Presidi siciliani, la soluzione
è la proroga delle funzioni e delle sedi
Sembra che i dirigenti (o ex dirigenti) scolastici siciliani al centro di una vicenda di decisioni politiche e amministrative di immissioni in ruolo e di decadimento dal ruolo stiano incassando quelle soluzioni e quei sostegni che chiedevano.
La soluzione è stata indicata dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, che ieri ha spiegato: "Abbiamo due doveri: tener conto di un pronunciamento del Consiglio di Stato che è chiaro e, allo stesso tempo, accogliere la richiesta del Quirinale che ha premuto perché si predisponesse un decreto autonomo. Non possiamo dunque che applicare le leggi. Capisco il disappunto di coloro che si trovano a vivere una situazione di difficoltà, ma con i sindacati stiamo approntando una norma transitoria che (credo sarà inserita oggi - ieri, NdR - in commissione all'interno del provvedimento già varato) dovrebbe accompagnare queste persone".
La norma transitoria in effetti è stata discussa ieri alla Camera, ed è costituita da un emendamento che proroga, fino a nuove prove, i presidi nelle loro funzioni e nelle loro sedi.
Il provvedimento è stato salutato con favore oggi da Alessandro Pagano, componente del Pdl in commissione Finanze della Camera dei deputati, che, dopo avere ottenuto questo primo risultato, ha promesso che ora si lavorerà "perché i diritti acquisiti dai dirigenti vengano salvaguardati".
Il parlamentare del centro-destra ha anche spiegato che che "pochi si sono resi conto dell'assurda sentenza del Consiglio giustizia amministrativa (Cga) che, contraddicendo quanto aveva espresso il Tar Sicilia sull' annullamento del concorso dei dirigenti scolastici, ha prodotto e produrrà effetti devastanti". In particolare, in Sicilia "ci sono 427 scuole nel caos costi esorbitanti per sostituire i presidi, cattedre che non esistono più che dovranno essere recuperate per i dirigenti scolastici oggetto del ricorso, risarcimenti miliardari per tutti i danni emergenti quali aspettative di vita, rinunce ad altri concorsi".
Sul fronte dei consensi, dopo quelli dell'Anp e della Uil Scuola, è necessario registrare quello dello Snals-Confsal, il cui segretario generale, Marco Paolo Nigi, ha illustrato le richieste del proprio sindacato: "la conferma nel ruolo dirigenziale di tutti i vincitori legittimamente nominati; la rinnovazione della procedura concorsuale, come sentenziato dal CGA della Sicilia, per tutti i candidati che non hanno superato le prove".