Il Museo Archeologico Regionale di Siracusa "Paolo Orsi"
per la
rilevanza e l'ampiezza delle sue collezioni è fra i musei archeologici
più importanti d'Italia. Oggi, grazie a un progetto pilota con Google,
si allinea alle modalità di fruizione virtuale internazionali possibili
grazie alle tecnologie di Google Maps Street View, divenendo uno dei
pochi musei archeologici italiani e il primo istituto culturale
siciliano interamente visitabile attraverso le tecnologie di Google
Street View. Il progetto, nato a dicembre del 2013 durante il mandato
di Mariarita Sgarlata, ex Assessore Regionale dei Beni Culturali e
dell'Identità siciliana, è stato realizzato grazie ad una convenzione
stipulata con Google Business Photo. È stato curato da Elisa Bonacini
(Università di Catania) e da Gianfranco Guccione (fotografo certificato
Google), in collaborazione con Gioconda Lamagna, direttore del Museo e
Giuseppina Monterosso, archeologa dello stesso istituto. Rispetto a
quanto finora realizzato dal Google Cultural Institute, il progetto del
"Paolo Orsi" consente per la prima volta, durante il tour interno del
museo, di visualizzare alcuni reperti della collezione a 360°.
Le opere sono accessibili su mappe interattive e come punti di
interesse all'interno delle vetrine e sono descritte da didascalie e
schede approfondite. In questo modo, un tradizionale tour virtuale su
Street View viene trasformato in un tour "aumentato" delle collezioni.
Google, infatti, pur consentendo nei musei presenti su Art Project di
visualizzare in 2D, anche ad alta risoluzione, alcuni manufatti o opere
d'arte indicate come punti di interesse lungo il percorso virtuale,
presenta foto statiche e didascalie sintetiche.
Anche nelle recenti riproduzioni 3D di oltre 300 opere d'arte -
progetto recentemente avviato - le opere sono descritte da brevi
didascalie. La soluzione tecnica adottata per superare l'ostacolo
imposto dalla piattaforma è stata quella di creare, con dei software
specifici, dei virtual tour inseriti all'interno di schede e forniti di
elementi descrittivi generici (didascalia) e puntuali (descrizione
dell'oggetto), in italiano (ma implementabile in modalità audio e
multilingue). I tour degli oggetti, accessibili dal link nella scheda
del Museo che appare su Google Map, sono indicati attraverso dei punti
di interesse cliccabili sulle mappe interattive dei settori per ogni
livello o attraverso un menù a tendina diviso fra primo e secondo
livello.
Questi contenuti sono collegati al tour virtuale del Museo esistente su
Street View - e realizzato secondo gli standard di Google - e
consentono per la prima volta di arricchire il tradizionale tour
virtuale di museo su Street View, visualizzando in modo più esaustivo
tutti gli elementi aggiuntivi. La tecnologia utilizzata, compatibile
con tutti i sistemi operativi esistenti, è di tipo responsive,
adattandosi automaticamente alla visualizzazione su dispositivi mobili
(la visualizzazione di punti di interesse su Art Project, invece, nella
versione mobile si modifica: scompare l'opzione del punto di interesse
cliccabile, limitando così l'interazione alla sola navigazione di un
museo e della sua collezione).
La componente sperimentale del progetto mira, dunque, a "svecchiare" il
sistema utilizzato da Google, dimostrando come sia possibile
implementare le piattaforme collegate a Street View, consentendo agli
utenti certificati di applicare contenuti aggiuntivi. Il progetto,
inoltre, può essere implementato fino a trasformarsi in un vero
catalogo multilingue, geolocalizzato su Street View e fruibile anche in
modalità audio.
L'ampia interoperabilità tra i software di Google e l'integrazione dei
risultati sulle pagine del motore di ricerca con Google + consentiranno
al Museo "Paolo Orsi", alla città di Siracusa e all'intera Sicilia, di
trarre vantaggio in termini di visibilità digitale da questo nuovo
strumento.
Siracusanews.it