000, che porta la firma del Ministro Berlinguer, è stata normata come parte integrante del Sistema Nazionale dell’Istruzione, con la dicitura di “scuola paritaria” e con l’impegno di rispettare le norme di regolarità del percorso didattico e della necessaria qualificazione professionale dei docenti.
Lo Stato e il Ministero hanno il compito di vigilare e assicurare il rispetto delle norme, riconoscendo la validità dei titoli di studio rilasciati.
 
Giuseppe Adernò

 

Postato da Andrea Oliva Lunedì, 08 giugno 2020 08:00:00 (2354 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Scuola, subito 331 milioni di euro alle istituzioni statali per la ripresa di settembre,135 milioni alle paritarie
Ministero Istruzione e Università
Sono 331 i milioni di euro immediatamente a disposizione delle scuole statali per cominciare ad organizzare la ripresa di settembre. Si tratta delle somme stanziate dal cosiddetto Decreto Rilancio, che prevede anche l’erogazione di 135 milioni di euro per le scuole paritarie. Fondi che tutte le scuole hanno ricevuto in queste ore e che possono cominciare subito a spendere. Il provvedimento ha inoltre destinato 39,23 milioni di euro per lo svolgimento in sicurezza degli Esami di Stato del Secondo ciclo, che inizieranno il prossimo 17 giugno: potranno essere usati per pulizia, igienizzanti, dispositivi di sicurezza.


miur.gov.it

Postato da Andrea Oliva Martedì, 02 giugno 2020 08:00:00 (2399 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Scuola, dal distanziamento alle modalità di ingresso: ecco le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico per settembre
Ministero Istruzione e Università
Tornare a scuola in presenza, ma anche e soprattutto in piena sicurezza. È questo l’obiettivo del Governo e del Ministero dell’Istruzione, che ha ricevuto oggi dal Comitato tecnico-scientifico istituito per l’emergenza coronavirus il documento con le misure per il rientro a settembre.
“Il Governo è al lavoro per riportare tutti gli studenti in classe. Questo documento è la cornice in cui inserire il piano complessivo di riapertura: poche semplici regole, soluzioni realizzabili che ci permetteranno di tornare tra i banchi in sicurezza”, spiega la Ministra Lucia Azzolina. “A questo documento si unirà quello del Comitato di esperti del Ministero dell’Istruzione che offrirà spunti che guardano alla ripresa di settembre, ma anche oltre: l’uscita da questa emergenza, come abbiamo sempre detto, deve diventare una straordinaria spinta per migliorare il sistema di Istruzione e per promuovere l’innovazione didattica”.

miur.gov.it
Postato da Andrea Oliva Sabato, 30 maggio 2020 08:05:00 (2287 letture)

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Scuola pubblica e o privata: SCUOLA PARITARIA VERSO UN RILANCIO. Appello bipartisan al Senato.
Redazione
Lo slogan # Noi siamo invisibili per questo governo, che ha suscitato dal Nord al Sud una significativa mobilitazione di studenti, docenti, associazioni, organizzazioni sindacali e di categoria, messaggi video, pagine social, stampa e TV in difesa della scuola paritaria e della libertà di scelta educativa, sembra aver prodotto non solo un topolino, com’è apparso nel decreto “Rilancio Italia” con l’assegnazione di uno “stanziamento di emergenza” che destina 200euro per allievo di scuola primaria e secondaria nella fascia dell’obbligo, ma è stato un segnale forte di presenza efficace ed ecco che in Senato è stato siglato un “accordo tra le forze politiche” per dare adeguata e sollecita risposta all’emergenza del rischio chiusura delle scuole paritarie.

Giuseppe Adernò
Postato da Andrea Oliva Domenica, 24 maggio 2020 08:00:00 (2431 letture)

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Scuola pubblica e o privata: # Noi siamo invisibili per questo governo. Grido di allarme delle 12.000 scuole paritarie. Il 19 e 20 maggio manifestazione: rumore educativo e costruttivo
Redazione
E’ questo lo slogan che il 19 e 20 maggio le dodicimila scuole paritarie esporranno per far sentire al Governo la loro voce.
Il decreto “Rilancio” non ha tenuto conto della scuola pubblica paritaria che è la prima impresa del Paese democratico e con 900.000 studenti, 180.000 tra docenti e operatori scolastici, 12.000 sedi scolastiche, distribuite su tutto il territorio nazionale costituisce il reale volano dello sviluppo sociale ed economico.  Quale presidio di libertà di scelta educativa, sancito dalla Costituzione, regolamentato da 20 vent’anni dalla Legge 62/2000, la scuola pubblica paritaria per la maggior parte d’ispirazione cattolica, è un centro di educazione e di formazione integrale secondo un chiaro progetto educativo che mette al centro la Persona, l’uomo, il cittadino.

Giuseppe Adernò
Postato da Andrea Oliva Domenica, 17 maggio 2020 08:05:00 (2466 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Scuole paritarie 'invisibili' Solo 152 euro per i bambini dell’infanzia. A settembre 300.000 studenti in più nelle scuole statali
Redazione

«Lo Stato c’è, aiuteremo tutti. Non lasceremo indietro nessuno. » ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giuseppe  Conte; «Nel rispetto della libertà di scelta educativa delle famiglie, saranno supportate in modo concreto tutte le scuole del sistema nazionale d’istruzione», ha dichiarato Lucia Azzolina, Ministro dell’Istruzione. Belle parole! Ma nelle 439 pagine del dispositivo, composto da 258 articoli, le scuole paritarie sono citate solo per il finanziamento di 80 milioni di euro che serviranno a coprire il mancato versamento delle rette da parte delle famiglie, per questi mesi di sospensione della didattica in presenza. Il contributo sarà ripartito alle 8.957 scuole materne sulla base del numero di bambini iscritti per ogni bambino la somma assegnata sarà di 152.00 euro.
Grande dono della maggioranza giallo rossa che promette miliardi ed “ha a cuore l’istruzione dei suoi figli!”

Giuseppe Adernò

Postato da Andrea Oliva Venerdì, 15 maggio 2020 09:14:24 (2339 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Non è più tempo di silenzio. Le Scuole paritarie al collasso.
Redazione

Senza un intervento serio dello Stato, il 30% delle scuole pubbliche paritarie sarà destinato a chiudere entro settembre“. Si continua a erogare un servizio pubblico e non ci sono più soldi per pagare i dipendenti; si pagano tutte le utenze ma non arrivano rette sufficienti per far fronte alle spese di gestione. Siamo oltre il limite, non ci sono le condizioni per arrivare fino a giugno 2020, se non indebitandoci ulteriormente”.
Questa dichiarazione della  Conferenza dei religiosi e delle religiose in Italia  CISM e USMI  è stata accolta  dalla  CEI - Conferenza episcopale italiana  che ha dichiarato:
Allo Stato non si chiedono privilegi né elemosina, ma di riconoscere il servizio pubblico che queste realtà assicurano. Intervenire oggi – con un fondo straordinario destinato alle realtà paritarie o con forme di sostegno, quali la detraibilità delle rette, alle famiglie – è l’ultima campanella. Se questa suonasse senza esito, diverrà un puro esercizio accademico fermarsi a discutere circa il patrimonio assicurato al Paese da un sistema scolastico integrato”.

