"Una scuola da incubo, altro che Buona scuola, per lo
meno per gli
insegnanti che hanno deciso di partecipare al concorso che dovrebbe
assegnare 63.712 posti e cattedra nel corso del triennio 2016-2018",
denunciano i Senatori Fabrizio Bocchino e Francesco Campanella
(Sinistra Italiana - Altra Europa con Tsipras). "L'ultima vicenda
riguarda una insegnante del Lazio, che si è vista recapitare
dall'Ufficio scolastico regionale una mail di ammissione agli orali,
pur non avendo partecipato nemmeno alla prova scritta, denunciando il
fatto sui social network", racconta Campanella.
"Ma tutta la vicenda che riguarda il concorso testimonia del
pressapochismo con cui il ministero diretto da Stefania Giannini ha
affrontato la gestione della stabilizzazione dei docenti precari:
anomalie nelle procedure concorsuali e nella formazione delle
commissioni esaminatrici, compensi risibili per i commissari, griglie
di valutazione pubblicate dopo la prova scritta così che gli insegnanti
non hanno potuto conoscere i criteri in base al quale sarebbero stati
valutati, addirittura una docente bocciata agli scritti, ma richiamata
dall'Ufficio scolastico regionale a far parte di una commissione
giudicatrice", spiega Bocchino. "Infine il caso di Palermo, dove i
candidati sono stati chiamati a riconoscere i propri elaborati, dopo la
valutazione, perché erano stati persi i codici che permettevano di
abbinarli ai loro autori".
"Di fronte a questo caos, una messe di imprecisioni e illegittimità,
sorgono molti dubbi sulla quantità di bocciature seguite alla prova
scritta. Il MIUR non può continuare a far finta di nulla", concludono i
senatori, che hanno depositato oggi una interrogazione alla ministra
Giannini.
Cristiana Scoppa - Addetta stampa dei
Senatori Fabrizio Bocchino e Francesco Campanella
scoppa.cristiana@gmail.com