Spettabile redazione di Aetnanet,
il sondaggio lanciato da Repubblica Palermo per scegliere il siciliano
dell'anno nell'ambito di otto categorie, mi ha visto piacevolmente e
sorprendentemente risultare vincitore nella categoria "società" con il 32
per cento dei consensi. Nella motivazione della candidatura si legge: "In
lizza anche Domenico Di Fatta,il preside della scuola Falcone dello Zen
che, tra tanti raid vandalici, garantisce l´istruzione a numerosi
ragazzini a rischio."
Come sappiamo, non c'è rosa senza spine e così, se da un lato esulto
perché i miei anni di sacrificio hanno avuto un riconoscimento ( è di
fondamentale importanza, per chi opera in realtà marginali come lo Zen di
Palermo, ma l'intera isola è piena di realtà marginali, operare con il
consenso e la solidarietà della società civile) dall'altro non posso fare
a meno di corrucciarmi perché questi anni di duro lavoro e sacrificio
rischiano di essere gettati alle ortiche in quanto anch'io sono tra i 400
dirigenti scolastici del "concorso truffa", definiti "incapaci ed
immeritevoli" in un articolo apparso qualche settimana addietro sulle
pagine di quello stesso quotidiano che oggi mi incorona siciliano
dell'anno nella categoria "società".
La vita è bella perché è varia, non c'è dubbio!
Vorrei soltanto dire che alla fine, in questa paradossale vicenda ( degna
della firma congiunta di Pirandello, S.King e Kafka ) a perderci è
soltanto l'immagine della scuola siciliana.
Nell'augurarvi un buon 2010, "io speriamo che me la cavo"..
Cordialmente, Domenico Di Fatta
D.S.(ancora per poco!) ICS "Giovanni Falcone" di Palermo (Zen 2)
il sondaggio lanciato da Repubblica Palermo per scegliere il siciliano
dell'anno nell'ambito di otto categorie, mi ha visto piacevolmente e
sorprendentemente risultare vincitore nella categoria "società" con il 32
per cento dei consensi. Nella motivazione della candidatura si legge: "In
lizza anche Domenico Di Fatta,il preside della scuola Falcone dello Zen
che, tra tanti raid vandalici, garantisce l´istruzione a numerosi
ragazzini a rischio."
Come sappiamo, non c'è rosa senza spine e così, se da un lato esulto
perché i miei anni di sacrificio hanno avuto un riconoscimento ( è di
fondamentale importanza, per chi opera in realtà marginali come lo Zen di
Palermo, ma l'intera isola è piena di realtà marginali, operare con il
consenso e la solidarietà della società civile) dall'altro non posso fare
a meno di corrucciarmi perché questi anni di duro lavoro e sacrificio
rischiano di essere gettati alle ortiche in quanto anch'io sono tra i 400
dirigenti scolastici del "concorso truffa", definiti "incapaci ed
immeritevoli" in un articolo apparso qualche settimana addietro sulle
pagine di quello stesso quotidiano che oggi mi incorona siciliano
dell'anno nella categoria "società".
La vita è bella perché è varia, non c'è dubbio!
Vorrei soltanto dire che alla fine, in questa paradossale vicenda ( degna
della firma congiunta di Pirandello, S.King e Kafka ) a perderci è
soltanto l'immagine della scuola siciliana.
Nell'augurarvi un buon 2010, "io speriamo che me la cavo"..
Cordialmente, Domenico Di Fatta
D.S.(ancora per poco!) ICS "Giovanni Falcone" di Palermo (Zen 2)