In
preparazione al XXVI congresso nazionale
dell’UCIIM (Unione
Cattolica Insegnanti) sul tema “Persona e
società nell’era digitale
– una nuova paideia”, presso la sede della Sezione
di Catania ha avuto logo l’assemblea dei
Soci coordinata dalla presidente, Maria Antonietta Baiamonte .
Dopo i saluti introduttivi il presidente emerito, Giuseppe Adernò, ha illustrato il tema del XXVI congresso, in linea con i precedenti, evidenziando come dal sin dal primo congresso de1947, ritornano costanti nei temi proposti i riferimenti alla Persona, alla Scuola, alla Democrazia, alla Costituzione , alla Società in riferimento all’attualità del momento storico.
Gli studenti di oggi, nativi digitali, necessitano di una scuola rinnovata nei linguaggi, negli strumenti, nei canali comunicativi specifici dell’era digitale, ma restano sempre al centro del processo di istruzione e formazione nella dimensione di persona, soggetto educante, proteso alla costruzione di un sempre rinnovato umanesimo.
Il binomio “La Scuola e l’Uomo”, titolo del periodico dell’UCIIM che scandisce le tappe della storia dell’ Uciim, fondata a Roma nel 1944 e attiva a Catania dal 1948, costituisce il fulcro vitale dell’associazione professionale dei docenti che, insieme, ricercano il miglior bene per gli studenti.
La paideia, modello pedagogico dell’antica Grecia, adottato ad Atene già nel V secolo A.C. ha sempre curato l’istruzione scolastica e lo sviluppo etico e spirituale degli studenti al fine di renderli cittadini attivi e responsabili, in vista dell’inserimento armonico nella società.
La carrellata storica dell’evoluzione della paideia, dalla prassi omerica a quella di Socrate, di Platone e della classicità dell’epoca romana e cristiana, ha messo in luce i legami di continuità e di evoluzione, mantenendo sempre l’attenzione alla centralità dello studente, il quale, facendo tesoro dei nuovi insegnamenti, modifica il modo di pensare, di sentire e di agire, segno visibile di un apprendimento efficace.
La “nuova paideia” valorizza inoltre gli strumenti tecnologici e informatici, funzionali all’uso corretto dei benefici apportati dai processi di sviluppo dell’intelligenza artificiale, che aiutano e supportano lo sviluppo e la crescita umana e sociale del cittadino di oggi.
Come nel “canto nuovo” la novità non è nelle note, bensì nello spirito che le anima, così la “paideia” si rinnova nell’animo del docente educatore che si prende cura degli alunni affidati e si impegna a non perdere nessuno per strada.
L’UCIIM, da sempre attenta alla formazione dei docenti, nel dare vita al laboratorio pedagogico con la pratica delle nuove tecnologie, pone sempre come punto focale la dimensione personalistica , l’ethos politico che intreccia il vero, il bene, il bello, in vista della felicità e sostiene che “per avere una buona scuola, bisogna dare un’anima” e l’anima della scuola è l’Educazione, oggi purtroppo sopraffatta dell’economia, dal perdita dei valori umani e sociali, oltre che dalle guerre e dalle molteplici crisi che assumano una dimensione planetaria.
L’assemblea dei Soci ha eletto i delegati sezionali: Giuseppe Adernò, Anna Rita Bonaccorso, Rosa Maria Falà, Mariella Chiantello, Santo Torrisi, Tiziana Drago, Irene Quartararo, Giusy Vitello, i quali parteciperanno al Congresso regionale che si terrà a Palermo il prossimo 18 novembre, nel corso del quale saranno eletti di delegati regionali al congresso nazionale, che sarà celebrato a Roma dal 18 al 21 gennaio 2024.
Nell’anno che ricorda i 75 anni della Costituzione Italiana, l’UCIIM di Catania, il prossimo 13 novembre celebrerà i suoi 75 anni di presenza e di servizio alla Comunità scolastica catanese.
Dopo i saluti introduttivi il presidente emerito, Giuseppe Adernò, ha illustrato il tema del XXVI congresso, in linea con i precedenti, evidenziando come dal sin dal primo congresso de1947, ritornano costanti nei temi proposti i riferimenti alla Persona, alla Scuola, alla Democrazia, alla Costituzione , alla Società in riferimento all’attualità del momento storico.
Gli studenti di oggi, nativi digitali, necessitano di una scuola rinnovata nei linguaggi, negli strumenti, nei canali comunicativi specifici dell’era digitale, ma restano sempre al centro del processo di istruzione e formazione nella dimensione di persona, soggetto educante, proteso alla costruzione di un sempre rinnovato umanesimo.
Il binomio “La Scuola e l’Uomo”, titolo del periodico dell’UCIIM che scandisce le tappe della storia dell’ Uciim, fondata a Roma nel 1944 e attiva a Catania dal 1948, costituisce il fulcro vitale dell’associazione professionale dei docenti che, insieme, ricercano il miglior bene per gli studenti.
La paideia, modello pedagogico dell’antica Grecia, adottato ad Atene già nel V secolo A.C. ha sempre curato l’istruzione scolastica e lo sviluppo etico e spirituale degli studenti al fine di renderli cittadini attivi e responsabili, in vista dell’inserimento armonico nella società.
La carrellata storica dell’evoluzione della paideia, dalla prassi omerica a quella di Socrate, di Platone e della classicità dell’epoca romana e cristiana, ha messo in luce i legami di continuità e di evoluzione, mantenendo sempre l’attenzione alla centralità dello studente, il quale, facendo tesoro dei nuovi insegnamenti, modifica il modo di pensare, di sentire e di agire, segno visibile di un apprendimento efficace.
La “nuova paideia” valorizza inoltre gli strumenti tecnologici e informatici, funzionali all’uso corretto dei benefici apportati dai processi di sviluppo dell’intelligenza artificiale, che aiutano e supportano lo sviluppo e la crescita umana e sociale del cittadino di oggi.
Come nel “canto nuovo” la novità non è nelle note, bensì nello spirito che le anima, così la “paideia” si rinnova nell’animo del docente educatore che si prende cura degli alunni affidati e si impegna a non perdere nessuno per strada.
L’UCIIM, da sempre attenta alla formazione dei docenti, nel dare vita al laboratorio pedagogico con la pratica delle nuove tecnologie, pone sempre come punto focale la dimensione personalistica , l’ethos politico che intreccia il vero, il bene, il bello, in vista della felicità e sostiene che “per avere una buona scuola, bisogna dare un’anima” e l’anima della scuola è l’Educazione, oggi purtroppo sopraffatta dell’economia, dal perdita dei valori umani e sociali, oltre che dalle guerre e dalle molteplici crisi che assumano una dimensione planetaria.
L’assemblea dei Soci ha eletto i delegati sezionali: Giuseppe Adernò, Anna Rita Bonaccorso, Rosa Maria Falà, Mariella Chiantello, Santo Torrisi, Tiziana Drago, Irene Quartararo, Giusy Vitello, i quali parteciperanno al Congresso regionale che si terrà a Palermo il prossimo 18 novembre, nel corso del quale saranno eletti di delegati regionali al congresso nazionale, che sarà celebrato a Roma dal 18 al 21 gennaio 2024.
Nell’anno che ricorda i 75 anni della Costituzione Italiana, l’UCIIM di Catania, il prossimo 13 novembre celebrerà i suoi 75 anni di presenza e di servizio alla Comunità scolastica catanese.