"Le scosse
dei giorni scorsi nel catanese ci hanno ricordato la fragilità del
territorio siciliano ed i grandi rischi a cui esso è esposto. E ci
hanno ricordato anche inadempienze e lacune, più volte denunciate,
nell’attività istituzionale di prevenzione e protezione.Da questo punto
di vista particolare preoccupazione destano le condizioni degli
istituti scolastici"-ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale
scuola del PCI.
"Solo una minoranza degli istituti è stata costruita con criteri
antisismici, la maggior parte delle scuole di ogni ordine e grado è
allocata in edifici inadeguati, carente è la manutenzione e scarsissime
le verifiche di sicurezza. Del tutto insufficienti, ad esempio, sono le
indagini diagnostiche dei solai.
Ricordiamo, con particolare allarme, come il rapporto “Ecosistema
scuola 2018” di Legambiente ha denunciato come solo sul 2,4 delle
scuole siciliane siano stata eseguita la verifica di vulnerabilità
sismica, nonostante la quasi totalità di esse si trovino in zone ad
alto rischio di terremoti.
È necessario, quindi, cambiare, subito pagina sul tema dei controlli e
su quello degli interventi. La messa in sicurezza delle scuole (e più
in generale la riqualificazione del patrimonio di edilizia scolastica)
deve diventare una priorità civile. Essa è anche una opportunità grande
di lavoro qualificato che finora, colpevolmente, è stata trascurata".-
ha concluso Cangemi.
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