Il 18 dicembre 2008 il Consiglio dei Ministri ha emanato lo SCHEMA DI REGOLAMENTO recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”. Il regolamento prevede, per le iscrizioni alla classe prima nell’anno scolastico 2009/2010, la seguente articolazione oraria:
24 ore settimanali da svolgersi in orario antimeridiano (es: 4 ore x 6 giorni o 5 ore circa x 5 giorni). La classe è affidata ad un maestra unica che insegnerà tutte le discipline per 22 ore compresa la lingua inglese se la docente ha partecipato allo specifico corso di formazione, più 2 ore di religione cattolica, senza compresenze;
27 ore settimanali da svolgersi prevalentemente in orario antimeridiano (con la mensa?). La classe è affidata ad un maestra unica che insegnerà tutte le discipline per 22 ore compresa la lingua inglese se la docente ha partecipato allo specifico corso di formazione, più 2 ore di religione cattolica, senza compresenze. Nelle rimanenti 3 ore non si sa cosa faranno i bambini, né a chi verranno affidati;
30 ore settimanali (27+3 opzionali) con un maestro unico comprensive del tempo mensa. La classe è affidata ad un maestra unica che insegnerà tutte le discipline per 22 ore compresa la lingua inglese se la docente ha partecipato allo specifico corso di formazione, più 2 ore di religione cattolica, senza compresenze. Ancor di più in questo caso, non si sa cosa faranno i bambini, né a chi verranno affidati nelle rimanenti 3 ore + 3 opzionali. È probabile che su questo modello vadano ad operare soggetti esterni alla scuola (cooperative a pagamento? Con quale qualifica?);
40 ore settimanali con due maestre (Tempo Pieno) senza compresenze. La mancanza delle compresenze determina un impoverimento di questo modello pedagogico-didattico, fiore all’occhiello della scuola pubblica italiana. Rispetto però alle altre opzioni è l’unica da prendere in considerazione perché la presenza di due docenti permette ad essi di approfondire la conoscenza disciplinare, di confrontarsi sulle dinamiche della classe e ai genitori di rapportarsi con più punti di vista. Opportunità impossibili con la maestra unica tuttologa. Inoltre perché i tempi distesi del Tempo Pieno permettono:
- di rispettare i tempi di apprendimento delle bambine e dei bambini, nulla viene fatto di corsa o in modo superficiale;
- di dedicare attenzione ai bambini in difficoltà di apprendimento affinché tutti giungano agli stessi traguardi;
- di svolgere attività di laboratorio.
LA RIDUZIONE DEL TEMPO SCUOLA, LA CANCELLAZIONE DELLE COMPRESENZE, IL RITORNO DEL VOTO IN CONDOTTA, L’ISTITUZIONE DELLE CLASSI PONTE, L’ESSENZIALIZZAZIONE DEI PROGRAMMI DI STUDIO, I TAGLI DEI FINANZIAMENTI E LA RIDUZIONE DEGLI ORGANICI DETERMINANO L’IMPOVERIMENTO CULTURALE DELLA SCUOLA PUBBLICA STATALE.
|