L'università
di Agraria di Firenze organizza un convegno dal titolo “Dalla pecora al
pecorino”, un funzionario solerte, forse aiutato da un traduttore on
line, traduce per gli ospiti inglesi “From sheep to doggy style”. Che
“pecora” si traduca con “sheep” ci siamo, il problema è che “pecorino”
si traduce con “pecorino” (proprio come “ciao”, “spaghetti” e, ahinoi,
“mafia”). Ma il guaio più grande è che “doggy style” non significhi
pecorino ma, scusate la franchezza e allontanate i bambini, “pecorina”,
già come la famosa posizione del kamasutra che poi non è il femminile
del formaggio. Lo stile sobrio del nostro nuovo direttore ci induce a
non approfondire l'argomento ma a passare direttamente al finale della
storia.
Provate ora ad immaginare come la ministra Gelmini, nota per i tunnel
per neutrini, avrebbe tentato di giustificare la gaffe, il nuovo
ministro, che avrà pure tanti difetti, ma che dimostra un marcato
“sense of humor” pubblica invece sul sito del ministero una nota
autoironica che riportiamo:
“Cari amici della rete, ultimamente vi abbiamo intrattenuto con alcuni
errori involontariamente comici, tra i quali:
1. Il portale “Scuola in chiaro” che includeva fra i comuni italiani
alcune località, tra cui Caporetto, che non lo sono più da decenni;
2. Da ultimo - per ora… - una traduzione maccheronica dall’italiano
all’inglese, dagli effetti esilaranti, di un bando di ricerca relativo
al formaggio pecorino.
Non potete nemmeno immaginarvi quanto sia grande ed estesa la struttura
amministrativa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca. Sono grandi numeri: oltre 10 mila scuole, quasi 1 milione di
insegnanti, circa 8 milioni di studenti, migliaia di dirigenti,
centinaia di migliaia di personale non docente e amministrativo, uffici
distribuiti su tutto il territorio nazionale. Senza contare gli atenei,
i professori universitari, gli enti di ricerca, i ricercatori e, anche
in questo caso, tutto il personale delle amministrazioni. Non sbagliare
mai è quasi impossibile.
Per questo vi ringraziamo dell’attenzione e dell’affetto con il quale
quotidianamente leggete e scrutinate le migliaia di pagine e documenti
pubblicati da questa amministrazione. Grazie alle vostre segnalazioni
siamo venuti a conoscenza anche noi di errori, alcuni dei quali
decisamente surreali. Si tratta di un lavoro prezioso che ci aiuta a
correggerci e a migliorare. Vi invitiamo a continuare a farlo e, se
vorrete, l’ufficio stampa e il sito sono a disposizione per le vostre
segnalazioni.”
http://www.istruzione.it/web/istruzione/focus_160212
Camillo Bella
camillo@camillobella.it