A conferma che l’Italia dei Valori continuerà a vigilare sulla vicenda del concorso dirigenti scolastici in Sicilia, il Senatore Fabio Giambrone ha trasmesso la presente interrogazione al Ministro Gelmini, e per ragioni di sintesi, si pubblica la parte più significativa,
Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. –
….
Considerato che:
il CGA “in sede di esecuzione del giudicato”, in data 15 ottobre, ha dichiarato, con sentenza depositata il 10 novembre 2009, “l’obbligo dell’Amministrazione scolastica intimata di conformarsi al giudicato” – che già disponeva l’annullamento di tutte le procedure concorsuali – “secondo le modalità e nei termini definiti al capo 3 della sopraestesa motivazione, assegnando alla stessa, per provvedere, il termine di giorni sessanta dalla notificazione o comunicazione della presente decisione” e si è riservato “la nomina del commissario ad acta alla istanza di parte”, al fine di adempiere alle suddette decisioni della stessa Corte;
nessun atto consequenziale a quanto sopra esposto, ovvero di annullamento di tutte le procedure concorsuali, così come disposto dalle sopra richiamate sentenze definitive della massima Corte amministrativa siciliana, risulta adottato alla data odierna dall’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia,
si chiede di sapere:
se, alla luce di quanto su esposto, il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno, in sede di autotutela amministrativa, così come disposto dall’articolo 21-quinqies della legge n. 241 del 1990:
a) provvedere alla revoca del provvedimento dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, adottato con atto del 12 ottobre 2009, prot. N. AOO.DIRSI.REG.UFF. 20622 Uff. IV;
b) emanare un provvedimento di annullamento totale delle procedure relative al concorso per dirigenti scolastici della Regione Sicilia, così come intimato dall’ultima sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa;
c) conseguentemente disporre la rimozione del direttore generale del suddetto Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, per gravi motivi connessi al suo operato in merito al citato contenzioso, a giudizio dell’interrogante, indubbiamente contrario alla già richiamata legge “in materia di procedimento amministrativo” e, più in generale, in contrasto con il dettato dei commi 1 e 2 dell’articolo 97 della Costituzione.
Senatore Fabio Giambrone
Senato della Repubblica
(Atto n. 4-02345
Pubblicato il 1 dicembre 2009
Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. –
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Considerato che:
il CGA “in sede di esecuzione del giudicato”, in data 15 ottobre, ha dichiarato, con sentenza depositata il 10 novembre 2009, “l’obbligo dell’Amministrazione scolastica intimata di conformarsi al giudicato” – che già disponeva l’annullamento di tutte le procedure concorsuali – “secondo le modalità e nei termini definiti al capo 3 della sopraestesa motivazione, assegnando alla stessa, per provvedere, il termine di giorni sessanta dalla notificazione o comunicazione della presente decisione” e si è riservato “la nomina del commissario ad acta alla istanza di parte”, al fine di adempiere alle suddette decisioni della stessa Corte;
nessun atto consequenziale a quanto sopra esposto, ovvero di annullamento di tutte le procedure concorsuali, così come disposto dalle sopra richiamate sentenze definitive della massima Corte amministrativa siciliana, risulta adottato alla data odierna dall’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia,
si chiede di sapere:
se, alla luce di quanto su esposto, il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno, in sede di autotutela amministrativa, così come disposto dall’articolo 21-quinqies della legge n. 241 del 1990:
a) provvedere alla revoca del provvedimento dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, adottato con atto del 12 ottobre 2009, prot. N. AOO.DIRSI.REG.UFF. 20622 Uff. IV;
b) emanare un provvedimento di annullamento totale delle procedure relative al concorso per dirigenti scolastici della Regione Sicilia, così come intimato dall’ultima sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa;
c) conseguentemente disporre la rimozione del direttore generale del suddetto Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, per gravi motivi connessi al suo operato in merito al citato contenzioso, a giudizio dell’interrogante, indubbiamente contrario alla già richiamata legge “in materia di procedimento amministrativo” e, più in generale, in contrasto con il dettato dei commi 1 e 2 dell’articolo 97 della Costituzione.
Senatore Fabio Giambrone
Senato della Repubblica
(Atto n. 4-02345
Pubblicato il 1 dicembre 2009