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nell'ultima edizione di Ballarò era presente il ministro Gelmini che difendeva ad oltranza le sue "riforme". Le si opponeva ottimamente la senatrice Finocchiaro. Mancava invece la voce dei docenti: quelli veri che combattono quotidianamente la loro battaglia per difendere la scuola e il concetto stesso di educazione e istruzione. Se qualcuno di noi fosse stato presente, avrebbe spiegato al ministro e agli ascoltatori che non è riducendo drasticamente le ore di scuola che si riforma alcunché; che non si possono eliminare materie come la Geografia o il Latino in scuole di indirizzo turistico o linguistico - letterario (e sono solo due dei possibili esempi) senza provocare seri danni ai giovani; che talvolta quantità fa rima con qualità; che la signora in questione dovrebbe entrare in una scuola italiana, magari del sud, per conoscere le condizioni reali del lavoro docente; che non è stando seduta nei banchi del potere a pontificare che si governa.
Insomma, alla sua trasmissione mancava l'afflato delle cose vissute; che sono molto peggiori di quelle raccontate.
Cordialmente.
L'associazione Professione Insegnante
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