Il 28 luglio 2011
il T.A.R. Lazio (Sezione Terza Bis) ha reputato fondate le doglianze di
dieci docenti di ruolo nella classe di concorso A052 ed ha pronunciato
contro il M.I.U.R. un’ordinanza con cui sospende il provvedimento prot.
n. 272/11 avente ad oggetto “attuali classi di concorso su cui
confluiscono le discipline relative al primo e secondo anno di corso
degli istituti di II grado interessati al riordino”.
Di fatto, l'ordinanza TAR ha creato una sub classe di concorso
all'interno della A052: quella a cui appartengono le dieci
professoresse ricorrenti alle quali non è in alcun modo applicabile in
danno la circolare 272 del 14.3.2011 (oltre che quella gemella del
31.5.2011).
Quella delle dieci docenti della classe di concorso A052 e degli
avvocati Paolo Agostino Demuro di Lanusei (Nu) e Gian Michele Gentile
di Roma, che hanno valentemente patrocinato una causa assai complessa,
è una vittoria contro l’insensatezza e l’illegittimità della riforma
Gelmini. Una riforma che, solo per ottemperare ai numerosi tagli della
scuola secondaria superiore, penalizza gravemente i docenti di ruolo
della A052 (i soli in possesso di competenze certificate per
l’insegnamento al liceo classico e che hanno maggiori titoli per
insegnare le materie letterarie anche negli altri istituti superiori) e
estromette del tutto dall’insegnamento gli insegnanti precari abilitati
nella medesima classe di concorso che da anni lavorano con contratti a
tempo determinato e che, all’interno delle graduatorie permanenti, non
hanno la possibilità di far valere il loro punteggio sulle classi di
concorso A051 e A050, per le quali posseggono l’abilitazione ma non il
riconoscimento del pieno punteggio.
Le docenti ricorrenti sono fiere della prima vittoria ottenuta e
attendono fiduciose l’udienza di merito fissata per il 26 gennaio 2012.
Si augurano che la probabile vittoria nel merito non serva soltanto a
tutelare il loro posto lavoro e i loro titoli ma a difendere i diritti
di tutti i docenti abilitati nella classe di concorso A052 e, come
conseguenza, a difendere il caro e prezioso liceo classico e la qualità
della didattica delle lingue classiche che, proprio per l’elevatissimo
grado d’interdisciplinarità che le caratterizza devono essere insegnate
da un docente esperto di entrambe le discipline.
Maria Lucia
Giangrande
cleone@libero.it