Concorrono per 2386
posti i 9113 idonei che hanno superato la preselezione
I risultati
l risultati definitivi della preselezione al concorso a dirigenti
scolastici resi noti dal Formez danno 9113 idonei su 33.531
partecipanti, con una percentuale complessiva di idonei del 27,17%.
Ai primi quattro posti si collocano Liguria, Abruzzo, Lombardia, Friuli
Venezia Giulia. Agli ultimi quattro Sicilia, Lazio, Calabria e Molise.
L'ADi ha fatto un interessante accorpamento dei risultati sulla base
delle macroaree (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud, Sud-Isole)
utilizzate in PISA e nelle prove INVALSI. Si piazza al primo posto in
classifica il Nord-Ovest e all'ultimo il Sud-Isole (una curiosità: per
strana coincidenza, la classifica è la stessa che si registra per gli
studenti nell'indagine PISA). Il rapporto si inverte quando si osserva
il numero di partecipanti alla preselezione rispetto ai posti regionali
messi a concorso: il numero più alto di aspiranti si registra al Sud.
Questo significa, ancora una volta, che la forza lavoro intellettuale
in quelle aree del Paese, in mancanza di valorizzazione e collocazione
in altri settori, cerca sbocco nella Pubblica Amministrazione e
in particolare nella scuola. Un dato: dopo la preselezione, la media
nazionale dei concorrenti per ciascun posto è di 3,8 ma con punte del
6,7 in Campania rispetto ai 2,7 della Lombardia e del Friuli Venezia
Giulia.
Le date delle 2 prove scritte
Il MIUR ha, in varie occasioni, ma non ancora ufficialmente,
preannunciato che le 2 prove scritte si svolgeranno il 14 e 15
dicembre, negli stessi giorni su tutto il territorio nazionale, per un
accordo che sarebbe intervenuto al MIUR fra tutti i Direttori degli
Uffici Scolastici Regionali
Pioggia di ricorsi e controricorsi
Su tutto incombono i ricorsi. Ormai non ci sono concorsi o graduatorie
nella scuola che non siano soggetti a ricorsi, diventati l'altra faccia
del MIUR.
Per la prima volta, però, si è registrata una sollevazione massiccia
degli idonei contro i ricorrenti. Chi ha superato la prova non ci sta a
buttar all'aria mesi, anni di studio, di impegno, di formazione.
Dichiarano l'assoluta fattibilità delle prove, le pari condizioni di
partenza, ma soprattutto gridano forte il fatto che per la prima volta
non sono valse le italiche raccomandazioni, le clientele e i
favoritismi. E vogliono che il Tar ne tenga conto. Un'altra nota
caratteristica. Per la prima volta il numero degli idonei giovani è
molto più alto di quello degli anziani, ed esprimono una maggiore
combattività. Gli idonei confidano, e l'ADi con loro, che il TAR
verifichi l'inconsistenza delle ragioni addotte dai ricorrenti,
considerato anche l'esito di precedenti sentenze al riguardo.
(da Adi)
redazione@aetnanet.org