Quando le Istituzioni scolastiche falliscono!!!
Diffida e Decreti ingiuntivi a
raffica alle Istituzioni scolastiche
Certamente non ci riferiamo al fallimento così come disciplinato dalla legge fallimentare (R.D. 16 marzo 1942, n. 267) nel testo coordinato con il D. lgs. 9 gennaio 2006, n. 5.
Quando si tratta di Istituzioni scolastiche pensiamo
ad altri fallimenti: quelli relativi al successo formativo e al conseguimento
degli obiettivi di istruzione attraverso la realizzazione degli interventi di educazione, formazione e
istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi
contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei
soggetti coinvolti, per garantire loro
il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali
del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del
processo di insegnamento e di apprendimento.( Dpr n.275 dell' 8 marzo 1999)
Uno sguardo dal ponte però ci fa guardare,
con estrema preoccupazione, al malessere che serpeggia fra gli operatori, siano
essi Dirigenti scolastici, o Direttori dei servizi generali ed amministrativi, o
docenti ed esperti, e non certamente ultimi,
al disagio delle ditte fornitrici (queste sì soggette a fallimento per
insolvenza).
Non andremo a riprendere la vexata questio del pagamento delle visite fiscali per le
quali arrivano diffide da parte delle varie ASL per importi rilevanti, vista l’obbligatorietà
da parte dei DS di disporre la visita fiscale anche per assenze di un giorno.
I Poveri Dirigenti non sanno oramai con quali fondi pagare; intanto alle diffide
seguono i primi decreti ingiuntivi; nel
frattempo, in riferimento alle attività relative ai PON e… arrivano le diffide anche dai fornitori delle attrezzature acquistate con i progetti
PON /Fers e …
“in nome
e per conto e nell’interesse della ditta… S.r.l , in persona del suo
amministratore e legale rappresentante pro tempore… la ditta ha emesso fatture
nº .. nº.. per l’importo complessivo di
euro …
Con la presente si diffida … decorso
infruttuosamente il termine di gg …, si chiedono le somme, si chiedono gli
interessi.
Si minaccia il decreto ingiuntivo …
Un Dirigente si sfogava “dovevo fare il DS
per dover essere rincorso dagli UU.GG.”
A questo punto la domanda sorge spontanea:
come mai ancora devono essere rimessi
alle scuole i saldi dei PON del 2008, del 2009, e come se non bastasse, come
mai per il 2010 non è stato inviato neanche il solito acconto? – sarebbe stato
almeno un po’ di ossigeno nelle asfittiche casse della scuola!
Abbiamo sentito il responsabile del Ministero
che candidamente ha dichiarato: mentre
per quanto riguarda gli anni precedenti la procedura consentiva all’autorità di
gestione di effettuare degli anticipi al ricevimento dei fondi dalla comunità
europea, da quest’anno è necessario che le Scuole prima rendicontino fino alla certificazione, che a sua volta l’autorità
di gestione rendiconti alla comunità europea e solo successivamente la comunità
europea invierà i finanziamenti che l’autorità
di gestione poi invierà alle scuole.
Come dire: prima facciamo fare i decreti
ingiuntivi, poi facciamo pignorare le cose, poi, nel frattempo costringiamo le
ditte fornitrici, in sofferenza, al fallimento e poi, si vedrà.
Risultato.
Per i prossimi progetti mancheranno le ditte fornitrici. Già
il malumore serpeggiava per i ritardi, ora c’è il loro rifiuto a fare forniture
ad un’amministrazione insolvente ( o
comunque i prezzi dei beni lieviteranno in funzione dei tempi di pagamento).
Esperti e docenti? Attendere, prego.
Come si può pretendere di poter fare
interventi formativi seri, quando da un lato i ritardi nell’invio dei fondi fa
scappare i fornitori e dall’altro si rinvia alle kalende greche il pagamento del
lavoro prestato dai docenti, dagli esperti e dal personale impegnato nei corsi?
L’ignorante afferma, l’erudito dubita, il
saggio riflette.