Questi tre colleghi, già lo scorso anno, avevano condotto un digiuno,
terminato, per delle promesse non mantenute, e stavolta sono decisi ad
andare fino in fondo. Io non so se lei lo ha saputo, so che preferisce
scriverli i giornali piuttosto che leggerli, ma già una insegnante
precaria si è tolta la vita per questo motivo, e anche una infermiera.
Io non riesco a rassegnarmi o stare zitta davanti a tutto questo, e
sentendomi impotente, ma ugualmente responsabile, ho deciso di
appellarmi a Lei.
Non le nascondo che se dovessimo sperare in certi sindacati
concertativi, starei già facendo la colletta per le bare dei colleghi.
E’ per questo che ho deciso di rivolgermi direttamente a Lei: chi meglio del nostro Presidente del
Consiglio!
Sa un tempo, quando Lei è sceso in politica, ho creduto che potesse
fare qualcosa di buono per l’Italia, e l’ho anche votata, poi mi sono
ricreduta, ma le giuro sul mio onore, che se accoglierà la richiesta
che le faccio, le “regalo” il mio voto.
Le chiedo di andare in ospedale da Pietro con 3 contratti in mano (per
lui e i colleghi in presidio), chiami Fede, Minzolini, Feltri,
Belpietro, e faccia pure un collegamento con Barbara D’Urso.
So che queste cose lei le apprezza: pensi che figurone farebbe!
Io personalmente le curerò la claque fuori dall’ospedale.
Le prometto un bagno di folla, ma la prego di aiutarmi un po’
economicamente, perché a causa dell’amministrazione Cammarata e della
monnezza, non è così facile da organizzare qua da noi.
Ma ci sono tantissimi che ancora le credono, cercherò di racimolarli.
Ma non è finita, Presidente, affinché le venda completamente la mia
anima politica, deve tenere buono Bossi e fare la voce grossa con
Tremonti.
Con la Gelmini non dovrebbe avere grosse difficoltà, e trovare subito,
una soluzione per i precari della scuola.
Deve trovare i soldi e la maniera per continuare le 150.000 immissioni,
programmate dalla legge finanziaria del 2006, e soprattutto deve dare
un po’ di respiro a questo martoriato sud.
Lei ha detto che era già nei suoi progetti, bene, lasci stare il ponte,
ci dia lavoro, che a noi serve di più.
Lei che dice di aver fatto più di chiunque per l’antimafia, catturando
i boss, si ricordi, che la mafia è come la serpe, se le taglia la testa
gliene ne cresce subito un'altra.
Per ogni capo che “ha catturato”, con le vostre leggi macinalavoro
state creando migliaia di manovalanza a basso costo.
Noi dobbiamo continuare a mangiare! Farebbe contento anche Fini, perché
ha aiutato il sud, e potrebbe dire di avere fatto come Obama, che ha
salvato 300.000 insegnanti dicendo “non si butta per
strada chi educa i nostri figli”.
Ultimamente a lei che è un grande comunicatore, questo le manca,
parlare alla pancia delle persone, per questo perde consensi!
Pensi che bel ritorno d’immagine.
Inoltre dato che la sua carriera politica non sarà eterna e neanche la
sua vita, se fossi in Lei non disdegnerei di cominciare a lavorare, con
questa meritevole azione ad un bel Lodo, per l’aldilà!
La prego Presidente, non lasci morire i miei colleghi, in omaggio le
regalo anche la mia penna. Non sono una gran scrittrice, ma con
internet me la cavo bene.
Sono fiduciosa Presidente, Lei è un uomo d’affari, il momento politico
è delicato, la prego di prendere in considerazione la mia proposta.
Cosa ha da perdere? 3 contratti non le costano neanche 50.000 euro,
cosa sono per Lei!
Non li deve mica uscire di tasca! Anche la stabilizzazione di tutto il
precariato scolastico (che poi togliendo chi è iscritto in più
graduatorie, e chi non ha mai insegnato, non è così numeroso) sarebbe
un bel bacino di voti, un ritorno in termini di tasse, immagine e voti,
e con i nostri stipendi, sicuramente non una spesa insostenibile!
I soldi ci sono, lo sappiamo entrambi, basta limare qualche piccolo
privilegio, qualche auto blu, aumentare di appena appena la tassa
legata allo scudo, qualche finanziamento in meno alle scuole private e
si recuperano subito.
Aspetto fiduciosa una sua risposta,:
Presidente, ghe pensi Lei, ma si sbrighi i miei colleghi muoiono!
Credo che avrà fatto qualcosa di sbagliato nella sua vita, ma non credo
sia un assassino!
Cordialità Gianguzzi Rosalinda