Giuseppe Adernò



Postato da Andrea Oliva Mercoledì, 22 aprile 2020 18:28:56 (2238 letture)

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Scuola pubblica e o privata: PROVE TECNICHE DI APERTURA DELLA SCUOLA con gli alunni di terza media e gli studenti della maturità. Proposte al Ministro Azzolina e al Presidente Conte.
Redazione

Ascoltando il dibattito a Montecitorio e sentendo le diverse opinioni dei nostri Parlamentari, rappresentanti del popolo italiano, si rimane perplessi e incerti sul futuro della nostra bella Italia.
In più interventi è stata citata la scuola, i bambini, il danno psicologico, le difficoltà delle famiglie, quando a maggio i genitori potranno riprendere il lavoro, e per di più senza poterli affidare ai nonni.
E’ stato detto che in Francia la scuola riprenderà a maggio. In Italia no!
Si chiede alla Signora Ministro: sono forse più bravi i Francesi, meno contagiati, più attrezzati, più incoscienti?
Negli interventi dei Parlamentari è risuonata più volte la parola “rinascita”.
La riapertura delle scuole è un segno di effettiva rinascita del Paese, dopo questa triste primavera segnata dalla crisi sociale, economica e culturale, a causa  del Coronavirus.


Giuseppe Adernò

 
Postato da Andrea Oliva Mercoledì, 22 aprile 2020 17:06:52 (2352 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Docenti di scuole paritarie senza stipendio. I genitori non possono pagare le rette
Istituzioni Scolastiche
Oggi giovedì 9 Aprile, a partire dalle ore 14 sono previste interpellanze urgenti al Governo, tra queste una depositata dal deputato della Lega Rossano Sasso, membro della Commissione Cultura della Camera dei Deputati. L’interpellanza riguarda la situazione critica delle scuole paritarie. Anche le scuole paritarie sono chiuse per l’emergenza della pandemia e i docenti si sono attrezzati con ogni mezzo per stare vicini ai ragazzi e seguirli con l’innovativa didattica a distanza. Molti genitori che non lavorano, sono in difficoltà per pagare le rette e gli Istituti, non avendo introiti non sanno come poter pagare i docenti che, lavorando a distanza, non hanno diritto ai benefici della “cassa integrazione”. Nell’interpellanza si chiedono: l’immediata erogazione dei contributi già assegnati alle scuole paritarie; l’erogazione di ulteriori contributi aggiuntivi per esonerare le famiglie dal pagamento delle rette, l’estensione agli alunni delle scuole paritarie l’accesso ai fondi previsti per l’implementazione delle piattaforme didattiche a distanza, la detraibilità integrale delle rette pagate dalle famiglie per la frequenza scolastica e per i servizi educativi delle scuole paritarie e private per l’anno 2019/20.

Giuseppe Adernò
Postato da Andrea Oliva Giovedì, 09 aprile 2020 10:30:45 (2449 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Scuola paritaria ed equità sociale. Casellati e Bassetti insieme per una possibile soluzione
Redazione

“Dare agli studenti e ai genitori la possibilità di scegliere tra una buona scuola pubblica statale e una buona scuola pubblica paritaria, favorirebbe una proficua, leale e necessaria concorrenza tra gli istituti scolastici”. Con queste parole la presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha avviato il seminario su “Autonomia, parità e libertà di scelta educativa in Italia e in Europa” che si è tenuto oggi presso la sala convegni Usmi (Unione superiori maggiori d’Italia)-Cism (Conferenza italiana superiori maggiori). La tanto conclamata “equità sociale” ha inizio dalla possibilità economica di accedere all’istruzione, nel rispetto dei principi della libertà di scelta educativa che la Costituzione garantisce ai genitori, primari responsabili dell’educazione dei figli. “Promuovere una vera uguaglianza nell’accesso all’istruzione, ha detto la Presidente del Senato, significa sostenere una crescita equa di tutto il Paese, basata sul merito, sulle capacità, sull’impegno e sulla passione”. Per conseguire tale traguardo occorre mettere in atto la proposta contenuta nel documento della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), che suggerisce la determinazione di un “costo standard di sostenibilità per studentea carico dello Stato, da distribuire a beneficio tanto delle scuole pubbliche, quanto di quelle paritarie”.

Giuseppe Adernò
Postato da Andrea Oliva Lunedì, 18 novembre 2019 08:00:00 (2008 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Il Decreto-scuola discrimina 2.200 laureati che lavorano nelle paritarie
Redazione
Il decreto-legge "Salva Precari" del 10 ottobre 2019, tanto atteso dai docenti precari e sostenuto dai Sindacati, autorizza il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) a bandire un concorso straordinario abilitante per l'assunzione di almeno 24.000 docenti nella scuola secondaria statale di I e II grado per il prossimo anno scolastico (il 2020/2021). Vengono esclusi da tale opportunità i docenti delle 2.200 scuole secondarie pubbliche paritarie. Nonostante la legge 62/2000 obbliga le scuole paritarie, che svolgono un "servizio pubblico", rispettano le condizioni richieste per il riconoscimento della parità e fanno parte del "Sistema nazionale d'istruzione", ad avvalersi di docenti abilitati, pena la chiusura, lo Stato, cui spetta il diritto-dovere di abilitare i docenti, non avvia i percorsi che possano permettere ai giovani laureati di conseguire l'abilitazione all'insegnamento nella scuola secondaria, potendo poi scegliere la paritaria. Non si comprende la ragione di tal esclusione.

Giuseppe Adernò
Postato da Giuseppe Adernò Giovedì, 17 ottobre 2019 09:00:00 (2510 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Gli amici delle scuole private all’attacco della Costituzione
Attività parlamentare
Il grave pronunciamento dell’ineffabile presidente del Senato, Elisabetta Casellati, nel significativo contesto del Meeting ciellino di Rimini, è solo l’ultimo episodio di un rinnovato tentativo di costruire un generoso sistema di finanziamento delle scuole private, a spese di tutti i cittadini- ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile scuola del PCI. Lo stesso progetto dell’autonomia differenziata prevede, tra i suoi frutti più velenosi, la possibilità di gestire completamente a livello regionale canali di finanziamento per le scuole “paritarie”. Le giunte leghiste (ma anche molti amministratori del PD) non aspettano altro. Per completare il quadro la Confindustria annuncia a la nascita, a settembre, di un “suo” Liceo.

pcistruzione@libero.it
Postato da Michelangelo Nicotra Martedì, 20 agosto 2019 13:00:00 (6735 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Chiudono le scuole paritarie, 104 in Sicilia. Alleanza tra genitori e docenti e all’orizzonte il costo standard
Redazione
Scorrendo il riepilogo dei principali avvenimenti che hanno caratterizzato la scuola italiana nel 2017, compilando un dettagliato elenco dalla A alla Z, la redazione di Tuttoscuola, alla lettera "C" ha inserito "Chiusura di scuole paritarie", mettendo in evidenza come continua inarrestabile la crisi delle scuole paritarie costrette a chiudere. Rispetto al 2015-16 il numero delle scuole paritarie è diminuito di 415 unità e ogni anno chiudono i battenti più di 200 scuole paritarie per un decremento complessivo del 3,2%, mentre nello stesso periodo le scuole statali sono aumentate di 92 unità. In termini assoluti il maggior numero di chiusure di scuole riguarda la Sicilia con 104 strutture che hanno chiuso i battenti, seguita dalla Campania con 70 chiusure; Lombardia e Piemonte ciascuna con 42 chiusure, la Toscana 32, la Puglia 28 e la Calabria 22.

