Per chiedere l'avvio
di corsi di specializzazione di sostegno, senza prove
preselettive, riservati ai docenti precari abilitati su materia e
che insegnano almeno da tre anni con incarico annuale 30 giugno /
31 agosto su posti di sostegno, al fine di valorizzarne la
professionalità, l'esperienza acquisita e di garantire agli alunni la
continuità del processo educativo. Sin dai primissimi giorni di scuola,
puntualmente come ogni anno, su tutti gli organi di stampa e tv
viene giustamente denunciata la carenza di docenti di sostegno
specializzati nelle scuole italiane, in particolare al nord a fronte di
un numero sempre più crescente di alunni con disabilità. In un istituto
alberghiero della Lombardia un giovane diplomato viene assunto come
supplente di sostegno nella scuola dove ha frequentato.
In Veneto alcune cattedre di sostegno sono state assegnate a infermieri.
Utile soffermarsi su alcuni e significativi dati MIUR
(19/09/2018):
Gli alunni che nell'anno scolastico 2018/19 frequenteranno le scuole
statali sono 7.682.635, di cui 245.723 con disabilità, per un totale di
370.611 classi.
I posti totali del personale docente di Organico di fatto sono
complessivamente 822.723, di cui 681.311 posti comuni e 141.412 posti
di sostegno.
I docenti su sostegno precari sono 50 mila, mentre i tre quarti delle
supplenze annuali, fino al 30 giugno / 31 agosto, sono assegnate a
docenti precari abilitati ma non specializzati su sostegno.
E' del tutto evidente che noi precari garantiamo un servizio
insostituibile in difesa del diritto allo studio dei nostri alunni.
Vorremmo e potremmo dare loro di più e meglio se non fossimo, nostro
malgrado, licenziati e assunti di anno in anno, costretti a
cambiare quasi sempre scuola e quindi alunni per ricominciare da
capo.
Interrompendo, purtroppo, un percorso didattico faticosamente costruito
, per riprenderne uno nuovo con altri alunni ed in altra sede, con
evidenti ripercussioni negative sugli alunni più indifesi e bisognosi.
"La continuità educativa nel processo di integrazione degli alunni
portatori di handicap è uno di quei diritti garantiti, ma purtroppo non
viene rispettato.
Nella scienza educativa, il concetto di continuità educativo-didattica,
fa riferimento ad uno sviluppo e ad una crescita dell'individuo da
realizzarsi "senza macroscopici salti o incidenti": ogni momento
formativo deve essere legittimato dal precedente per ricercare
successive ipotesi educative ricche di senso e di significato per
l'autentica, armonica integrazione funzionale delle esperienze e degli
apprendimenti compiuti dal bambino.
La mancanza di continuità didattica dello stesso insegnante negli anni
, un numero sempre maggiore di insegnanti non specializzati a cui
vengono affidati i nostri figli ....
l'inerzia politica! ....Sono tutti fattori che incidono negativamente.
Si tratta di un disservizio gravissimo, che danneggia in modo
particolare le figure più deboli, quelle che maggiormente avrebbero
bisogno di relazioni stabili e sicure." ( Rolando Alberto Borzetti ).
Anche il Consiglio di Stato, come ci ricorda il prof. Salvatore
Nocera in una sua nota, con laSentenza n° 3104/2009ha
affermato ildiritto alla continuità educativa o didattica.
"il continuo cambiamento dell'insegnante di sostegno e dell'educatore,
(con le ovvie ricadute in termini di regressione delle esperienze e
degli apprendimenti compiuti dal bambino) abbia compromesso
l'omogeneità e la continuità dell'intervento individuale in favore del
soggetto disabile."
Gli organi di stampa ci informano della volontà del Ministro Bussetti
di indire a breve un bando per specializzare su sostegno 40 mila
docenti.
E' sicuramente una buona notizia.
Si chiede per noi precari che vantiamo anni di lavoro sul sostegno un
percorso riservato senza prove preselettive d'ingresso.
Già nel recente passato lo si è fatto.
Vanno ricordati :
I PAS - Percorsi Abilitanti Speciali ( Decreto Direttore Generale 58
del 25 luglio 2013 ),
rivolti ai docenti della scuola con contratto a tempo determinato con
servizio prestato per almeno tre anni nelle istituzioni scolastiche
statali e paritarie.
Ed i Corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione
per le attività di sostegno destinati al personale docente appartenente
a posto o classe di concorso in esubero ( MIUR prot n. 0018848 del
1/12/2014 ).
Il semplice buon senso chiede di non privare i nostri alunni di
professionalità riconosciute e formate, a proprie spese, attraverso
corsi di perfezionamento, abilitazioni, master ..., e con tanti
tantissimi anni di precarietà, di studio e di sacrifici anche economici
alle spalle.
Noi docenti insegniamo su sostegno per scelta, perché ci crediamo.
Nell'interesse degli alunni, per garantire la continuità didattica,
siamo disponibili a conseguire il titolo su sostegno e quindi a fare
domanda nella provincia in cui prestiamo attualmente servizio ed in cui
siamo in graduatoria, con l'obbligo sottoscritto, da parte
nostra, di rimanere in servizio per almeno cinque anni nella provincia
di partecipazione al concorso riservato.
Confidiamo in Lei Sig. Ministro, nel Governo ed in tutte le Forze
Politiche in Parlamento e chiediamo alle associazioni dei Genitori, con
le quali collaboriamo da sempre, di sostenerci.
Coordinamento Gruppo Precari Sostegno
precarisostegno@email.it