XIII Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica
Roma, 14 gennaio 2003
Ho il piacere di comunicare che la XIII Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica si svolgerà dal 31 marzo al 6 aprile.
Il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca ha scelto per l'edizione 2003, in occasione del 50° anniversario della scoperta del DNA, un tema di grande attualità:
"Dal DNA al Genoma umano: 50 anni di conquiste alla scoperta del mistero della vita".
L'anno 2003 celebra il cinquantesimo anniversario della scoperta del modello ad elica del DNA da parte di James Watson e Francis H. C. Crick. La scoperta è una tra le più importanti del secolo scorso, paragonabile forse solo a quella dell'energia atomica, in quanto ha consentito un enorme sviluppo delle conoscenze sulle basi molecolari della vita, le cui applicazioni tecnologiche riguardano ormai capillarmente ogni aspetto dell'esistenza umana.
Il tema della XIII Settimana intende promuovere la riflessione sulle opportunità e i benefici per la salute pubblica che derivano dallo sviluppo delle ricerche sulla genetica, nonché sui dilemmi e gli sconvolgimenti che il progresso scientifico pone alla coscienza individuale e collettiva.
La Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica, attraverso gli eventi, le mostre, gli incontri, le visite guidate che verranno organizzate in tutto il Paese, si rivolge a tutti i cittadini, ed in particolare ai giovani perché, unitamente alla comunità scientifica, siano i protagonisti di una discussione pubblica ed informata per una consapevolezza comune sulle grandi questioni della vita nell'età della tecnica.
Mi rivolgo alle Università, agli Enti di ricerca, alle Scuole, ai Musei, alle Associazioni, alle Aziende e alle Amministrazioni locali e a tutte le Istituzioni culturali e scientifiche perché partecipino attivamente alle iniziative connesse.
Vi invito pertanto a presentare attraverso il sito del MIUR che verrà appositamente predisposto, ogni iniziativa volta a far conoscere i percorsi e le prospettive delle ricerche scientifiche nel settore, senza trascurare le sfide politiche, etiche e giuridiche che questi sviluppi sollevano.
Preciso comunque che sarà molto gradita anche ogni altra iniziativa utile alla diffusione della cultura scientifica.
Per partecipare occorrerà inserire i dati relativi alle manifestazioni direttamente nel data base della Settimana, seguendo le procedure indicate sul sito MIUR, home page Ricerca Scientifica e Tecnologica (RST).
L'inserimento potrà essere effettuato dal 28 febbraio al 25 marzo 2003.
Per informazioni scrivere al seguente indirizzo e-mail:
infosettimanacultura@miur.it
Il Vice Ministro
On.le Guido Possa
Che cosa è la Settimana
Scopo della Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica è di mobilitare tutte le competenze e le energie del Paese per favorire la più capillare diffusione di una solida e critica cultura tecnico-scientifica. In particolare, la Settimana stimola l'apertura di efficaci canali di comunicazione e di scambio tra l'universo della società civile (che vede in prima fila il mondo della scuola), da un lato, e l'articolato complesso del Sistema Ricerca (università, enti di ricerca pubblici e privati, musei, aziende, associazioni, ecc.), dall'altro.
Si tratta di un compito di importanza decisiva, non solo perché contribuisce alla crescita culturale del Paese, ma anche perché costituisce uno dei presupposti per il pieno esercizio dei diritti democratici dei cittadini, i quali sono chiamati a compiere sempre più spesso scelte (ambiente, genetica, energia, ecc.) che, per essere davvero autonome e responsabili, implicano una solida cultura scientifica di base.
Le Settimane costituiscono anche lo strumento per sperimentare e promuovere l'ambizioso progetto elaborato e sostenuto dal MIUR di dar vita a un sistema nazionale di istituzioni permanenti (musei, centri e città della scienza e della tecnica, università, accademie, ecc.), impegnate nel compito di garantire ai cittadini un'informazione tecnico-scientifica aggiornata e certificata, provvedendo nel contempo alla valorizzazione del patrimonio tecnico-scientifico del quale è ricchissimo il nostro Paese.
Questo è un punto fondamentale che può andare giustamente a merito della Settimana. Presso università, industrie, enti pubblici e privati, ecc., vi sono laboratori e musei specialistici che possono mostrare ai nostri giovani l'attività di ricerca scientifica nel nostro Paese, di ieri e di oggi. I giovani potranno osservare direttamente gli strumenti di lavoro, le esperienze e le attività di ricerca e incontrare i ricercatori. Ne può risultare un'esperienza importante per i giovani, anche decisiva in vista di scelte future, un orientamento verso un indirizzo preciso, di studio e di lavoro.
La Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica mira in modo del tutto particolare a favorire la partecipazione dei giovani in età scolare alle iniziative in programma. Infatti, è soprattutto ai giovani che possono essere affidate le speranze di un radicale rinnovamento e di un proficuo arricchimento della cultura di base del nostro Paese. Per questa ragione, le Settimane sono promosse nel periodo primaverile, quando si verifica la massima mobilità della scuola.
L'iniziativa nazionale delle Settimane (che ha offerto il modello alle Settimane Europee della Cultura Scientifica, promosse nel 1993 dalla CEE per iniziativa del Commissario Europeo per la Ricerca, Antonio Ruberti) si avvale del determinante contributo dei numerosissimi soggetti pubblici e privati che mettono in cantiere annualmente le molte centinaia di eventi offerti al pubblico, nonché dell'incoraggiamento, del supporto e del coordinamento, su scala locale e regionale, garantito dalle Regioni, dalle amministrazioni comunali e provinciali e dai provveditorati.
Che cosa offre il programma della Settimana
Convegni e seminari su temi di storia delle scienze e delle tecniche, di attualità scientifica, di riflessione sui fondamenti delle scienze e sulle implicazioni etico-politiche della ricerca scientifica e tecnologica; iniziative di orientamento sul ruolo dei media per la diffusione della cultura tecnico-scientifica, sui metodi per garantire l'aggiornamento permanente degli insegnanti e per far crescere e qualificare il tasso di cultura tecnico-scientifica nel mondo della scuola; riflessioni e sperimentazioni sul ruolo e sui sempre più vasti campi di applicazione delle nuove tecnologie (per la tutela dei beni culturali, per la didattica e la formazione, per la salute e il recupero dell'handicap, ecc.); manifestazioni destinate ad approfondire il tema del rapporto tra diffusione della cultura tecnico-scientifica e crescita delle opportunità di occupazione per i giovani.
Mostre, filmati, cicli di conferenze, teleconferenze, forum telematici, ecc., su temi di divulgazione tecnico-scientifica, anche in prospettiva storica.
Presentazione di nuovi progetti, allestimenti, servizi (aperture straordinarie, visite guidate, ecc.) o pacchetti didattici presso i musei scientifici (tecnico-scientifici, naturalistici, medici, etno-antropologici, di impianto storico, ecc.), gli orti botanici e i parchi naturali, le scuole e gli istituti di ogni ordine e grado che possiedano gabinetti scientifici d'interesse storico e didattico.
"Laboratori aperti" presso le strutture universitarie di ricerca, gli enti di ricerca e le imprese pubbliche e private impegnate nell'innovazione.
Corsi di aggiornamento per insegnanti su tematiche di frontiera della ricerca scientifico-tecnologica.
Programmi di turismo tecnico-scientifico per le scuole di ogni ordine e grado; iniziative e manifestazioni nel campo della cultura e dell'educazione ambientale.
Mostre, spettacoli teatrali, musicali e multimediali nel campo delle arti visive e "minori", nell'ambito delle relazioni arti-scienza, storia-scienza e società-scienza, sulle "immagini della scienza e della tecnica" (nell'arte, nella letteratura, nella storia, ecc.) e, in generale, su questioni interdisciplinari.
E... qualunque altra manifestazione o forma di comunicazione suggerita dalla creatività dei proponenti, purché efficace in funzione dell'obbiettivo della diffusione di una seria cultura tecnico-scientifica di base.
Memorandum per chi organizza le manifestazioni della Settimana
Per partecipare alla Settimana, occorre inserire i dati relativi alle manifestazioni direttamente nel data-base della Settimana. Le procedure da seguire saranno quelle indicate sul sito web www.miur.it (home page Ricerca Scientifica e Tecnologica). Per motivi tecnici, questa operazione potrà essere effettuata dal 28 febbraio al 25 marzo 2003. Insieme ai dati informativi, sarà possibile inserire testi e foto. Si ricorda inoltre che, nell’ambito della propria autonomia, i soggetti proponenti le singole iniziative sono responsabili della correttezza dell’informazione prodotta e si assumono interamente gli oneri finanziari di organizzazione e di promozione. E’ dunque necessario: proporre iniziative appropriate, per contenuti, per metodologie divulgative e per capacità di attrarre l’interesse di un pubblico vasto agli obiettivi culturali della Settimana; ricercare il massimo coinvolgimento degli insegnanti e degli studenti attraverso una capillare diffusione dell’informazione nella scuola; a tal fine, si raccomanda di predisporre tempestivamente, ove possibile, materiali didattici per preparare alla fruizione e per stimolare successivi approfondimenti.
Per informazioni scrivere al seguente indirizzo e-mail: infosettimanacultura@miur.it