Giuseppe Adernò
Postato da Giuseppe Adernò Lunedì, 01 gennaio 2018 02:00:00 (4562 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Scuole paritarie: uguali doveri, minori diritti
Redazione
Il Ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli è intervenuta al Convegno "Arte-Formazione-Cultura", svoltosi presso l'Istituto Marcelline di via Quadronno di Milano, dedicato alle scuole paritarie. La Fedeli, intervistata prima della partecipazione al convegno, ha risposto alle diverse tematiche che interessano le scuole paritarie: il costo standard per studenti "argomento da studiare e approfondire"; la libertà di scelta della scuola, il reclutamento dei docenti nella scuola paritaria. Rincalzando l'osservazione di Don Giorgio Zucchelli, direttore de "Il nuovo torrazzo" di Crema, in merito allo svuotamento delle scuole cattoliche perché con le assunzioni statali tanti docenti hanno lasciato l'incarico, la Fedeli, ha sottolineato che sono stati gli insegnanti a scegliere e che il problema essenziale sta nel garantire la qualità dell'offerta formativa anche nelle paritarie e tale garanzia si può avere solo con criteri di reclutamento uguali a quelli previsti per la scuola statale.

Giuseppe Adernò
Postato da Giuseppe Adernò Mercoledì, 11 ottobre 2017 07:30:00 (3135 letture)

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Scuola pubblica e o privata: La cultura delle riforme. Verso una migliore allocazione delle risorse e il costo standard per studente
Redazione
In un appassionato e pungente editoriale del Corriere della Sera (9 settembre) Francesco Giavazzi, dopo l'attenta analisi della situazione socio politica italiana conclude, auspicando "un programma di governo che dovrebbe lasciar da parte le «grandi riforme» e concentrarsi invece su piccole correzioni delle norme che, consentano una migliore allocazione delle risorse", anche attraverso interventi mirati sulle norme del codice civile che regolano alcuni adempimenti. Nella scuola, anziché l'ennesima «grande riforma» si potrebbe sperimentare, seguendo l'esempio degli Stati Uniti, ma anche della Svezia e di altri Paesi, qualche charter school, non scuole private, ma istituti (sia d'istruzione secondaria che professionale) che godono di particolare autonomia, soggetti ad un minor numero di regole, leggi e vincoli statutari e legati a un sistema di finanziamento misto al quale contribuiscono fondi pubblici e privati. Non ne servono mille. Per diffondere il miglioramento ne basterebbero due o tre per regione. Nella proposta del costo standard di sostenibilità per allievo, applicabile ugualmente a tutte le scuole pubbliche, paritarie e statali, della quale Suor Anna Monia Alfieri si è fatta promotrice e attiva sostenitrice, si rende possibile un effettivo risparmio ed un efficace servizio, con positivi vantaggi per la Comunità nazionale.

Giuseppe Adernò
Postato da Giuseppe Adernò Lunedì, 11 settembre 2017 20:00:00 (2809 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Per una scuola libera e una società onesta. Il costo standard per studente fa risparmiare due miliardi allo Stato
Redazione
Il sistema scolastico italiano è classista, regionalista e discriminatorio. Classista perché impedisce ai più poveri di scegliere per i propri figli la scuola pubblica non statale, regionalista perché evidenzia risultati molto diversi a seconda delle zone del Paese, e discriminatorio per i docenti che a parità di titoli non possono scegliere dove insegnare, tra scuole pubbliche statali e paritarie, e se chiamati dallo Stato sono di fatto costretti ad accettare per comprensibili motivi di maggiore retribuzione. Di conseguenza l’Italia è al 47mo posto nella classifica mondiale della libertà di scelta educativa, ed è un’eccezione negativa in Europa, dove meritocrazia, libera concorrenza tra privati e stato, valutazione dei docenti e autonomia sono caratteristiche dell’offerta scolastica di quasi tutti i paesi.  Eppure sono decenni che in Italia si discute di parità, ma ben poco si è mosso: resistono vecchie contrapposizioni, rendite di posizione, interessi politici e sindacali. La contrapposizione ideologica non è più forte come un tempo ma ancora latita la volontà politica di risolvere un problema che non ha colore politico, poiché è trasversale rispetto al vero bene del Paese.

Giuseppe Adernò
Postato da Giuseppe Adernò Domenica, 03 settembre 2017 10:00:00 (3270 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Scuole paritarie. In attesa dei finanziamenti statali
Redazione
Il Sottosegretario Gabriele Toccafondi ha annunciato che sono in arrivo oltre 500 milioni di euro per le scuole paritarie. "Mai nessun Governo aveva destinato tanta attenzione alla parità scolastica, come mai nessuno ha fatto, come noi, controlli serrati al sistema delle paritarie, tanto da proporre la chiusura di 47 scuole, alle quali viene revocato il riconoscimento della parità". Il comunicato ha lasciato basiti i sindacati e gli esponenti radicali di alcuni partiti i quali l'hanno condannata come una "scelta gravissima e offensiva" rimproverando ancora una volta la disattenzione del Governo nei confronti della scuola pubblica e la difficoltà di trovare i fondi per il rinnovo del contratto per il personale. Il Sottosegretario ha sostenuto fortemente il ruolo dell'educazione non statale che offre un servizio pubblico ai cittadini, costretti a pagare due volte il diritto di scegliere la scuola per i propri figli, come indicato dalla Costituzione.

Giuseppe Adernò
Postato da Giuseppe Adernò Giovedì, 27 luglio 2017 08:30:00 (3607 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Il governo regala 500 milioni di euro alle scuole private
Attività parlamentare
Il sottosegretario Gabriele Toccafondi ha annunciato che sono in arrivo oltre 500 milioni di euro per le scuole paritarie. Una scelta gravissima e offensiva, tanto più pesante di fronte ai drammatici problemi della scuola statale - ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del PCI. Gravissime sono anche le considerazioni che l’esponente del governo ha ritenuto di dover rendere pubbliche in questa occasione: una forte rivendicazione del ruolo del ruolo dell’educazione non statale e la solita accusa di pregiudizio ideologico rivolta a chi è contrario ai finanziamenti alle scuole private. Sono parole gravi e sono posizioni contro il dettato costituzionale.

pcistruzione@libero.it
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 24 luglio 2017 07:30:00 (6329 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Autonomia, parità e libertà, i pilastri di una scuola nuova e moderna
Redazione
Mons. Mariano Crociata, già vescovo di Noto ed ora vescovo di Latina, presidente della Commissione episcopale per l’Educazione cattolica  ha recentemente illustrato il do­cumento del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica, intitolato: “Autonomia, parità e libertà di scelta educativa” dichiarando che “ è frutto del lavoro co­mune compiuto dalle varie sigle e realtà che lo compongono e che rappresentano mondi in parte diversi per età, modalità di gestione e destinatari. La convergenza di tanti sog­getti merita un’adeguata considerazione.” Primario obiettivo è quello di sensibiliz­zare il mondo politico e amministrativo, a cui appartengono le maggiori responsabilità per colmare i vuoti legislativi esistenti. Sono trascorsi 17 anni dalla legge 62/2000, firmata Berlinguer, che definì il nostro sistema nazionale di istruzione costituito da scuole statali e paritarie, eppure la pie­na parità scolastica non è ancora stata raggiunta, né viene garantita la libertà di scelta educativa.

Giuseppe Adernò
Postato da Giuseppe Adernò Mercoledì, 12 luglio 2017 08:30:00 (2740 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Cara Ministra Fedeli, i controlli nelle scuole paritarie siciliane dove sono?
Sindacati
Ministro Valeria Fedeli il 29 luglio 2016 sono stati conferiti in Sicilia gli incarichi ispettivi a 14 Dirigenti Scolastici per le ispezioni nelle scuole paritarie nell'ambito del Piano triennale straordinario di controllo dell'USR Sicilia, ai sensi dell'art. 1 c. 152 della L. 107/2015. Vorremo sapere se sono state riscontrate irregolarità. Mi sembra molto strano che a tutt'oggi non ci sia un rapporto sulle ispezioni né un elenco di scuole paritarie illegali alle quali è stata tolta l'autorizzazione al funzionamento. E' ancora più strano che siano stati nominati 14 dirigenti scolastici invece di assumere 14 nuovi ispettori tecnici. Qualcosa non quadra!
Volevo raccontarle una storia che è capitata ad una giovane laureata di Palermo, pubblico la sua lettera. Cara Ministra la legga attentamente, gradirei una sua risposta ...

