Dirigenti scolastici, avviato oggi il procedimento per il rinnovo della procedura concorsuale
IL COORDINAMENTO REGIONALE: «DANNI SOCIALI ED EFFETTI DIROMPENTI
PER TUTTO IL MONDO DELLA SCUOLA»
Diversi presidi vincitori e “idonei” del concorso del 2004 si sono già rivolti alla Corte Europea
«L’Amministrazione, che sembrava senza una soluzione immediata, ha deciso di ottemperare la sentenza del Cgar Sicilia avviando - in data odierna - la rinnovazione della procedura concorsuale per coloro che a suo tempo parteciparono agli scritti»: lo annunciano i dirigenti scolastici siciliani vincitori del concorso del 2004, che – appresa la notizia - si sono riuniti per fare il punto della situazione. Gli oltre 200 dirigenti delle nove province presenti durante l’incontro organizzato dal Coordinamento regionale dei dirigenti scolastici hanno così analizzato lo scenario che si apre davanti a loro: «Da un lato ci ritroviamo a dover subire un giudicato ingiusto di un Cgar (Consiglio giustizia amministrativa della Regione Siciliana) che non ci ha considerati parte in causa – hanno commentato Enza Mione e Patrizia Magnasco, presidi che rappresentano rispettivamente la Sicilia Occidentale e quella Orientale - ma che non ha avuto remore a travolgerci con l’estensione “erga omnes” delle sentenze 477 e 478 nei successivi giudizi di ottemperanza; dall’altro, la politica consapevole dell’enorme danno sociale che deriverebbe dalla rinnovazione delle procedure concorsuali in termini di sfiducia nei pubblici concorsi e nel valore dei contratti statali stipulati a seguito di vittoria di concorso».
«Molti dei dirigenti scolastici e idonei del concorso del 2004 si sono già rivolti alla Corte Europea perché ritengono che sia stato leso l'art. 6 della Costituzione che recita che ogni uomo ha diritto ad un giusto processo – hanno continuato i rappresentanti del Coordinamento - non abbiamo avuto diritto al contraddittorio e non ci sono potuti difendere mentre già viene avviata la rinnovazione della procedura concorsuale a seguito di una sentenza i cui effetti dirompenti ci colpiscono duramente. Una sentenza a seguito del ricorso di due ricorrenti, bocciate per ben tre volte da diverse commissioni e persino, pare, in precedenti concorsi, che da tutti, giuristi, parlamentari e ufficio legale del ministero, è stata giudicata abnorme non soltanto per le singolari decisioni e perché sopraggiunta a totale rovesciamento di ben due pronunciamenti del Tar, ma soprattutto perché ha effetti dirompenti su 426 dirigenti, le loro famiglie, le rispettive scuole (dipendenti, alunni, famiglie), gli altrettanti 426 docenti che sono andati a ricoprire il loro posto, senza che alle due ricorrenti ne venga alcun beneficio. Nella realtà il Cga ha annullato il concorso perché ha riscontrato un vizio nella formazione delle sottocommissioni, ignorando che si è agito così non soltanto in Sicilia ma nelle altre grandi regioni a seguito di una univoca direttiva ministeriale la 1160 del 2005.
«Allo stato attuale – continuano i portavoce del Coordinamento - i dirigenti sono in una condizione del tutto impensabile: in buona fede firmarono a suo tempo un contratto come dirigenti scolastici e oggi si ritrovano “sospesi”, non possono tornare in classe. Da ciò scaturiscono una serie di disagi legati alla sfera personale, familiare, sociale, lavorativa. Le attese di vita tradite, le certezze distrutte, le famiglie dilaniate da stress continui, le scuole in fibrillazione per la sorte dei dirigenti nei quali famiglie, alunni, docenti e personale Ata avevano riposto le loro speranze».
23 dicembre 2009
IL COORDINAMENTO REGIONALE: «DANNI SOCIALI ED EFFETTI DIROMPENTI
PER TUTTO IL MONDO DELLA SCUOLA»
Diversi presidi vincitori e “idonei” del concorso del 2004 si sono già rivolti alla Corte Europea
«L’Amministrazione, che sembrava senza una soluzione immediata, ha deciso di ottemperare la sentenza del Cgar Sicilia avviando - in data odierna - la rinnovazione della procedura concorsuale per coloro che a suo tempo parteciparono agli scritti»: lo annunciano i dirigenti scolastici siciliani vincitori del concorso del 2004, che – appresa la notizia - si sono riuniti per fare il punto della situazione. Gli oltre 200 dirigenti delle nove province presenti durante l’incontro organizzato dal Coordinamento regionale dei dirigenti scolastici hanno così analizzato lo scenario che si apre davanti a loro: «Da un lato ci ritroviamo a dover subire un giudicato ingiusto di un Cgar (Consiglio giustizia amministrativa della Regione Siciliana) che non ci ha considerati parte in causa – hanno commentato Enza Mione e Patrizia Magnasco, presidi che rappresentano rispettivamente la Sicilia Occidentale e quella Orientale - ma che non ha avuto remore a travolgerci con l’estensione “erga omnes” delle sentenze 477 e 478 nei successivi giudizi di ottemperanza; dall’altro, la politica consapevole dell’enorme danno sociale che deriverebbe dalla rinnovazione delle procedure concorsuali in termini di sfiducia nei pubblici concorsi e nel valore dei contratti statali stipulati a seguito di vittoria di concorso».
«Molti dei dirigenti scolastici e idonei del concorso del 2004 si sono già rivolti alla Corte Europea perché ritengono che sia stato leso l'art. 6 della Costituzione che recita che ogni uomo ha diritto ad un giusto processo – hanno continuato i rappresentanti del Coordinamento - non abbiamo avuto diritto al contraddittorio e non ci sono potuti difendere mentre già viene avviata la rinnovazione della procedura concorsuale a seguito di una sentenza i cui effetti dirompenti ci colpiscono duramente. Una sentenza a seguito del ricorso di due ricorrenti, bocciate per ben tre volte da diverse commissioni e persino, pare, in precedenti concorsi, che da tutti, giuristi, parlamentari e ufficio legale del ministero, è stata giudicata abnorme non soltanto per le singolari decisioni e perché sopraggiunta a totale rovesciamento di ben due pronunciamenti del Tar, ma soprattutto perché ha effetti dirompenti su 426 dirigenti, le loro famiglie, le rispettive scuole (dipendenti, alunni, famiglie), gli altrettanti 426 docenti che sono andati a ricoprire il loro posto, senza che alle due ricorrenti ne venga alcun beneficio. Nella realtà il Cga ha annullato il concorso perché ha riscontrato un vizio nella formazione delle sottocommissioni, ignorando che si è agito così non soltanto in Sicilia ma nelle altre grandi regioni a seguito di una univoca direttiva ministeriale la 1160 del 2005.
«Allo stato attuale – continuano i portavoce del Coordinamento - i dirigenti sono in una condizione del tutto impensabile: in buona fede firmarono a suo tempo un contratto come dirigenti scolastici e oggi si ritrovano “sospesi”, non possono tornare in classe. Da ciò scaturiscono una serie di disagi legati alla sfera personale, familiare, sociale, lavorativa. Le attese di vita tradite, le certezze distrutte, le famiglie dilaniate da stress continui, le scuole in fibrillazione per la sorte dei dirigenti nei quali famiglie, alunni, docenti e personale Ata avevano riposto le loro speranze».
23 dicembre 2009