E’ uscito nei
giorni scorsi un bando che trova il pieno disappunto degli insegnanti
di sostegno specializzati
L’ANSAS ha pubblicato sul sito dell’Indire un bando di selezione per
tutor destinati a formare il personale docente in esubero, da
ricollocare su posto di sostegno. La selezione è aperta anche agli
insegnanti di sostegno a tempo determinato e ciò crea un amaro
paradosso, poiché essi potrebbero diventare tutor dei colleghi che in
futuro occuperanno quel posto annuale da loro ricoperto per anni. Al
momento sembra che la partecipazione al corso sarà volontaria ma non è
difficile prevedere che molti docenti soprannumerari saranno di fatto
costretti ad aderire per scongiurare l’inevitabile mobilità derivante
dai tagli.
I PRECEDENTI – A fine Agosto, a Torino, l’Ambito Territoriale aveva
assegnato i posti di sostegno ai docenti di ruolo in esubero ma privi
di specializzazione. Con l’intervento dei sindacati, però, e con la
forte determinazione dei docenti di sostegno precari, era stato infine
mantenuto il rispetto della normativa, che individua il possesso della
specializzazione per le attività didattiche di sostegno come
prioritario. La precedenza nell’assegnazione degli incarichi di
sostegno era stata quindi data ai docenti specializzati, anche se
precari, e non agli insegnanti assunti a tempo indeterminato e in
esubero ma non specializzati. Nei più recenti resoconti
sindacali, però, era emersa la volontà del MIUR di procedere alla
riconversione dei docenti soprannumerari in insegnanti di sostegno. Per
fare questo, tuttavia, occorreva una riqualificazione professionale, un
percorso di formazione, che il ministero ha pensato bene di affidare ai
colleghi di sostegno, anche ai precari.
QUALE FORMAZIONE? – Il bando prevede che il collega-tutor dedichi 120
ore alla didattica on-line, per guidare nella formazione all’interno di
classi virtuali e che formatori non meglio specificati, in alcuni
incontri in presenza, avviino alla conoscenza delle diverse disabilità,
degli ausili e delle tecnologie per l’integrazione. E’ appena il caso
di ricordare che gli insegnanti specializzati, invece, hanno seguito un
percorso formativo universitario, con esami di didattica speciale e per
l’integrazione, di area psicologia, psicopatologica e dello sviluppo,
nonché dell’area normativa dedicata alla disabilità, supportati da
numerosi laboratori applicativi e da un compiuto percorso di tirocinio.
Questi ultimi, se non ancora di ruolo, saranno però soppiantati dai
loro colleghi riconvertiti su posto di sostegno, perdendo così il
lavoro che avevano scelto e per il quale si erano adeguatamente formati.
UN APPELLO ALLE FAMIGLIE – I diritti delle persone disabili hanno da
sempre incontrato molti ostacoli; la loro affermazione ha comportato
costanti lotte contro la discriminazione, la scarsa considerazione e le
mentalità escludenti, che hanno in vario modo sottostimato le esigenze
e gli stessi diritti delle persone disabili. Adesso la scuola ha
pensato di riciclare i docenti curricolari ritenuti di troppo come
insegnanti di sostegno, facendo loro seguire un corso evidentemente
breve su qualche piattaforma. Ciò consentirà loro di restare nella
scuola, evitando migrazioni dolorose, di avere un titolo con cui
occuparsi, loro malgrado, dei vostri figli. Molti docenti di sostegno,
invece, che avevano scelto di fare questo mestiere, investendo in un
percorso specialistico e in tanti anni di servizio e competenze, se
precari, molto probabilmente non avranno più un lavoro. A questo si
aggiungono le evidenti discrepanze in termini di percorso formativo,
che non possono non ricadere sugli allievi disabili e sul loro processo
di integrazione.
Tutto ciò non può che destare palesi perplessità. Ancora una volta,
perciò, siamo chiamati a difendere i diritti delle persone più fragili.
http://www.disabili.com/scuola-a-istruzione/24788-scuola-disabili-un-corso-on-line-trasformera-i-docenti-in-esubero-in-insegnanti-di-sostegno
redazione@aetnanet.org