Paolo Latella
Segretario della Lombardia
Dirigente nazionale Unicobas Scuola
Postato da Michelangelo Nicotra Venerdì, 03 marzo 2017 09:30:00 (2914 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Scuole pubbliche: paritarie e statali. Una parità da costruire, collaboriamo insieme
Redazione
"Sostenere le scuole paritarie significa sostenere la scuola pubblica" così ha scritto il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, in una lettera inviata a suor Anna Monia Alfieri, presidente della Fidae Lombardia, in occasione del riuscitissimo convegno "Una scuola per tutti: il costo standard di sostenibilità", svoltosi presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. "Queste occasioni di confronto aiutano a realizzare quello spirito di collaborazione indispensabile per affrontare le sfide educative e contribuisce al superamento degli stereotipi che da tempo accompagnato le scuole paritarie." Vincere e superare gli stereotipi significa aprire gli occhi e guardare con obiettività un fenomeno sociale, diventa sempre più vasto e complesso.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
Postato da Giuseppe Adernò Giovedì, 20 ottobre 2016 08:30:00 (2553 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Scuole paritarie 'libere di ... morire'
Redazione
Il futuro della scuola cattolica è stato il tema dell'incontro promosso dal Rotary Catania Ovest e dopo il saluto del presidente, notaio Carlo Zimbone, ha preso la parola Fratel Donato Petti, direttore de "La rivista Lasalliana", già Visitatore Provinciale dei Fratelli delle Scuole Cristiane. Con animata passione è stato analizzato il problema dell'eutanasia della scuola cattolica, constatando che in questi ultimi tre anni sono state chiuse ben 429 scuola cattoliche ed ogni anno si riducono i numeri dei frequentanti, rendendo instabile e insicuro il servizio scolastico di tanti docenti. La crisi delle vocazioni, la difficile situazione economica, la crisi della famiglia che si sfalda e perde i punti di riferimento, barattando la responsabilità educativa, sono tutti elementi che rendono complessa la situazione della scuola libera in Italia. Negli altri Stati europei la libertà di educazione è riconosciuta, valorizzata e sostenuta, come in ...

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
Postato da Giuseppe Adernò Lunedì, 17 ottobre 2016 07:30:00 (2649 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Lettera aperta al Ministro Stefania Giannini e alle Organizzazione Sindacali
Opinioni
Abbiamo avviato da quindici giorni una petizione (www.change.org) per chiedere che venga riconosciuto il punteggio per il servizio pre-ruolo svolto dai docenti nelle scuole paritarie, perché a 16 anni dalla legge sulla Parità Scolastica (n. 62/2000) che non si è occupata però di disciplinare il riconoscimento del servizio pre-ruolo ai fini della ricostruzione della carriera e nel “silenzio del legislatore”, come ricorda la Corte di Appello di Trento (decisione n. 88/2012), leggiamo ancora una volta - nelle Note Comuni alle Tabelle di valutazione dei titoli e dei servizi del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo per la Mobilità del personale docente 2016-2017 siglato dal MIUR e dalle Organizzazione Sindacali - che “il servizio prestato nelle scuole paritarie non è valutabile in quanto non riconoscibile ai fini della ricostruzione di carriera”.

Docenti per il riconoscimento del servizio pre-ruolo nelle Scuole Paritarie
preruoloparitaria@gmail.com
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 02 marzo 2016 04:00:00 (3000 letture)

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Scuola pubblica e o privata: La 'Buona scuola' senza giustizia ed equità. Ricomincia la giostra!
Redazione
Le scuole paritarie svolgono "un servizio pubblico", come recita l'art. 1 comma 3 della legge n. 62/2000 sulla parità scolastica e sono soggette "alla valutazione dei processi e degli esiti da parte del sistema nazionale di valutazione". Fanno parte attiva del sistema nazionale d'istruzione che è " costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali". Dopo queste promesse dichiarative di "impegni" verso il "servizio pubblico" si registra che i docenti delle scuole paritarie sono stati esclusi da bonus da 500 euro, come se non fosse loro riconosciuto il diritto-dovere di aggiornarsi. Quest'asimmetria di trattamento non è equa e non è neanche nell'interesse dello Stato, che ha "come obiettivo prioritario l'espansione dell'offerta formativa" (art. 1 comma 1 della legge n. 62/2000), cioè di tutta l'offerta, indipendentemente da chi la eroghi, ...

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
Postato da Giuseppe Adernò Martedì, 10 novembre 2015 03:00:00 (2860 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Il diritto di apprendere. Prezioso manuale a tre mani per la definizione del 'costo standard di sostenibilità' per le scuole pubbliche, statali e paritarie
Redazione
A quindici anni dalla legge n. 62/2000, che ha definito il Servizio Nazionale di Istruzione costituito dalla scuola pubblica statale e paritaria, la famiglia non ha ancora il pieno esercizio della libertà di scelta in un reale pluralismo educativo. Per fare un passo avanti decisivo, di civiltà e di diritto, avendo già sostenuto da ben dieci anni, si propone di introdurre il criterio del costo standard per allievo nell'unico Sistema Nazionale di Istruzione, molto auspicabile in politica di spending rew e alquanto significativo per una migliore "qualità educante", che ritrova "insieme" e non solo "accanto" le scuole statali e paritarie, entrambe riconosciute come istituzioni pubbliche al servizio del cittadino. Attribuendo al colore verde il segno della speranza e del futuro, il volume dal titolo "Il diritto di apprendere- nuove linee d'investimento per un sistema integrato" (Giappichelli editore) può essere definito il "libro verde" della nuova scuola.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
Postato da Giuseppe Adernò Martedì, 03 novembre 2015 01:00:00 (3203 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Una 'questione morale' anche per la scuola pubblica statale? Io ci sto!
Opinioni
La nostra categoria (dirigenti scolastici, insegnanti e personale non docente) dovrebbe fare un vero e sincero esame di coscienza, porre anche per la scuola pubblica statale una “questione morale” (per la scuola paritaria confessionale e privata sapete come la penso. Ho scritto un libro, scaricate la versione gratuita in formato pdf, sul pericolo di queste scuole private che sfruttano la parità scolastica per ricevere dallo stato quasi un miliardo di euro tra contributi diretti, indiretti. Agevolazioni fiscali alle famiglie che iscrivono i figli nelle scuole confessionali compreso il buono scuola sempre più corposo solo per loro). Come sindacato libertario, l'Unicobas Scuola si confronta e si confronterà con tutti e anche se a volte le idee interne non sono proprio convergenti, ci si rimbocca le maniche e si lavora con un solo obiettivo: dare a questo Paese una grande possibilità, quella di una scuola pubblica laica statale di qualità. Una delle iniziative alle quali il sindacato Unicobas Scuola è particolarmente attivo è la partecipazione al comitato della LIP (legge d’iniziativa popolare).
 
Paolo Latella
Insegnante e giornalista
Membro Esecutivo Nazionale Unicobas Scuola
Segretario della Lombardia
Postato da Michelangelo Nicotra Venerdì, 25 settembre 2015 01:00:00 (2795 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Campanella (l'Altra Europa): Su ICI bene sentenza Cassazione
Attività parlamentare
"La sentenza della Cassazione sui due istituti livornesi rimette finalmente ordine. La Chiesa cattolica, come tutte le altre confessioni, infatti, ha diritto inderogabile a diffondere la propria visione anche culturale. Senza oneri per lo Stato, come dice la Costituzione". A dirlo è Francesco Campanella, senatore de L'altra Europa con Tsipras. "Gli indebiti esercizi di cesello giurisprudenziale su cui si stanno esercitando alcuni alti prelati, a spese di una sentenza della Suprema Corte, lasciano perplessi ...

