Il forte declino del sistema scolastico nazionale e il cambiamento del ruolo dello Stato nei confronti del sistema d’istruzione superiore, e la parallela crescente autonomia delle singole istituzioni scolastiche, sono segnali preoccupanti per chi, come me, esige per la nostra ITALIA una scuola fortemente pubblica, laica, democratica e libera. Ad un minore controllo, da parte dell'istituzione centrale, delle linee programmatiche di una scuola autonoma, dovrebbe emergere un maggior potere democratico di azione del corpo docente.Sopratutto se il declino dell'istituzione è causato da una classe Dirigente non capace di attuare correttamente i buoni propositi della legge 59/97.
Non è concepibile in regime di autonomia scolastica, dovere attribuire ad una scuola un Dirigente Scolastico, individuato per pubblico concorso, che magari non sia in sintonia con il corpo docenti della scuola, con gli studenti e le loro famiglie, e non abbia chiara coscienza della legge 59/97 sulle autonomie delle pubbliche amministrazioni.L'idea di una scuola realmente autonoma, che vuole promuovere la propria offerta didattica, di una scuola veramente democratica, in cui la collegialità e la interdisciplinarità abbiano reale cittadinanza, di una scuola dove il collegio possa decidere sui processi decisionali, programmatici e di governance politica, è quella scuola , che la maggioranza dei docenti italiani, vorrebbe avere.Anche nelle scuole dovremmo raggiungere un'autonomia pienamente compiuta, come già avviene nelle Università pubbliche.Nello stesso modo in cui i dipartimenti universitari eleggono a tempo determianto i propri Presidi di Facoltà, o tutto il corpo docente elegge il Rettore dell'Università, anch'esso a tempo determinato, pure noi docenti di scuola potremmo eleggere su base programmatica il nostro “PRESIDE”.Sarebbe persino più salutare per l'istituzione scolastica e per l'autonomia di una scuola eleggere il proprio Preside, piuttosto che subirlo per vincita di un “discusso” concorso.Il Preside eletto con democratica votazione, se non rispetta il programma per cui è stato eletto, potrà , sempre democraticamente, non essere rieletto. Il sistema di elezione del Preside inoltre è anche vantaggioso economicamente, perchè abolirebbe i costosissimi concorsi.Poi sulla serietà di certi concorsi per Dirigenti Scolastici, non voglio esprimermi, per non sollevare inutili polemiche, ma con certezza posso affermare, per esperienza vissuta sul campo, che il superare un concorso ordinario per Dirigente Scolastico, non è conseguente garanzia di competenza e di capacità gestionale di una scuola.Quali sono le qualità imprescindibili per un Dirigente Scolastico?Un Dirigente deve avere grandi capacità relazionali e deve garantire con doverosa responsabilità la gestione amministrativa e finanziaria di una scuola. Deve garantire responsabilmente un equilibrato rapporto con le parti sindacali e conoscere l'aspetto normativo e contrattuale.La mia idea è quella di creare un albo provinciale dei Dirigenti Scolastici , in cui possono essere registrati docenti con esperienza di insegnamento a tempo indeterminato di almeno10 anni con una continuità di servizio giuridica nella scuola di titolarità di almeno 5 anni, con attestato di superamento di una prova psico-attitudinale con validità triennale e rinnovabile dopo la scadenza, che abbiano superato un Master di II livello per Dirigenti Scolastici. Il collegio dei docenti allargato alle componenti esterne del Consiglio d'Istituto (per dare rappresentatività a tutte le componenti di una scuola) potrà individuare il Preside da eleggere con elezioni gestite dalla commissione elettorale della scuola, scegliendo tra i candidati docenti della scuola e registrati all'albo provinciale dei Dirigenti Scolastici.Sono convinto che un modello di reclutamento dei Dirigenti Scolastici, a tempo determinato, di questo tipo, favorirà l'attuazione completa e autentica dell'autonomia, e sarà anche in grado di generare una classe Dirigente capace e responsabile anche solo a tempo determinato.
Lucio Ficara
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