Si è conclusa oggi
regolarmente la prova preselettiva del Concorso per l'assunzione di
dirigenti scolastici delle scuole statali. Il primo concorso dopo sette
anni. Obiettivo: la copertura dei posti vacanti e disponibili per il
prossimo triennio, 2019-2021, e il superamento del fenomeno delle
reggenze. Lo svolgimento regolare della prova potrebbe essere il primo
passo per un ritorno alla normalità nella direzione e gestione delle
scuole statali. In realtà le cose non stanno del tutto così. Da
una parte c'è l'amara constatazione di come solo il sistema scolastico
italiano realizzi questi tempi biblici per l'avvio di un nuovo concorso
per reclutare il proprio personale: sette anni per i dirigenti,
quindici anni per i direttori amministrativi. "Dall'altra - ha
ricordato oggi il presidente nazionale di DiSAL Ezio Delfino -
questo concorso non offre soluzione immediata alla grave urgenza
segnalata a giugno da DiSAL all'inizio dell'attuale ministero".
Quell'appello ribadiva che "dal prossimo anno scolastico quasi la metà
delle scuole statali avranno un dirigente scolastico a mezzo
tempo". Quindi, se veramente l'attuale governo intende darsi cura
della scuola, occorre "dare al più presto stabilità di direzione a
tutte le scuole individuando contestualmente una misura provvisoria
che, superando l'istituto della reggenza, consenta fin dal 1 settembre
2018 la guida degli istituti scolastici privi di dirigente titolare".
DiSAL ha sempre sostenuto l'errore dell'istituto della reggenza (art.
1-sexies DLgs del 31/01/2005), divenuto, infatti, da strumento
fisiologico per la soluzione di alcune emergenze a fenomeno patologico.
Occorre quindi che:
- entro la fine di quest'anno venga indetto un nuovo concorso
alla dirigenza scolastica per far fronte alle centinaia di posti che si
renderanno nuovamente vacanti dall' 1 settembre 2019, modificando da
triennali a biennali i prossimi concorsi direttivi;
- per togliere lo stato di incertezza di tutte le sedi vacanti, il Miur
predisponga immediatamente un provvedimento straordinario di
assegnazione di un incarico di presidenza per tutte le scuole senza
dirigente, fermamente limitato a quest' anno scolastico e senza alcun
vantaggio rispetto a futuri concorsi, anche valorizzando la
disponibilità e competenza dei docenti che hanno svolto la funzione
vicaria proprio nelle scuole prive di titolare.
Ogni scuola ha diritto a una dirigenza e i dirigenti scolastici debbono
poter offrire appieno il contributo della loro professionalità alla
propria comunità scolastica.
Il concorso appena avviato può segnare da parte del Ministero l'inizio
di nuovo percorso di attenzione e di coerente programmazione per il
reclutamento e l'assegnazione di dirigenti alle istituzioni
scolastiche. L'inizio di un nuovo corso: un preside per ogni
scuola.
Ufficio stampa DiSAL