SCUOLA: FIORONI, NESSUN RIPRISTINO DI ESAMI RIPARAZIONE
(AGI) - Roma, 17 ott. - "Non c'e' alcuna reintroduzione degli esami di riparazione, questa notizia e' frutto di informazione distorta e strumentalizzazioni".
E' quanto ha dichiarato il ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni rispondendo ad una interrogazione parlamentare dell'onorevole Manuela Ghizzoni dell'Ulivo, nel corso del Question Time.
"Noi abbiamo per decreto dato luogo alla rimodulazione dei tempi per il recupero dei debiti formativi - ha detto il ministro Fioroni - che prevede la certificazione da parte del consiglio di classe del superamento dei debiti per poter accedere all'esame di maturita'".
"Le verifiche vanno effettuate nel corso dell'anno - ha continuato Fioroni - e a giugno il consiglio di classe decide se le lacune sono state superate oppure no. C'e' una possibilita' di proseguire, ove il consiglio di classe lo ritiene opportuno, con la possibilita' di fare una verifica prima dell'inizio dell'anno scolastico".
"Questa norma e' un senso di responsabilita' non solo per 8 milioni di studenti che in 10 anni non hanno mai superato il debito - ha concluso Fioroni - ma per impedire che i nostri studenti si vedano costretti a ripetere il quinto anno per non aver avuto certificato il superamento del debito del terzo o quarto anno. Abbiamo stanziato una cifra idonea, circa 500 mila euro e pagheremo 50 euro l'ora per le lezioni e i corsi di recupero che le scuole dovranno fare". (AGI) Ptr 171631 OTT 07
da Corriere.it
Il ministro DOPO L'attacco DI CALDEROLI IN SENATO
«Non tornano gli esami di riparazione»
Fioroni precisa: «Il decreto modifica solo i tempi di recupero dei debiti: a settembre le ultime verifiche»
ROMA - Fioroni «bocciato» al Senato in mattinata sugli esami di riparazione («per reintrodurli non basta un decreto» tuona Calderoli), in pomeriggio si dice frainteso e precisa alla Camera durante il question time: in vista non c'è nessuna reintroduzione degli esami di settembre («che prevedono una commissione»), ma una rimodulazione dei tempi per il recupero dei debiti formativi. In sostanza: nessun «esame» a settembre, soltanto le ultime «verifiche» per mettersi a pari prima che inizi il nuovo anno scolastico: chi recupera è promosso, chi non ce la fa è bocciato.
L'ATTACCO DI CALDEROLI - La precisazione è arrivata dopo che in mattinata a Palazzo Madama, durante la discussione sul dl sulla scuola, è passato un ordine del giorno, presentato dal leghista Roberto Calderoli, che «bocciava» il ministro Fioroni sugli esami di riparazione. «Il ministro Fioroni - ha spiegato Calderoli - aveva surrettiziamente reintrodotto, chiamandoli in forma diversa, attraverso un semplice atto amministrativo come un decreto ministeriale, gli esami di riparazione, i famosi esami di settembre. Ma gli esami di riparazione sono stati aboliti per legge e quindi chiunque voglia reintrodurli deve far approvare una legge in tal senso da parte del Parlamento, che non può essere espropriato di questo potere decisionale».
LA DIFESA DI FIORONI - La replica del ministro non si è fatta attendere. «Gli esami di riparazione sono stati abrogati dalla legge n.352/1995 ed è grave che in questa Camera o nel Senato si possa ignorare che il ripristino di quell'esame di riparazione, che prevede direttamente la commissione giudicatrice delle prove prescritte e carica alle famiglie le spese delle ripetizioni, potesse essere reintrodotto se non per legge» ha risposto Fioroni cogliendo l'occasione per «fare chiarezza sull'informazione distorta e su affermazioni e strumentalizzazioni prive di ogni fondamento che dipingono il decreto per il recupero dei debiti come la reintroduzione degli esami di riparazione». E ha poi spiegato: «Noi abbiamo per decreto, muniti dei diritti di legittimità previsti dalla Corte dei conti, il 10 ottobre 2007, dato luogo alla rimodulazione dei tempi per il recupero dei debiti formativi, come previsto dalla legge approvata dal Parlamento n.1 dell' 11 gennaio 2007 e nella legge dell'esame che ha rinnovato la maturità, che prevede la certificazione da parte del consiglio di classe del superamento dei debiti per poter accedere all'esame di maturità». Le modalità previste per l'accertamento del debito, spiega il ministro, «sono quelle previste dalla vigente normativa sia sul piano delle verifiche, che per quanto riguarda i corsi di recupero».
