CATANIA – Tra
le luci
scintillanti del Natale, nel turbinio frenetico degli
acquisti
per le feste, tra carillon e campanellini tintinnanti, una stella
silenziosa
brilla più delle altre.
È
l’ensemble musicale del coro
e dell’orchestra dell’I.C. “De Roberto” di Catania,
premurosamente raccolta dal caldo e melodioso abbraccio di genitori,
insegnanti
o semplicemente rispettosissimi passanti.
È
il contributo della comunità scolastica all’evento
organizzato dall’osservatorio d’area n.6 sulla dispersione scolastica.
“Perché
combattere la dispersione scolastica – afferma
commossa la dirigente scolastica
prof.ssa Cinzia
Giuffrida – significa
dare una stella cometa, un orizzonte comune, verso cui far tendere le
diverse
anime di questa complessa ma generosa comunità”.
Un orizzonte
chiamato armonia, che è ascoltare, riconoscere e
valorizzare le
voci di ognuno perché il mondo sia un posto migliore per tutti, per
dirlo con
le parole del brano di chiusura “Heal the
world” del grande Michael
Jackson.
Tangibile
la grandissima emozione di
tutti i presenti, in un indimenticabile umano connubio di abilità
tecniche ed
interpretative, che hanno fatto vibrare le più intime corde del cuore.
Instancabili,
professionali e appassionati i maestri
dell’orchestra proff. Giuseppe Scaccianoce, Ermelinda Dalì e Rossana
Nicosia e
del coro proff. Margherita Petrosino e Gian Maria Ferlito, coordinati
egregiamente dal prof. Enzo Pafumi e dalla referente alla dispersione
scolastica ins. Maria Teresa Leanza.
Particolarmente
significativa la
partecipazione al coro di alcuni docenti e persino di un genitore.
Un’anima
unica e preziosa in cui le individualità di voci e strumenti s’incontra
magicamente, così come sono magici i piccoli gesti quotidiani di cura
che
creano un ambiente ospitale in cui avere voglia di tornare e stare, un
luogo
sicuro in cui condividere le piccole gioie di tutti i giorni, ma anche
i
piccoli dolori.
“Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur. (Nell’armonia le piccole cose crescono, nel conflitto anche le più grandi si distruggono)“. La musica ci offre ancora una volta un’occasione nella quale perdersi per mai più disperdersi.
Da newsicilia.it del 16/12/2023