Bologna 28
febbraio 1 marzo 2014,
Sala della Biblioteca di San Domenico Piazza San Domenico 13.
Il titolo Acchiappanuvole
Perchè Acchiappanuvole? La metafora è ben spiegata dal
sottotitolo: Studenti e scuole
nell’era digitale. La nuvola, cloud, è penetrata nella nostra
vita, in essa siamo totalmente immersi senza neppure saperlo. Un
esempio? Tantissime funzioni dei nostri iphone sono basate sul cloud.
Da sempre i veri “Acchiappanuvole” sono i giovani. Dalla
nuvola ascoltano la musica, accedono ai giochi online, utilizzano
un numero incredibile di “app”. Ma soprattutto la nuvola sta
rivoluzionando i loro modi di apprendere, di comunicare, di
socializzare.
E le scuole? E gli insegnanti?
Il panorama è molto variegato, nella maggior parte dei casi “si
arranca”.
Eppure la nuvola sta trasformando ogni cosa ad una velocità
tale che con essa dobbiamo fare necessariamente e rapidamente i conti,
nel bene e nel male, per immergerci o “rallentare” la sua avanzata. Una
cosa è comunque certa: non possiamo più ignorarla!
I contenuti del seminario
Il seminario, prende spunto dalla nuvola, ma si prefigge, più in
generale, di analizzare come sta cambiando e come è cambiata la scuola in questo secondo
decennio del 21° secolo, aprendo l’orizzonte a tante
interessanti realtà al di fuori del nostro Paese .
Un seminario ricchissimo di spunti, che intende mostrare molto
concretamente come funzionano i
modelli di organizzazione scolastica più innovativi e interessanti, spaziando da Singapore a vari
Paesi europei.
Il seminario ci condurrà a visitare virtualmente un’architettura
scolastica che ha rivoluzionato spazi
e ambienti di apprendimento. Il rapporto fra architettura
scolastica e pedagogia è un tema assolutamente affascinante, che dà
spunti anche per innovazioni parziali nelle nostre vecchie scuole, che
le rendano più “amichevoli” e vivibili.
E ancora il seminario ci farà capire come stanno cambiando nel concreto i modi di apprendere e di insegnare,
quale è in questa fase di transizione il rapporto tra editoria
scolastica e ebook, quali sono le esperienze didattiche più nuove come
la flipped classroom
Infine uno sguardo sulle innovazioni
di sistema.
Quali sono le leve utilizzate dai sistemi che conseguono i
migliori risultati? Con quali strategie un paese come la Polonia, pur
nel pieno della crisi, è riuscito a fare un così notevole balzo in
avanti?
Come di consueto il seminario si svilupperà su tre sessioni, venerdì 28 febbraio mattina, venerdì 28
febbraio pomeriggio, sabato 1 marzo mattina. Alcune notizie più
specifiche sulle tre sessioni.
Prima sessione: venerdì 28 febbraio
mattina
La prima sessione ci farà toccare con mano modi diversi di organizzare
la scuola e ci farà capire che il cambiamento non è solo questione di
risorse economiche.
La carrellata dei modelli comincia da
Singapore, uno dei Paesi che ha i migliori risultati a livello
internazionale, e che ha sviluppato in maniera pervasiva l’uso delle
tecnologie digitali, ma che ha anche, e soprattutto, un corpo
docente altamente preparato e collaborativo, con sviluppi differenziati
e progressivi di carriera. Verrà la vicepreside, Jacqueline YEW, della
scuola Ngee Ann, e porterà con sé una giovane insegnante ( a spese
della loro scuola) come parte del tirocinio che sta svolgendo!
Seguirà la descrizione di una delle esperienze più recenti e
innovative in Inghilterra, le Studio schools. La Gran
Bretagna, come l’Italia, non ha una tradizione di alternanza
scuola-lavoro, e questo esperimento ha preso avvio per colmare questa
lacuna. Gli ideatori delle studio schools dicono di ispirarsi alle
botteghe del Rinascimento. Ce ne parlerà il direttore generale, David
Nicoll, della Fondazione delle studio schools (che sono tutte
assolutamente pubbliche)
La carrellata di modelli finisce con un balzo in Germania, un istituto tecnico
commerciale di Lubecca, dove l’alternanza scuola- lavoro è
pratica permanente del loro sistema duale. Il titolo della
relazione è Back to the future,
per loro l’antico per noi un balzo nel futuro. Sarà un
insegnante della scuola, Jens Oberbeck, a descrivere la loro
organizzazione didattica.
Seconda sessione: venerdì 28 febbraio
pomeriggio
La seconda sessione affronta due temi.
Il primo tratterà dell’influenza della tecnologia digitale sugli spazi,
rompendo la rigidità della classe, creando ambienti per il lavoro in
gruppi o anche individuale. Tornerà l’architetto viennese che nel 2011
ci fece visitare con un viaggio virtuale le più affascinanti scuole di
vari Paesi europei ed asiatici. Christian Khun ci condurrà nuovamente
ad esplorare scuole che sono di per sé ambienti e fonte di
apprendimento. Contemporaneamente una giovane architetto italiana,
Chiara Filios ci dirà come i ragazzi vorrebbero gli spazi scolastici e
ci dimostrerà che anche con pochi soldi ma molta creatività si
possono ridisegnare antichi ambienti rimasti immutati per decenni.
Il secondo tema della sessione tratta delle trasformazioni indotte
dalla tecnologia digitale sull’insegnamento/apprendimento. Ce ne darà
una panoramica mondiale Francesc Pedrò, direttore di ricerca
all’UNESCO. Valentina Gabusi, della Divisione Media Digitali di
Zanichelli, ci parlerà invece di come sta trasformandosi l’editoria
scolastica nel passaggio da Gutenberg all’ebook. Infine le
proposte dell’ADI per divulgare in Italia una metodologia molto
diffusa negli Stati Uniti, la flipped
classroom, che capovolge l’insegnamento facendo uso della
tecnologia digitale
Terza sessione: sabato 1 marzo mattino
La terza sessione, coordinata da Norberto Bottani, cercherà di
analizzare quali sono le leve del miglioramento utilizzate dai governi
che nelle indagini internazionali hanno raggiunto risultati elevati.
La relazione centrale sarà condotta da Andreas Schleicher,
vicedirettore per l'educazione dell'Ocse, il massimo esperto
dell’indagine PISA, che attraverso la ricchezza di dati di cui dispone
e della conoscenza diretta che ha di tanti Paesi, analizzerà quali sono
le strategie utilizzate dai riformatori efficaci per avere studenti
capaci e competenti
Seguirà la relazione di Jerzy Wiśniewski, esperto del Ministero
dell’istruzione della Polonia, che descriverà come un Paese che
ha avuto un percorso politico travagliato, ancora dentro a una pesante
crisi economica, sia riuscito a fare un sorprendente balzo in avanti
nel campo dell’istruzione.
Per concludere le proposte dell’ADi su un tema scottante: i licei
e gli istituti di 4 anni. Sarà una proposta organica basata
sull’attribuzione di uno statuto speciale di autonomia. Ne
discuteranno Andrea Ichino e Rosario Drago.
Per maggiori informazioni e per la domanda di iscrizione alla pagina
indicata
http://ospitiweb.indire.it