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L’impegno della preparazione, l’ansia per la prestazione, il confronto con le altre orchestre giovanili arrivate in finale, sono sfociati in una esplosione di gioia per il successo raggiunto: suonare nel Teatro d’Opera più antico del mondo, costruito nel 1737 per opera di Carlo III di Borbone.L'Orchestra, particolarmente apprezzata dalla giuria, per l'esecuzione, ha conquistato il secondo posto nella kermesse musicale. I pezzi scelti per l'esecuzione sono stati La piccola serenata notturna di Mozart e La marcia di Radetzki. I ragazzi, sostenuti anche da un folto gruppo di genitori che hanno seguito l'Orchestra al San Carlo, hanno vinto l'emozione e hanno dato il meglio dimostrando di essere ragazzi meravigliosi che, attraverso la musica, imparano la collaborazione, la democrazia partecipativa, forgiano il proprio carattere e sono in grado di trasmettere tali valori agli altri in quella “bramosia della vita” (per usare le parole di Gibran) che gli educatori hanno il dovere di indirizzare e guidare verso mete realmente condivise.