SALITA SENZA FUTURO: Un cavo lungo 36mila chilometri, teso tra il suolo e un satellite in orbita in grado di tenerlo sempre verticale, lungo il quale far salire a velocità di migliaia di chilometri l'ora un ascensore capace di trasportare passeggeri e carichi per satelliti. E' l'idea alla base dell'ascensore spaziale, un progetto messo ora in discussione da nuovi e più accurati calcoli secondo i quali un’ascesa troppo rapida porterebbe a pericolose oscillazioni del cavo, con il rischio di una sua rottura o della perdita del carico. D'altra parte far salire il carico lentamente per non
agitare troppo il cavo, allungherebbe a dismisura i tempi di salita, portandoli da poche ore a quasi un mese. Se non si trova presto una via, quantomeno teorica, per ridare abilità alla struttura, il progetto rischia di essere definitivamente accantonato.

COSA C'ERA PRIMA?: Una nuova simulazione al computer prevede che prima del Big Bang ci fosse un universo collassato su sé stesso. La teoria dell’universo che si ricicla non è nuova, ma questa simulazione, se i presupposti da cui parte sono corretti, permetterà di testare le ipotesi su
cui si fonda direttamente con delle osservazioni. Potremo allora capire se è davvero questa la storia del nostro universo.

IL BUCO C'E': Gli astronomi hanno messo insieme i dati raccolti in ben 16 anni di osservazioni per cercare di saperne di più sul grande buco nero che si anniderebbe nel centro della nostra Galassia. I buchi neri non sono
osservabili direttamente, ma è possibile accorgersi della loro presenza perché condizionano fortemente il comportamento di ciò che si trova nelle loro vicinanze. Per questo l’attenzione è stata puntata sui movimenti di 28
stelle che si trovano nei pressi del centro della Via Lattea, risentendo dell’influenza del buco nero supermassivo. Questi risultati sono fondamentali: un contributo notevole per trasformare in certezza quella che era una solida ipotesi.


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