Meno carta, più
internet. Il ministro Profumo vuole cambiare il sistema scolastico: si
parte dalle iscrizioni. Fra pochi giorni, per la prima volta si potrà
usare internet al posto dei moduli e delle file in segreteria. Ci sarà
tempo fino al 20 febbraio per scegliere la scuola. L’anno scorso il
termine era il 12 febbraio, ci saranno quindi più giorni a disposizione
per i genitori.
Oggi i dirigenti scolastici riceveranno la circolare con tutte le
informazioni da consegnare alle famiglie.Il sito del ministero
Dal 12 gennaio, sul sito internet del ministero, ci sarà una apposita
sezione per le iscrizioni degli studenti che iniziano la scuola
primaria, la secondaria di primo grado o la secondaria di secondo grado
(le vecchie elementari, medie e superiori).
Con pochi passaggi, senza bisogno di scaricare e stampare documenti, e
senza bisogno di posta certificata, gli studenti potranno registrare la
loro iscrizione.
Tutto sulle scuole
Un’altra novità che vuole lanciare il ministero è il progetto «Scuola
in chiaro»: su internet saranno disponibili, da gennaio, le carte di
identità delle scuole, con le informazione sul numero di docenti,
(anche sulla percentuale di insegnanti precari), sui corsi, sulle
materie di studio, per aiutare le famiglie nella scelta dell’istituto.
Istituti tecnici e professionali
Ci sarà da aspettare, invece, per avere più informazioni in vista delle
iscrizioni alle classi terze degli studenti degli istituti tecnici e
professionali. Il Miur, per ora, ha diramato solo una bozza dei nuovi
corsi. La riforma Gelmini ha infatti cambiato i primi due anni delle
superiori, ma ora sono attesi i cambiamenti anche nei successivi tre
anni.
Asili ed elementari
Si possono iscrivere alla scuola dell’infanzia i bambini che hanno
compiuto i 3 anni entro il 31 dicembre 2012. Mentre alle scuole
elementari si potranno iscrivere i bambini che, alla stessa data, hanno
compiuto i sei anni.
Le opzioni per il tempo scuola sono 24, 27, 30 e 40 ore. Una volta
scelto, saranno però le scuole, in base alle risorse che riceveranno
dal ministero in termini di personale, a comunicare alle famiglie se
potranno garantire la scelta del tempo pieno oppure no. E. G.
(da http://www.gazzettadiparma.it)
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