Tuttavia il ritardo di tre anni ce lo porteremo tutti sulle spalle, soprattutto i più giovani, e chi doveva scattare nel 2014 scatterà nel 2017 e così via. Dicevo , se non prenderanno altre strade. Infatti quel 30% potrebbe essere utilizzato nell’immediato per riparare ai pasticci della Gelmini che insieme ai suoi burocrati ministeriali , nella foga di rispettare la tabella di marcia imposta dal Tesoro, che tiene sotto scacco il suo dicastero da due anni, ha trascurato passaggi importanti, sanzionati recentemente dal TAR Lazio in due sentenze. Il Ministero ora dovrebbe ripristinare gli organici nella scuola secondaria di secondo grado e conseguentemente rifare i trasferimenti con una seria ripercussione sull’avvio dell’anno scolastico 2010/11 e sui risparmi imposti da Tremonti. Dove credete che prenderà i soldi la Gelmini? Da quel 30% e anche gli “scattisti “dell’’11, ’12,’13 potrebbero rimanere con un pugno di mosche in mano. Qualcuno avrebbe dovuto dire al Ministro che le riforme si realizzano a regime, partendo dalle sole classi prime, ma come sappiamo la sua non è una riforma ma una serie articolata di tagli. Tutto ciò grazie anche alla concertazione pubblica e spettacolarizzata in due teatri roomani, sotto la regia di Bonanni/Tremonti e che oltre alla CISL ha visto coinvolte a Roma presso il teatro Quirino, ad onor del vero, anche altre sigle sindacali della scuola ( UIL ,SNALS e FGU ex Gilda) con le rispettive confederazioni. Ora oltre che a “ piangere” non ci resta che la mobilitazione a settembre, ma soprattutto il ricorso al giudice delle leggi contro il blocco della progressione della carriera economica, altro che aspettare la riapertura del contratto collettivo nazionale per ripristinare gli scatti, come ha sostenuto la settimana scorsa Scuola Oggi, questa è pura fantasia, il CCNL non potrà ripristinare più nulla proprio grazie al ministro Brunetta e al suo decreto, legge dello Stato dal novembre 2009.
Libero Tassella