Il
presidente Sannino ha scritto alle
principali compagnie di navigazione e alle istituzioni:"Non chiediamo
gratuità, ma che si creino le condizioni per rendere accessibile il
tragitto". E parla di "miopia commerciale". Napoli - Le isole
del Golfo di Napoli sono inaccessibili per i disabili. A denunciarlo è
Giuseppe Sannino, presidente dell’Anida, l’associazione che già nei
giorni scorsi aveva scritto alle istituzioni locali e alle principali
compagnie di navigazione, Medmar, Caremar, Snav, Grandi Navi Veloci,
Alilauro, Nlg. “L’unica ad avere dimostrato sensibilità mettendo a
disposizione una passerella più grande – sottolinea Sannino – è stata
l’Alilauro, grazie a cui proprio oggi è stato possibile imbarcare un
gruppo di persone in carrozzella per Forio d’Ischia”. La società cura i
collegamenti veloci tra Napoli e le isole, parliamo di un aliscafo che
costa 36 euro a persona andata e ritorno (a fronte dei circa 22 euro
che costerebbe lo stesso tratto in nave) e parte solo in alcuni orari.
“A parte l’Alilauro – dice Sannino – ci ha degnato di una risposta solo
l’amministratore delegato della Caremar, spiegando che delle tre navi a
disposizione solo una è a norma”. Alla biglietteria della Medmar a
Calata di Massa, uno dei due imbarchi napoletani per le isole, un
cartello avvisa: “La nave non è provvista di piattaforma per i
disabili”.
Ma il problema non è solo l’imbarco, racconta Sannino, che sta
trascorrendo qualche giorno di vacanza a Ischia: “Arrivati qui, non si
sono trasporti adeguati per raggiungere i lidi così come le strutture
alberghiere che, inutile dirlo, non sono in condizioni di ospitare
persone con disabilità. C’è poi il problema dei parcheggi riservati
che, quando ci sono, sono stracolmi e chiaramente non occupati da chi
avrebbe diritto a farlo”. Tutto questo si consuma nel silenzio delle
istituzioni: “Alla nostra lettera non hanno risposto né l’assessore
regionale ai Trasporti né il presidente della regione”. Il responsabile
dell’associazione italiana nazionale diversamente abili precisa: “Non
chiediamo la gratuità, ma semplicemente che si creino le condizioni per
rendere accessibile il tragitto da Napoli alle isole. Tra l’altro, c’è
anche una sorta di miopia commerciale, nel senso che non si considera
che quello dei disabili è una grande bacino di utenza, che anche noi,
chi più chi meno, siamo disposti a spendere per viaggiare. In Italia
siamo 3 milioni e non siamo tutti poveri. È inutile che ci dicano che
‘il problema non è il loro’, il problema è anche il loro e noi non
siamo dei disturbatori, non vogliamo dare fastidio a nessuno,
pretendiamo solo il rispetto della legge”. In questi giorni Giuseppe
Sannino incontrerà anche il sindaco di Forio d’Ischia per
sensibilizzarlo rispetto agli ostacoli e alle barriere architettoniche
dell’isola verde.
Agenzia.redattoresociale.it