UfficioStampa_Misto@senato.it
Postato da Michelangelo Nicotra Martedì, 28 luglio 2015 02:00:00 (3412 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Un docente precario indignato per i finanziamenti pubblici alle scuole paritarie
Opinioni
Sono un docente precario che ogni giorno è costretto ad assistere impotente, cosi come tanti migliaia di colleghi e colleghe, alle conseguenze dei tagli dei fondi destinati alla scuola pubblica. Ormai nella scuola pubblica si risparmia su tutto e si assiste quotidianamente alle scene più allucinanti: i docenti che possono fare fotocopie del materiale didattico di cui hanno bisogno solo in numero limitato (se sforano pagano con i soldi propri le tessere per le fotocopie), gli insegnanti di sostegno che sono utilizzati al posto dei supplenti per sostituire gli insegnanti curricolari assenti (snaturando cosi le funzioni per cui sono stati assunti e che dovrebbero esercitare nell’interesse degli alunni diversamente abili), il computer della sala docenti (l’unico messo a disposizione di tutti gli insegnanti) che funziona a giorni alterni, ...

Giuseppe Rizzuto
Candidato al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione
Postato da Michelangelo Nicotra Sabato, 25 aprile 2015 08:15:00 (3084 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Unicobas a 'Matrix' sulle scuole paritarie illegali che non retribuiscono i docenti
Sindacati
Unicobas a 'Matrix' sulle scuole paritarie illegali che non retribuiscono i docentiEcco il video: giovedì 11 dicembre l'Unicobas a 'Matrix' sule scuole paritarie illegali che non retribuiscono i docenti, ma forniscono loro i punti per scavalcare nelle graduatorie pubbliche i precari che lavorano quando ne hanno diritto e non si piegano a fare gli schiavi. Scuole che non controllano neppure la frequenza degli 'alunni'. In studio la Gelmini, come la Giannini, che dopo aver ricevuto il libro denuncia dell'Unicobas non ha fatto nulla, difende le paritarie, mentre l'amministratore delegato di Mc. Donald Italia denuncia che la restituzione della busta paga (quando la busta paga esiste) è prassi normale nel meridione anche in altri settori. Infine ... Paolo Latella, autore de “Il libro nero della scuola italiana”, Segretario dell'Unicobas per la Lombardia, viene chiamato 'sindacalista Cobas': povero Paese !!!

unicobas.rm@tiscali.it
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 18 dicembre 2014 07:45:00 (5688 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Pubblicato on line 'Il Libro Nero della scuola italiana'. Scarica gratuitamente la versione in pdf
Redazione
Un libro inchiesta che fa riflettere sull'illegalità nell'istruzione italiana (pubblica e privata) e le pressioni della Cei, Compagnia delle Opere, Opus Dei per la completa parità scolastica delle scuole religiose.
"Ciao Paolo, sono andato al colloquio in una scuola paritaria e quando si è toccato il tasto stipendio, il vice preside mi fa:
"
lei sa che in Sicilia la maggior parte delle paritarie non pagano, noi paghiamo"
sai quanto caro Paolo? 4 euro all'ora
..

l’USR Sicilia ha inviato un'informativa alle paritarie siciliane invitandole a non spezzettare una cattedra tra più docenti, infatti anche il vice preside mi ha detto che erano soliti fare così, 18 ore divise tra 4 docenti, è per questo che per un precario del nord ce ne sono 4 del sud. ciao e grazie..."

Alessandro (nome di fantasia)

prof. Paolo Latella - Membro dell'Esecutivo nazionale del sindacato Unicobas Scuola
paolo.latella@alice.it
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 03 novembre 2014 09:00:00 (4236 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Da lunedì 3 novembre 2014 sarà possibile scaricare gratuitamente 'Il Libro Nero della scuola italiana'
Redazione
Sono passati 15 mesi da quando inviai al Ministro Maria Chiara Carrozza il dossier "La scuola paritaria: un business tutto italiano e la cartina della vergogna". Questo documento "scomodo" ha avuto il pregio di rendere pubblica (L'Espresso, Micromega, Il Fatto Quotidiano, Repubblica, L'Unità, Radio Radicale, Storie di Rai2 e molte testate giornalistiche locali come L'Attacco di Foggia) la cartina della vergogna italiana contenente le segnalazioni dei docenti che hanno vissuto e vivono situazioni al limite dello schiavismo, senza retribuzione o solo con rimborsi spese. Il sindacato Unicobas Scuola di cui faccio parte, ha nel proprio DNA la difesa della legalità ed è contrario al finanziamento delle scuole paritarie. Siamo per una scuola pubblica laica statale di qualità, lo abbiamo manifestato a Roma davanti al Ministero della pubblica Istruzione il 14 luglio e il 17 settembre. Del Dossier pubblicato nel 2013 se ne è occupata la redazione del TG2 con il giornalista Giammarco Sicuro. Ecco il link: Intervista RAI Tg2 "Storie" al prof. Paolo Latella sulle scuole paritarie illegali http://youtu.be/g-ul7QtAqQc

prof. Paolo Latella - Membro dell'Esecutivo nazionale del sindacato Unicobas Scuola
paolo.latella@alice.it
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 29 ottobre 2014 08:00:00 (3975 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Le Cartoniadi a Milano. Escluse le scuole paritarie
Redazione
Il Comune di Milano lancia le Cartoniadi che puntano a valorizzare l'impegno della collettività verso un obbiettivo comune: quello di una più corretta gestione dei rifiuti, si legge nel programma di presentazione. Un progetto che coinvolge Nove Zone per un totale di 1.300.000 abitanti. Un progetto di alto valore educativo e civile indirizzato alla collettività tutta, cui si rivolge per un contributo al buon esito dell’iniziativa, ma che poi destina, in modo discriminato, alle sole scuole comunali e statali, della Zona vincitrice, un monte premi in denaro per finanziamento di beni o servizi. Le scuole paritarie sono state escluse dal progetto come denunciano le Associazioni dei genitori: AGesc, Age, Faes, i gestori: Amism, Aninsei, CdO Opere Educative, Comitato Politico Scolastico, Fidae, Filins, le associazioni professionali dei docenti: Diesse e Uciim.

Fidae.it
Postato da Redazione Lunedì, 27 ottobre 2014 08:30:00 (4499 letture)

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Scuola pubblica e o privata: A fine ottobre 2014 'Il libro nero' sulla scuola Italiana
Sindacati
L'aggiornamento del dossier di Paolo Latella: "La scuola paritaria: un business tutto italiano e la cartina della vergogna" e tanto altro ancora. Un libro dossier/inchiesta che pone la questione dell'illegalità nell'istruzione italiana (pubblica e privata) a 360 gradi e l'ingerenza di Comunione e Liberazione sulla politica scolastica. Sono passati 15 mesi da quando inviai al Ministro Maria Chiara Carrozza il dossier "La scuola paritaria: un business tutto italiano e la cartina della vergogna". Questo documento "scomodo" ha avuto il pregio di rendere pubblica (L'Espresso, Micromega, Il Fatto Quotidiano, Repubblica, L'Unità, Radio Radicale, Storie di Rai2 e molte testate giornalistiche locali come L'Attacco di Foggia) la cartina della vergogna italiana contenente le segnalazioni dei docenti che hanno vissuto e vivono situazioni al limite dello schiavismo, senza retribuzione o solo con rimborsi spese.