ULTIMA VERIFICA A SETTEMBRE - «Le verifiche vanno effettuate nel corso dell'anno e a giugno il consiglio di classe decide se sono state superate o meno». Per i casi in bilico c'è l'opportunità, ha proseguito Fioroni, di un'ultima verifica «da affettuarsi prima dell'inizio del nuovo anno scolastico e in quella sede il consiglio di classe decide, come doveva decidere anche oggi, se il debito è stato superato e lo studente può andare avanti oppure no». Fioroni ha quindi aggiunto che il governo «ha stanziato circa 200milioni di euro per i corsi di recupero» e che verranno pagati circa 50 euro l'ora «per i corsi di recupero che le scuole devono fare dando in questo modo un incentivo ai docenti ma potendo chiamare anche soggetti esterni che possono essere nuovi laureati o insegnanti in pensione».
17 ottobre 2007
Votato quasi all'unanimità un ordine del giorno di Calderoli
"Gli esami sono stati aboliti per legge, non basta un decreto"
Esami di riparazione, stop a Fioroni.
Il Senato: "Deciderà il Parlamento".
la Repubblica del 17/10/2007
ROMA - Il Senato ha approvato quasi all'unanimità un ordine del giorno presentato dal senatore della Lega Roberto Calderoli, che impegna il governo a riferire sul decreto che reintroduce gli esami di riparazione con la possibilità "di intraprendere le eventuali necessarie iniziative".
In sostanza l'iniziativa di Calderoli porta in Parlamento la questione degli esami di riparazione, dopo le proteste dei giorni scorsi degli studenti e le polemiche sulla loro reintroduzione di fatto anche se con una semplice modifica dell'attuale regolamento sul recupero dei debiti formativi. Con il voto di oggi c'è dunque la concreta possibilità che venga chiesta una legge ad hoc per la loro reintroduzione visto che c'è solo un atto amministrativo che abroga, di fatto, una legge del 1995.
"Il ministro - spiega Calderoli - aveva surrettiziamente reintrodotto, chiamandoli in forma diversa, attraverso un semplice atto amministrativo come un decreto ministeriale, gli esami di riparazione, cosa che aveva determinato la massiccia protesta del mondo studentesco. Ma gli esami di riparazione sono stati aboliti per legge quindi chiunque voglia reintrodurli deve far approvare una legge in tal senso da parte del parlamento che non può essere espropriato di questo potere decisionale".
"Il mio ordine del giorno - sostiene Calderoli - ferma il ministro Fioroni sugli esami di riparazione e restituisce la parola al Parlamento".
(AGI) - Roma, 17 ott. - "Non c'e' alcuna reintroduzione degli esami di riparazione, questa notizia e' frutto di informazione distorta e strumentalizzazioni".
E' quanto ha dichiarato il ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni rispondendo ad una interrogazione parlamentare dell'onorevole Manuela Ghizzoni dell'Ulivo, nel corso del Question Time.
"Noi abbiamo per decreto dato luogo alla rimodulazione dei tempi per il recupero dei debiti formativi - ha detto il ministro Fioroni - che prevede la certificazione da parte del consiglio di classe del superamento dei debiti per poter accedere all'esame di maturita'".
"Le verifiche vanno effettuate nel corso dell'anno - ha continuato Fioroni - e a giugno il consiglio di classe decide se le lacune sono state superate oppure no. C'e' una possibilita' di proseguire, ove il consiglio di classe lo ritiene opportuno, con la possibilita' di fare una verifica prima dell'inizio dell'anno scolastico".
"Questa norma e' un senso di responsabilita' non solo per 8 milioni di studenti che in 10 anni non hanno mai superato il debito - ha concluso Fioroni - ma per impedire che i nostri studenti si vedano costretti a ripetere il quinto anno per non aver avuto certificato il superamento del debito del terzo o quarto anno. Abbiamo stanziato una cifra idonea, circa 500 mila euro e pagheremo 50 euro l'ora per le lezioni e i corsi di recupero che le scuole dovranno fare". (AGI) Ptr 171631 OTT 07
da Corriere.it
Il ministro DOPO L'attacco DI CALDEROLI IN SENATO
«Non tornano gli esami di riparazione»
Fioroni precisa: «Il decreto modifica solo i tempi di recupero dei debiti: a settembre le ultime verifiche»
ROMA - Fioroni «bocciato» al Senato in mattinata sugli esami di riparazione («per reintrodurli non basta un decreto» tuona Calderoli), in pomeriggio si dice frainteso e precisa alla Camera durante il question time: in vista non c'è nessuna reintroduzione degli esami di settembre («che prevedono una commissione»), ma una rimodulazione dei tempi per il recupero dei debiti formativi. In sostanza: nessun «esame» a settembre, soltanto le ultime «verifiche» per mettersi a pari prima che inizi il nuovo anno scolastico: chi recupera è promosso, chi non ce la fa è bocciato.
