Lunedì 18 giugno 2007 è ritornato a Dirigere il Liceo Scientifico di Scordia il Preside Giuseppe Moncada che, quale conseguenza del decreto Bersani del 4 Agosto 2006, era stato costretto ad andare in pensione.
Il Tribunale di Caltagirone, in funzione del giudice del lavoro, riunito in seduta collegiale nelle persone dei seguenti magistrati dott.ssa Maria Rosaria Carlà (Presidente estensore), dott.ssa Rosaria Maria Castorina (giudice), dott.ssa. Mariapaola Sabatino (giudice), con l’ordinanza depositata il 05.05.2007, ha riammesso in servizio il Preside Moncada.
I Magistrati hanno accolto le motivazioni giuridiche prodotte dall’Avv Todero Rocco circa la illegittimità del decreto Bersani, il quale ha posto le seguenti questioni di legittimità giuridica:
a)l’amministrazione avrebbe dovuto decidere per il rigetto dell’istanza entro 90 giorni dalla data di presentazione dell’istanza di permanenza in servizio, presentata il 28/12/2005, tenuto conto della modifica apportata dalla l. n. 80/2005 all’art 20 della L. n . 241/1990 (normativa sul silenzio assenso), perché diversamente il silenzio doveva intendersi come accettazione della domanda;
b) l’accettazione era già stata data dal Ministero dell’economia , in data 6 giugno 2006, e di conseguenza la Direzione generale del Ministero della P.I aveva emanato, in data 13 giugno 2006 , una comunicazione scritta a tutte le Direzioni Regionali di non considerare disponibili per trasferimenti o incarichi le sedi di coloro che avevano fatto domanda di permanenza in servizio.
I magistrati hanno quindi ritenuto che sussistesse il fumus boni iuris della domanda cautelare di permanenza in servizio proposta dal reclamante e, inoltre, hanno ritenuto sussistente anche il requisito del periculum in mora, - e ciò non tanto per motivi di carattere economico - ma , in quanto “ La negazione da parte dell’amministrazione dell’assenso alla prosecuzione dell’attività lavorativa lede il diritto del reclamante al lavoro come espressione della personalità dell’individuo..... ..L’inquadramento costituzionale del lavoro quale diritto-dovere del cittadino, al quale la carta costituzionale affida ( art 4 comma, 2) il compito di concorrere con la propria attività al progresso materiale e spirituale della società , depone nel senso che il lavoro costituisca mezzo di estrinsecazione della personalità dell’individuo, sicché appare ampiamente giustificato il riconoscimento di una tutela cautelare avverso l’ingiustificata compressione di tale diritto”.
La notizia ha reso euforica l'atmosfera al Liceo e parecchi docenti, evidenti estimatori del Preside, così si sono pronunziati: “Carissimo Preside, è stata una gioia e un'emozione sapere che giustizia ha trionfato.”
Al Preside Moncada i migliori auguri di un proficuo lavoro al servizio della scuola: "pronti per ricominciare un altro anno insieme".