prof. Paolo Latella - Membro dell'Esecutivo nazionale del Sindacato Unicobas scuola
paolo.latella@alice.it
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 29 settembre 2014 07:30:00 (4019 letture)

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Scuola pubblica e o privata: La scuola statale e lo sponsor legato ai risultati. (Non fate arrabbiare ziu Micuzzu!)
Redazione
Scuola paritaria il nuovo futuro dell'istruzione in Italia.
Sport, musica, arte, lingue, economia e competenze digitali avranno vita lunga nella scuola statale, garantisce Matteo Renzi naturalmente grazie allo sponsor. Nella scuola statale tutto dovrà essere trasformato in privato per funzionare, un'idea che piace molto alle lobbies che gestiscono i partiti di maggioranza dell'Italia renziana, in questo momento sappiamo con assoluta certezza che Valentina Aprea sta brindando. In Italia tre scuole su quattro sono statali. A Caserta la proporzione è ribaltata: ci sono 413 scuole paritarie a fronte di 217 scuole statali. Un giro di soldi tra contributi diretti grazie alla Legge 62/2000 assegnando in media 6000 euro per classe e i contributi indiretti che nascono con accordi tra comuni e strutture scolastiche private con cifre che spesso superano i contributi nazionali in cambio ovviamente di consensi elettorali, infondo come si fa a non appoggiare un partito politico che ti garantisce 36000 euro ogni sei mesi?

prof. Paolo Latella
Membro dell'Esecutivo nazionale del Sindacato Unicobas Scuola
Segretario regione Lombardia
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 10 settembre 2014 08:00:00 (3701 letture)

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Scuola pubblica e o privata: La libertà della scuola cattolica. I diritti si difendono senza danneggiare gli altri
Redazione
La vicenda della professoressa  alla quale non è stato rinnovato in contratto presso l’Istituto S. Cuore di Trento  è stata oggetto di dibattito di strumentalizzazioni da più parti con ogni sorta di forzatura e strumentalizzazione. Le contrapposte dichiarazioni delle protagoniste: la preside dell’Istituto Sacro Cuore di Trento e la professoressa, entrambe vittime di una strumentalizzazione mediatica e faziosa - rivelano una situazione complessa. Sulla questione abbiamo intervistato suor Anna Monia Alfieri, gestore di scuole paritarie a Milano,  esperta conoscitrice del mondo scolastico e sostenitrice della corresponsabilità con i laici anche e soprattutto nell'azione educativa.
Suor Anna Monia, come si possono coniugare e far dialogare i diritti della scuola cattolica e degli operatori laici ?

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
Postato da Giuseppe Adernò Sabato, 26 luglio 2014 07:30:00 (3583 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Edilizia scolastica, ecco il piano da un miliardo
Redazione
Il piano di edilizia scolastica, fortemente voluto dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, fin dal suo discorso di fiducia alle Camere del 24 febbraio 2014, prende il via. Un piano, composto da tre principali filoni, che coinvolgerà complessivamente 20.845 edifici scolastici per investimenti pari a 1.094.000.000 di euro. Quattro milioni di studenti e una scuola italiana su due sono protagonisti di questo primo progetto, che porta nell’arco del biennio 2014-2015 ad avere scuole più belle, più sicure e più nuove.

Ecco la mappa degli interventi per ogni regione
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 07 luglio 2014 10:00:00 (3310 letture)

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Scuola pubblica e o privata: L'Unicobas 'buca' i media sullo scandalo scuole paritarie
Comunicati
RETTIFICA: L'Unicobas 'buca' i media sullo scandalo scuole paritarie. ATTENZIONE: l'intervista a Paolo Latella, Segretario Unicobas Lombardia e autore del dossier sulle scuole paritarie illegali e (sottolineiamo E) che non pagano gli insegnanti (i quali s'accontentano dei punti del servizio - regalati loro dalla vergognosa legge di 'parità scolastica' approvata ai tempi del ministro Berlinguer che ha equiparato il servizio nelle private a quello maturato negli istituti statali - per superare quanti fanno la fila nelle graduatorie pubbliche), sarà trasmessa giovedì 15 Maggio alle 20,30 nel Tg2 della Rai (e non più martedì 13 maggio).

unicobas.rm@tiscali.it
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 14 maggio 2014 06:00:00 (4104 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Dallo SNALS una proposta interessante per la scuola: intramoenia per i corsi di recupero
Sindacati
Dallo Snals una proposta per la scuola.
Intervista al segretario generale del sindacato autonomo, Marco Paolo Niai
Postato da Salvatore Indelicato Sabato, 02 novembre 2013 19:04:22 (5321 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Bologna, il referendum sulla scuola riscopre guelfi e ghibellini
Rassegna stampa
Domenica sarò a Bologna per vedere come andrà il referendum che deciderà cosa fare del finanziamento alle scuole materne private. Sarò sotto la torre degli Asinelli perché Bologna è solo il simbolo di ciò che accade in molti altri comuni d’Italia dove i finanziamenti pubblici, finiscono grazie a convenzioni, nelle mani di scuole paritarie spesso amministrate da enti religiosi.

Alex Corlazzoli - Ilfattoquotidiano.it
Postato da Filippo Laganà Martedì, 28 maggio 2013 03:00:00 (4158 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Referendum, Bologna dice no al finanziamento alle scuole private
Rassegna stampa
Il no ai fondi alle scuole private dell'infanzia ha vinto il referendum consultivo di Bologna con il 59%. Sono i dati definitivi forniti dal sito del Comune. Per l'opzione A hanno votato 50.517 persone: 35.160, pari al 41%, per quella B, in difesa dell'attuale convenzione.
La cronaca di ieri
Bologna, la rossa e dotta città della cultura si spacca oggi (ieri, ndr) proprio sull'educazione e scopre, suo malgrado, che le sfumature possibili di rosso se non sono 50, di sicuro sono almeno due. A rendere edotti i bolognesi circa la nuova scala cromatico-politica e' un referendum sui finanziamenti pubblici alle scuole private.

Deborah Dirani - Ilsole24ore.com
Postato da Redazione Lunedì, 27 maggio 2013 10:13:23 (3292 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Domenica 26 maggio 2013 vai a votare e invita ad andare a votare: ''A'' scuola pubblica!!
Sindacati
Vota  "A"  scuola pubblica !! al Referendum di Bologna del 26 maggio 2013 dalle ore 8:00 alle 22:00, vai a votare!! Esercita il diritto di democrazia e partecipazione alle scelte che ti riguardano!! IL QUESITO: "Quale fra le seguenti proposte di utilizzo delle risorse finanziarie comunali che vengono erogate secondo il vigente sistema delle convenzioni con le scuole d’infanzia paritarie a gestione privata ritieni più idonea per assicurare il diritto all’istruzione delle bambine e dei bambini che domandano di accedere alla scuola dell’infanzia?"
A) utilizzarle per le scuole comunali e statali
b) utilizzarle per le scuole paritarie private

L’ABC DEI PERCHE’ ....

