rinviate le prove del corso-concorso
Dirigenti, esami non prima del 15 novembre
I ricorsi del personale della scuola non finiscono mai per cui, sia i giudici dei Tar, sia quelli dei tribunali del lavoro sono particolarmente impegnati a emettere sentenze. A questo punto ci viene il dubbio: o le amministrazioni emanano provvedimenti facilmente attaccabili o il riconoscimento del diritto al lavoratore sta diventando questione tanto complessa quanto proporzionalmente sempre più favorevole al medesimo.
Ciò è dimostrato dal fatto che vi sono attualmente molte vertenze giudiziarie in sospeso. I docenti che non hanno prestato servizio nei paesi di montagna e che hanno vinto il ricorso presso il Tar di Catania nei confronti dei loro colleghi «montani», ora attendono la sentenza definitiva del Cga; attendono pure la sentenza del tribunale del lavoro; è in sospeso un ricorso degli insegnanti di strumento musicale (pianoforte). Insomma, vi sono funzionari del Csa che fanno la spola fra tribunali ed ufficio per difendere l'amministrazione. Cosa che non succedeva alcuni anni addietro. Come se questo non bastasse, si sono rivolti al Tar anche gli aspiranti presidi esclusi dal corso concorso ordinario.
Come è noto, detto esame prevedeva una prima selezione sui titoli che a suo tempo presentarono gli aspiranti presidi. In altri termini coloro i quali nei titoli non raggiungevano un determinato punteggio, pare 11,45 per il primo settore e 12,95 per il secondo, non venivano ammessi alle prove concorsuali, cioè all'esame scritto e al colloquio. Gli esclusi, magari per uno-due punti, hanno presentato ricorso al Tar, per cui contrariamente a tutte le altre Regioni d'Italia, che da tempo hanno fissato la data delle prove concorsuali, il direttore dell'ufficio scolastico regionale per la Sicilia ha dovuto rinviare le prove di esame. Il dott. Di Stefano infatti ha emanato una nota con la quale comunica che le prove scritte del corso concorso ordinario a posti di dirigente scolastico vengono rinviate per consentire a tutti gli esclusi, che hanno presentato impugnativa al Tar per la mancata inclusione nella graduatoria prevista per partecipare al corso concorso, di sostenere anche loro le prove scritte. Va da sè che l'ammissione al corso concorso avverrà con riserva in attesa che si pronunci il Tar.
Per detto motivo Di Stefano ha dovuto rinviare la data delle prove, che sarà decisa nei prossimi giorni, ma non prima del 15 novembre. Una notizia che soddisfa sia coloro che già facevano parte della graduatoria, che avranno più tempo per studiare, sia gli esclusi, che vengono rispescati per sostenere le prove.
MARIO CASTRO
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