Tanto rumore per nulla.
Andrea Florit, dal Coordinamento Precari di Venezia, 17/12/2006
Siamo persuasi dell'assoluta inutilità del comma della finanziaria che tra due settimane convertirà le GP in GE. Tanto valeva lasciare tutto come stava, anzi sarebbe stato probabilmente meglio.
1) Viene bloccato l'accesso nelle GP, ma consentendolo ancora a coloro che usciranno abilitati dai corsi speciali in svolgimento e dagli ultimi 2 cicli Ssis (VII e VIII); in pratica si chiude la porta dopo che in pratica tutti coloro che potevano entrare sono entrati.
2) Dal prossimo anno, chiuse le Ssis, sarà modificato necessariamente il sistema di formazione e reclutamento degli insegnanti: in pratica non ci si discosterà molto dal numero programmato di accessi ai nuovi bienni formativi (lauree magistrali) in modo da non generare altro precariato e poi saranno effettuati concorsi (che non sono più abilitanti per legge) per il reclutamento, per i quali non cambierà nulla se le GP saranno ancora tali oppure saranno state chiuse come GE (sia che l'accesso ai futuri concorsi sia riservato ai neo-lureati, sia che sia aperto a tutti gli abilitati, sia che sia riservata una quota d'accesso agli iscritti nelle GP/GE).
3) Quindi, l'unica nuova procedura abilitante che sarà messa in atto dopo il 2007 sarà rappresentata dalle nuove lauree magistrali (in numero programmato e quindi insufficiente a creare problemi di ulteriore accumulo di precariato). Se le GP fossero rimaste tali, gli unici nuovi accessi sarebbero stati quelli dei neolaureati in leggero eccesso rispetto ai posti annualmente disponibili che non avessero vinto la cattedra con il concorso, che non avrebbero certo rappresentato un "pericolo precariato".
4) Le GP/GE saranno necessariamente utilizzate anche come fascia cui attingere per le supplenze. Garantirsi una loro sopravvivenza, alimentate anche da chi nei prossimi anni uscirà dalle lauree magistrali senza rientrare tra i vincitori del concorso, offrirebbe il vantaggio di mantenere delle graduatorie utilizzabili per le supplenze e contemporaneamente di non gettare in mezzo alla strada chi, appena specializzatosi come docente, non ha vinto la cattedra solo per qualche posizione in GM (la GP sarebbe stata una giusta "lista d'attesa" anche per questi neolaureati).
5) Andare ad esaurimento creerebbe solo il problema di dover formare poi nuove liste per le supplenze, liste che, tra qualche anno, sarebbero del tutto equivalenti alle GP se fossero tenute in vita. Il mantenimento dell'attuale criterio di reclutamento (50% da GP e 50% dalle GM dei concorsi ordinari) non avrebbe creato quindi nessuna sostanziale differenza; le GP avrebbero conservato la loro doppia utilizzazione per il ruolo e per le supplenze e le GM sarebbero state sostituite al momento opportuno con quelle dei futuri concorsi. Le GP sarebbero andate naturalmente verso un esaurimento, senza creare problemi di % dato che esiste per legge il compenso con la GM in caso di insufficiente numero di candidati reclutabili dalla GP. L'evolversi delle conseguenze della formazione a numero programmato avrebbe portato automaticamente a ridimensionare le GP né più e né meno di quanto previsto per le graduatorie ad esaurimento.
Inutile quindi tutta questa sceneggiata sulle GP/GE. L'unica novità da apportare all'attuale sistema di formazione sarebbe stata l'immediata chiusura delle Ssis e l'apertura dei nuovi bienni magistrali a numero programmato, impostandoli come unico sistema abilitante possibile in futuro. Era sufficiente (e ben più significativo) questo. L'aver convertito le GP in GE è stata venduta come una rivoluzione, in realtà non servirà a nulla. Anzi si è solo creato un problema in più. Ma quando il governo riuscirà a combinarne una di giusta sulla scuola?
Ci auguriamo quindi che il previsto Decreto del 30/12, che dovrà correggere l'errore commesso al Senato sulla prescrizione dei reati contabili, pur mantenendo la parte relativa all'individuazione di un nuovo sistema di formazione, corregga subito questo inutile provvedimento sulle GP, lasciando il reclutamento così com'è attualmente.