cobas.comitati.di.base.scuola@gmail.com
Postato da Redazione Venerdì, 24 maggio 2013 07:45:00 (3589 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Napolitano boccia laicisti: vescovi possono fare visite pastorali nelle scuole pubbliche
Rassegna stampa
I vescovi se vorranno da ora in poi potranno recarsi in visita pastorale nelle scuole pubbliche senza avere il timore di essere denunciati da qualche genitore anticlericale. Proprio come è successo alcuni anni fa al vescovo di Grosseto, monsignor Franco Agostinelli che dopo aver salutato i bambini e le maestre della scuola elementare statale del terzo circolo didattico della sua città, si è visto al centro di un caso giudiziario nazionale destinato a fare giurisprudenza. A stabilire che le visite pastorali negli istituti pubblici sono legittime è stato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che attraverso un decreto ha rigettato il ricorso straordinario presentato dal padre di un alunno. (da Il Messaggero)

redazione@aetnanet.org
Postato da Pasquale Almirante Domenica, 04 dicembre 2011 07:25:14 (3216 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Profumo, scuola pubblica in Italia è molto importante
Rassegna stampa
''La scuola e' la scuola ma la scuola pubblica in Italia e' molto importante''. Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, lasciando il Quirinale dopo il giuramento nelle mani del capo dello Stato.
Ai giornalisti che lo incalzavano chiedendogli da dove iniziera' il suo lavoro, il neo ministro ha risposto: ''Inizieremo dagli studenti e dai ricercatori''. Riferendosi poi alla manifestazione degli studenti in programma nei prossimi giorni, Profumo ha sottolineato che ''bisogna sentire le loro istanze e le loro aspirazioni per il futuro''.
''Il governo - ha quindi aggiunto - e' un governo molto attento che dovra' lavorare per il futuro del paese. Bisogna fare le cose con calma e attenzione. Poi, qualcosa si riuscira' a fare''.(ASCA)

redazione@aetnanet.org
Postato da Pasquale Almirante Giovedì, 17 novembre 2011 07:17:39 (3551 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Calabria, scuola: tutti i numeri delle scuole paritarie
Rassegna stampa
In occasione del Consiglio nazionale che si è svolto in questo fine settimana a Reggio Calabria, A.Ge.S.C. (Associazione Genitori Scuole Cattoliche) ha elaborato i dati MIUR (Ministero Istruzione Università Ricerca) sull’andamento del numero degli iscritti alla scuola paritaria e statale in Calabria e in provincia di Reggio, tra l’anno scolastico 2004/05 e 2008/09.
A livello regionale risulta che la scuola paritaria cresce per numero di iscritti del 12,43% (20.974 studenti contro 18.655 del 2005). Al contrario, gli studenti della statale fanno registrare un calo pari al 7,30% (312.672 alunni contro 337.280 nel 2009).
Analizzando per gradi (scuola / infanzia / primaria / secondaria di I e II grado) l’andamento dei due comparti (paritaria e statale) risulta eclatante la variazione nella scuola dell’infanzia nelle paritarie (+ 19,51%). La scuola non statale fa riscontrare tra il 2005 e il 2009 un incremento anche nella scuola primaria (+1,60%). (Da http://www.strill.it)

redazione@aetnanet.org
Postato da Pasquale Almirante Lunedì, 17 ottobre 2011 00:30:00 (3575 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Scuole paritarie, salta tetto minimo. Pochi alunni, insegnanti in nero
Rassegna stampa
Le scuole paritarie potranno osare quello che è vietato alle statali. Mentre il lavoro nero nelle scuole è in aumento, una recente circolare del ministero dell'Istruzione consentirà alle private di formare classi con meno di 8 alunni. Due aspetti che soltanto apparentemente sono separati. Ma andiamo con ordine. L'altro ieri, sul sito del ministero dell'Istruzione è comparsa la circolare numero 4334, datata 24 giugno, che ha per oggetto "scuole paritarie: numero minimo di alunni per classe". Il direttore generale Carmela Palumbo spiega che il Tar Lazio, con due diverse sentenze del 2009, ha annullato la disposizione introdotta nel 2007 dal ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, relativa al requisito del numero minimo di alunni per classe per il riconoscimento della parità scolastica. (da La Repubblica)

redazione@aetnanet.org
Postato da Pasquale Almirante Venerdì, 23 settembre 2011 07:15:00 (3402 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Berlusconi contro la scuola pubblica. Pantaleo: parole eversive
Sindacati
Le parole del Presidente del Consiglio contro la scuola pubblica sono eversive perché mirano a cancellare la libertà d'insegnamento. È un ulteriore attacco ai valori della Costituzione per sostituirli con i suoi interessi privati.
Appare chiaro, da quelle farneticanti parole, come le controriforme del Ministro Gelmini mirino unicamente a distruggere l'istruzione pubblica e la libertà nelle scuole e nelle università pubbliche.
Un presidente del Consiglio e un Governo moralmente impresentabili non hanno alcun diritto di attaccare il diritto allo studio e la dignità dei docenti. Risponderemo con lo sciopero generale del 6 maggio e con una mobilitazione immediata nelle scuole e nelle università.
Sappia Berlusconi che non riuscirà a trasformare gli insegnanti in suoi portavoce o nelle veline delle sue televisioni. (da Flc-Cgil)

redazione@aetnanet.org
Postato da Pasquale Almirante Domenica, 17 aprile 2011 06:54:14 (3353 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Gli studenti contro gli attacchi del premier: ''Non crede nella scuola pubblica? Vada a casa''
Rassegna stampa
Silvio Berlusconi torna ad attaccare 1 la scuola pubblica, che "inculca ideologie e valori diversi da quelli della famiglia". E la reazione degli studenti, di chi vive ogni giorno la scuola, non si fa attendere. Il messaggio è firmato dalla Rete degli Studenti: "Il premier come al solito ci delizia con uno dei suoi show che hanno come protagonisti i comunisti, gli insegnanti di sinistra e le scuole private, paladine della libertà". Uno show che stanca, annoia: "Se il premier la pensa in modo diverso dalla Costituzione lo pregiamo di andare a casa". Poi l'appello: "Tutti in piazza il 19 aprile". (di Carmine Saviano da Repubblica)

redazione@aetnanet.org
Postato da Pasquale Almirante Domenica, 17 aprile 2011 06:51:14 (3261 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Scuola pubblica significa scuola libera
Opinioni
Libertà di pensiero, di parola, di manifestare.
Libertà di insegnamento. Libertà di essere liberi.
Diritto all’istruzione. Diritto alla formazione. Diritto al lavoro.
Diritto alle pari opportunità.
Diritto alla scuola pubblica. Diritto all’Università pubblica.
Diritto di sentirsi cittadini italiani.
Diritto si essere cittadini di un’Italia ancora UNA – UNITA- REPUBBLICANA
A Catania siamo scesi in piazza in migliaia. I numeri li lasciamo agli altri.
Vengano a contarci ad uno ad uno. Le immagini parlano e il composto corteo tricolore lungo via Etnea è la più eloquente testimonianza.

Antonella Distefano
Segr. Provinciale Flc Catania
redazione@aetnanet.org
Postato da Pasquale Almirante Domenica, 13 marzo 2011 19:45:14 (3588 letture)

