La
sentenza della Corte Costituzionale n.275 del 2016 rappresenta un
grande fatto di civiltà. Con essa si nega ogni legittimità ai tentativi
di giustificare con ragioni di bilancio i tagli al diritto allo studio
dei ragazzi con disabilità, anche con riferimento all’art.81 della
Costituzione - ha detto Luca Cangemi, della segreteria nazionale del
PCI. Non solo sono così completamente privati di ogni copertura
giuridica anni di tagli all'insegnamento di sostegno e ai servizi
(trasporto, assistenza igienico - personale e alla comunicazione) ma è
dichiarato fuori dalla Costituzione ogni tentativo di riparare gli
attacchi ai diritti sociali fondamentali sotto l’ombrello del pareggio
di bilancio sancito dall'articolo 81, corpo estraneo nella legge
fondamentale della Repubblica introdotto dal Governo Monti.
Si aprono così nuovi spazi per una battaglia in difesa di tutti i
diritti sociali, oggetto in questi anni selvaggi attacchi da parte dei
governi, servi dei diktat dell’Unione Europea. E’ il momento, dopo la
grande vittoria del referendum del 4 Dicembre, di aprire dunque una
forte battaglia, a partire dal mondo della scuola, perché la sentenza
trovi immediata applicazione, per chiudere la stagione del massacro
sociale e riaprire quella della difesa dei diritti dei più deboli - ha
concluso Cangemi.
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