Andrea Florit, dal Coordinamento Precari di Venezia, 17/12/2006
Siamo persuasi dell'assoluta inutilità del comma della finanziaria che tra due settimane convertirà le GP in GE. Tanto valeva lasciare tutto come stava, anzi sarebbe stato probabilmente meglio.
1) Viene bloccato l'accesso nelle GP, ma consentendolo ancora a coloro che usciranno abilitati dai corsi speciali in svolgimento e dagli ultimi 2 cicli Ssis (VII e VIII); in pratica si chiude la porta dopo che in pratica tutti coloro che potevano entrare sono entrati.
2) Dal prossimo anno, chiuse le Ssis, sarà modificato necessariamente il sistema di formazione e reclutamento degli insegnanti: in pratica non ci si discosterà molto dal numero programmato di accessi ai nuovi bienni formativi (lauree magistrali) in modo da non generare altro precariato e poi saranno effettuati concorsi (che non sono più abilitanti per legge) per il reclutamento, per i quali non cambierà nulla se le GP saranno ancora tali oppure saranno state chiuse come GE (sia che l'accesso ai futuri concorsi sia riservato ai neo-lureati, sia che sia aperto a tutti gli abilitati, sia che sia riservata una quota d'accesso agli iscritti nelle GP/GE).
3) Quindi, l'unica nuova procedura abilitante che sarà messa in atto dopo il 2007 sarà rappresentata dalle nuove lauree magistrali (in numero programmato e quindi insufficiente a creare problemi di ulteriore accumulo di precariato). Se le GP fossero rimaste tali, gli unici nuovi accessi sarebbero stati quelli dei neolaureati in leggero eccesso rispetto ai posti annualmente disponibili che non avessero vinto la cattedra con il concorso, che non avrebbero certo rappresentato un "pericolo precariato".
4) Le GP/GE saranno necessariamente utilizzate anche come fascia cui attingere per le supplenze. Garantirsi una loro sopravvivenza, alimentate anche da chi nei prossimi anni uscirà dalle lauree magistrali senza rientrare tra i vincitori del concorso, offrirebbe il vantaggio di mantenere delle graduatorie utilizzabili per le supplenze e contemporaneamente di non gettare in mezzo alla strada chi, appena specializzatosi come docente, non ha vinto la cattedra solo per qualche posizione in GM (la GP sarebbe stata una giusta "lista d'attesa" anche per questi neolaureati).
5) Andare ad esaurimento creerebbe solo il problema di dover formare poi nuove liste per le supplenze, liste che, tra qualche anno, sarebbero del tutto equivalenti alle GP se fossero tenute in vita. Il mantenimento dell'attuale criterio di reclutamento (50% da GP e 50% dalle GM dei concorsi ordinari) non avrebbe creato quindi nessuna sostanziale differenza; le GP avrebbero conservato la loro doppia utilizzazione per il ruolo e per le supplenze e le GM sarebbero state sostituite al momento opportuno con quelle dei futuri concorsi. Le GP sarebbero andate naturalmente verso un esaurimento, senza creare problemi di % dato che esiste per legge il compenso con la GM in caso di insufficiente numero di candidati reclutabili dalla GP. L'evolversi delle conseguenze della formazione a numero programmato avrebbe portato automaticamente a ridimensionare le GP né più e né meno di quanto previsto per le graduatorie ad esaurimento.
Inutile quindi tutta questa sceneggiata sulle GP/GE. L'unica novità da apportare all'attuale sistema di formazione sarebbe stata l'immediata chiusura delle Ssis e l'apertura dei nuovi bienni magistrali a numero programmato, impostandoli come unico sistema abilitante possibile in futuro. Era sufficiente (e ben più significativo) questo. L'aver convertito le GP in GE è stata venduta come una rivoluzione, in realtà non servirà a nulla. Anzi si è solo creato un problema in più. Ma quando il governo riuscirà a combinarne una di giusta sulla scuola?
Ci auguriamo quindi che il previsto Decreto del 30/12, che dovrà correggere l'errore commesso al Senato sulla prescrizione dei reati contabili, pur mantenendo la parte relativa all'individuazione di un nuovo sistema di formazione, corregga subito questo inutile provvedimento sulle GP, lasciando il reclutamento così com'è attualmente.