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Scuola pubblica e o privata: “Giù le mani dalla Costituzione….. e dalla scuola pubblica”. La FLC Sicilia aderisce all’appello e partecipa alle manifestazioni del 12 marzo.
Sindacati
Il 12 marzo sarà un grande evento per la partecipazione di tante italiane e tanti italiani liberi che “scenderanno in piazza senza essere strumentalizzate” come invece ha dichiarato il ministro Gelmini (sigh!).
Il 12 marzo sarà ancora una volta un fiume di popolo, perché… “ se non ora quando” invadere pacificamente le piazze d’Italia risvegliando le coscienze  a difesa della Carta Costituzionale e della scuola pubblica statale dopo le recenti farneticazioni del Presidente del Consiglio(sigh!) sugli insegnanti e sugli insegnamenti.
Per difendere la scuola pubblica che il Governo ha praticamente distrutto perchè TUTTI comincino a difenderla e non solo chi ci lavora o chi la frequenta, TUTTI per essere pronti a ricostruirla meglio di come l’abbiamo lasciata all’inizio di questo incubo berlusconiano.
La FLC Cgil siciliana aderisce alla manifestazione “ A DIFESA DELLA COSTITUZIONE ( e della scuola pubblica statale ). SE NON ORA, QUANDO?” partecipando con le proprie Federazioni provinciali per garantire la presenza delle lavoratrici e dei lavoratori della Conoscenza alle iniziative programmate nei territori dal comitato promotore per il 12 marzo 2011. (Comunicato Stampa)

redazione@aetnanet.org
Postato da Pasquale Almirante Domenica, 06 marzo 2011 07:07:51 (4759 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Scuola pubblica, in rete contro il premier: ''Parole che fanno paura''
Rassegna stampa
Approda e si moltiplica sul web la rabbia degli insegnanti e dei cittadini dopo le parole di Silvio Berlusconi sulla scuola pubblica. Nei giorni scorsi il presidente del Consiglio ha sottolineato che i genitori devono essere liberi di scegliere dove mandare i propri figli, soprattutto se si parla di scuola privata. Anche perché in quella statale "gli insegnanti inculcano idee diverse da quelle che vengono trasmesse nelle famiglie". Immediate le reazioni politiche e non e ora viene preso d'assalto il web con Facebook, neanche a dirlo, protagonista del coro di critiche. Sul social network fioccano le pagine create a difesa della scuola pubblica come questa: "Tutti devono sapere - la scuola pubblica sta morendo".  (www.dire.it)

redazione@aetnanet.org
Postato da Pasquale Almirante Mercoledì, 02 marzo 2011 19:49:10 (3207 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Veltroni: prima di parlare di scuola pubblica bisogna entrarci
Rassegna stampa
"La scuola pubblica e' una cosa importante, che va difesa: prima di parlarne bisognerebbe metterci piede almeno una volta nella vita". Lo ha detto il deputato del Partito Democratico, Walter Veltroni, nel corso dell'incontro nell'aula magna con gli studenti del Liceo Classico 'Vittorio Emanuele II' di Lanciano. "Quasi tutti quelli che ne parlano in questi giorni - ha spiegato Veltroni piu' tardi nell'incontro con la stampa - hanno frequentato scuole private: non ho nulla contro il privato, ma per parlare di scuola pubblica bisogna conoscerla". L'ex segretario del Partito Democratico si e' intrattenuto due ore con gli alunni del Liceo Classico 'Vittorio Emanuele II' per parlare del suo romanzo, 'Noi'. L'incontro e' stato organizzato dal Liceo Classico 'Vittorio Emanuele II' nell'ambito delle celebrazioni del 150simo dell'Unita' d'Italia.(AGI)

redazione@aetnanet.org
Postato da Pasquale Almirante Mercoledì, 02 marzo 2011 09:45:00 (3162 letture)

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Scuola pubblica e o privata: E ora giù le mani dal sapere: appello per la difesa della scuola pubblica
Comunicati
Silvio Berlusconi parla di principi (da che pulpito!) e insulta la scuola pubblica e gli insegnanti. Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini invece di chiedergli conto e/o dimettersi, difende il premier andando ad infoltire la già nutrita pattuglia degli avvocati del premier. Ma sono sono in tanti a indignarsi e a chiedere, non comizi,ma politiche a favore della scuola pubblica, cioè della scuola per tutti. Dal nostro giornale parte un appello e una raccolta di firme a difesa della scuola pubblica, e per dire che è inaccettabile oltre che paradossale che il capo di un governo attacchi frontalmente  uno dei perni del Paese che rappresenta e che dovrebbe governare. Allo stesso tempo non si può stare zitti di fronte all’offesa portata a migliaia di insegnanti che, grazie a questo governo, hanno subito tagli alle retribuzioni e ai diritti e ogni giorno vedono deperire le loro scuole vinte dalla scarsità di risorse e avvilite da riforme inutili oltre che dannose. (Da l'Unità)

 redazione@aetnanet.org
Postato da Pasquale Almirante Lunedì, 28 febbraio 2011 09:28:18 (3511 letture)

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Scuola pubblica e o privata: La nuova piazza: «Il 12 marzo in difesa della scuola pubblica»
Rassegna stampa
È rivolta fra insegnanti, studenti e sindacati, compresa l’Ugl, per l’attacco lanciato sabato da Silvio Berlusconi contro la scuola pubblica: nella sua pseudo-smentita conferma il concetto sull’«indottrinamento politico e ideologico» che farebbero i docenti. La ministra dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, invece di sentirsi colpita nel suo ruolo, difende il premier. Al punto che il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ne chiede le dimissioni: «Se la Gelmini fosse un vero ministro, invece di arrampicarsi sui vetri per difendere Berlusconi, dovrebbe dimettersi». Perché «la scuola pubblica è nel cuore degli italiani. Da Berlusconi arriva uno schiaffo inaccettabile, non permetteremo che la distrugga». E Dario Franceschini, Pd, da Twitter lancia la proposta di una manifestazione per «difendere la scuola pubblica dagli insulti di Berlusconi»: «Tutti di nuovo in piazza, come le donne il 13 febbraio, senza simboli e bandiere ». (da l'Unità di Natalia Lombardo)

redazione@aetnanet.org
Postato da Pasquale Almirante Lunedì, 28 febbraio 2011 09:20:48 (3537 letture)

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Scuola pubblica e o privata: Bastico (PD): ''Inaccettabile che Gelmini difenda Berlusconi invece che la scuola pubblica: si dimetta''
Comunicati
"Invece di difendere la scuola pubblica, della quale in qualità di Ministro ricopre il ruolo di prima responsabile, la Gelmini difende Berlusconi, che ha attaccato in modo pesante e inaccettabile la scuola stessa." Lo dichiara la senatrice Mariangela Bastico.
"Me lo aspettavo - prosegue la Senatrice -, perché si è sempre comportata così! Perché condivide con il premier il disegno di impoverimento e di dequalificazione della scuola pubblica a vantaggio di una scuola privata per i ragazzi appartenenti a famiglie agiate, a favore di un “mercato” dell’istruzione, anche sostenuto con risorse pubbliche attraverso i buoni scuola, nel quale le famiglie e gli studenti più forti economicamente e più istruiti possano rafforzare ulteriormente la loro posizione, mentre i più deboli, quelli ai quali le istituzioni pubbliche dovrebbero garantire maggiore sostegno e risorse (art. 3, c. 2  Costituzione), saranno sempre più indeboliti ed emarginati."

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Postato da Pasquale Almirante Domenica, 27 febbraio 2011 18:57:09 (3078 letture)

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Scuola pubblica e o privata: B. contro la scuola pubblica (di nuovo)
Rassegna stampa
La “bulimia oratoria”, come l’ha chiamata Angela Finocchiaro, di Silvio Berlusconi non risparmia la scuola pubblica. Non è la prima volta, lo sappiamo. Ma in questo momento in cui lo iato tra ruolo istituzionale del premier, sue condotte private e pubbliche e dichiarazioni contro alcune delle maggiori istituzioni della Repubblica rischia di creare un vero e proprio corto-circuito della democrazia, la cosa fa ancora più impressione.
Il presidente del Consiglio ha stigmatizzato la possibilità, il “rischio” che ai genitori possa essere impedito di scegliere una scuola privata (da chi? Non certo da questo governo che, a fronte di 8 miliardi di euro tagliati in tre anni alla scuola pubblica, ha mantenuto inalterati o addirittura aumentato i sussidi a quella privata. Da chi? Dalle regioni di centrodestra che, come la Lombardia, elargiscono il buono scuola a chi non si serve della scuola dello Stato?).  (Boscaino da  http://www.ilfattoquotidiano.it/)

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Postato da Pasquale Almirante Domenica, 27 febbraio 2011 08:46:15 (3328 letture)

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