CONCORSO DIRIGENTI: I VINCITORI FUORI DALLA PORTA...DENTRO DALLA FINESTRA
E adesso, questa è la domanda che da più parti si sente ripetere, che succederà? I neopresidi verranno licenziati, e dopo? Si ritroveranno ai bordi di partenza dopo anni di prove e tirocinii, insieme a tutti gli altri?
Come vi avevamo anticipato , possiamo ipotizzare l’iter della complessa questione. Innanzitutto la Direzione regionale dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, revocare la nomina ai neoassunti. E qui entra in gioco una clausola che, vista la bufera, era stata inserita nelle nomine stesse: cioè la possibilità di revoca delle stesse in caso di annullamento della procedura. Così l’Usr è a posto: ti assumo, aveva detto, ma con riserva. Il tutto per tamponare le naturali richieste di risarcimento che ne sarebbero potute scaturire dai ricorsi dei neoassunti.
Buttati fuori dalla porta, però, i vincitori potrebbero rientrare dalla finestra. Le sedi vacanti, infatti, a chi verrebbero assegnate? Ad incarico annuale ai docenti in graduatoria: ma naturalmente avrebbero precedenza I vincitori del concorso. Insomma da assunti a tempo indeterminato si trasformerebbero in assunti a tempo determinato, con graduatoria speciale.
Fino a quando non verranno espletate le procedure del nuovo concorso. Ma, a quel punto, attraverso opportuni provvedimenti legislativi e amministrativi, si provvederà, magari, a creare una graduatoria a parte, riservata, una sorta di doppio canale, per “riassumere” I vincitori!
Cose da pazzi. Siamo a una storia pirandelliana. Cioè il grande drammaturgo siciliano ci avrebbe scritto un dramma. Titolo: Fuori dalla porta, dentro dalla finestra.
Successo assicurato per una Sicilia sempre più assurda e inverosimile. E poi diciamo che la letteratura ci separa dalla realtà…
SILVANA LA PORTA