Valutazione alunni/ruolo dei dirigenti scolastici
Emanata dal MIUR la nota n. 4212 del 9.5.2005
Valutazione alunni e ruolo dirigenti scolastici
12-05-2005
Il MIUR - attraverso la nota prot. 4212 del 9 maggio 2005 - ha inteso dettare chiarimenti in merito al ruolo del dirigente scolastico nella valutazione degli alunni, dopo l'entrata in vigore del decreto legislativo 59/2004.
L’Amministrazione, in sostanza, ha affermato che - pur avendo gli articoli 8 e 11 del suddetto decreto legislativo 59 incardinato nei docenti la primaria responsabilità valutativa - il relativo processo rimane espressione di giudizi di natura collegiale e laddove la valutazione sia effettuata attraverso il competente organo collegiale, i dirigenti, in qualità di presidenti di tale organo, conservano tutte le prerogative pregresse.
Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione avviene nell'ambito dell'organo collegiale competente (consiglio di classe),
Nella scuola primaria, invece è il "team" dei docenti deputato a svolgere tale funzione; solo nel caso in cui si doveva decidere la non ammissione dell'alunno alla classe successiva (ex art. 145, comma 2, del decreto legislativo 297/1994) i docenti dovevano assumere, conformandosi ad esso, il parere del consiglio di interclasse.
L'articolo 8, comma 2, del decreto legislativo 59/04 stabilisce, invece, che i docenti responsabili delle attività educative e didattiche, possono - con decisione adottata all'unanimità - non ammettere alla classe successiva, all'interno del periodo biennale, senza che vi sia più la necessità di consultare il consiglio di interclasse.
In conclusione - e a precisazione della “nota di chiarimento del MIUR” - nella scuola secondaria di primo grado (a differenza di quanto avviene nella scuola primaria dove non è più previsto l'intervento dell'organo collegiale) il dirigente, svolgendo la sua funzione di presidente del consiglio di classe, può esercitare le proprie prerogative anche in ordine al processo valutativo degli alunni.
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