L'ATTACCO DI CALDEROLI - La precisazione è arrivata dopo che in mattinata a Palazzo Madama, durante la discussione sul dl sulla scuola, è passato un ordine del giorno, presentato dal leghista Roberto Calderoli, che «bocciava» il ministro Fioroni sugli esami di riparazione. «Il ministro Fioroni - ha spiegato Calderoli - aveva surrettiziamente reintrodotto, chiamandoli in forma diversa, attraverso un semplice atto amministrativo come un decreto ministeriale, gli esami di riparazione, i famosi esami di settembre. Ma gli esami di riparazione sono stati aboliti per legge e quindi chiunque voglia reintrodurli deve far approvare una legge in tal senso da parte del Parlamento, che non può essere espropriato di questo potere decisionale».
LA DIFESA DI FIORONI - La replica del ministro non si è fatta attendere. «Gli esami di riparazione sono stati abrogati dalla legge n.352/1995 ed è grave che in questa Camera o nel Senato si possa ignorare che il ripristino di quell'esame di riparazione, che prevede direttamente la commissione giudicatrice delle prove prescritte e carica alle famiglie le spese delle ripetizioni, potesse essere reintrodotto se non per legge» ha risposto Fioroni cogliendo l'occasione per «fare chiarezza sull'informazione distorta e su affermazioni e strumentalizzazioni prive di ogni fondamento che dipingono il decreto per il recupero dei debiti come la reintroduzione degli esami di riparazione». E ha poi spiegato: «Noi abbiamo per decreto, muniti dei diritti di legittimità previsti dalla Corte dei conti, il 10 ottobre 2007, dato luogo alla rimodulazione dei tempi per il recupero dei debiti formativi, come previsto dalla legge approvata dal Parlamento n.1 dell' 11 gennaio 2007 e nella legge dell'esame che ha rinnovato la maturità, che prevede la certificazione da parte del consiglio di classe del superamento dei debiti per poter accedere all'esame di maturità». Le modalità previste per l'accertamento del debito, spiega il ministro, «sono quelle previste dalla vigente normativa sia sul piano delle verifiche, che per quanto riguarda i corsi di recupero».
ULTIMA VERIFICA A SETTEMBRE - «Le verifiche vanno effettuate nel corso dell'anno e a giugno il consiglio di classe decide se sono state superate o meno». Per i casi in bilico c'è l'opportunità, ha proseguito Fioroni, di un'ultima verifica «da affettuarsi prima dell'inizio del nuovo anno scolastico e in quella sede il consiglio di classe decide, come doveva decidere anche oggi, se il debito è stato superato e lo studente può andare avanti oppure no». Fioroni ha quindi aggiunto che il governo «ha stanziato circa 200milioni di euro per i corsi di recupero» e che verranno pagati circa 50 euro l'ora «per i corsi di recupero che le scuole devono fare dando in questo modo un incentivo ai docenti ma potendo chiamare anche soggetti esterni che possono essere nuovi laureati o insegnanti in pensione».
17 ottobre 2007
Votato quasi all'unanimità un ordine del giorno di Calderoli
"Gli esami sono stati aboliti per legge, non basta un decreto"
Esami di riparazione, stop a Fioroni.
Il Senato: "Deciderà il Parlamento".
la Repubblica del 17/10/2007
ROMA - Il Senato ha approvato quasi all'unanimità un ordine del giorno presentato dal senatore della Lega Roberto Calderoli, che impegna il governo a riferire sul decreto che reintroduce gli esami di riparazione con la possibilità "di intraprendere le eventuali necessarie iniziative".
In sostanza l'iniziativa di Calderoli porta in Parlamento la questione degli esami di riparazione, dopo le proteste dei giorni scorsi degli studenti e le polemiche sulla loro reintroduzione di fatto anche se con una semplice modifica dell'attuale regolamento sul recupero dei debiti formativi. Con il voto di oggi c'è dunque la concreta possibilità che venga chiesta una legge ad hoc per la loro reintroduzione visto che c'è solo un atto amministrativo che abroga, di fatto, una legge del 1995.
"Il ministro - spiega Calderoli - aveva surrettiziamente reintrodotto, chiamandoli in forma diversa, attraverso un semplice atto amministrativo come un decreto ministeriale, gli esami di riparazione, cosa che aveva determinato la massiccia protesta del mondo studentesco. Ma gli esami di riparazione sono stati aboliti per legge quindi chiunque voglia reintrodurli deve far approvare una legge in tal senso da parte del parlamento che non può essere espropriato di questo potere decisionale".
"Il mio ordine del giorno - sostiene Calderoli - ferma il ministro Fioroni sugli esami di riparazione e restituisce la parola al Parlamento".