Guardiamoci
attorno (quanti adolescenti allo sballo che si
prostituiscono per gioco o per imitazione, quanto sesso e droga da
certa cinematografia, quanta mercificazione del bel corpo, quanta
pornografia subliminale da certa pubblicità televisiva e non, quanti,
cattivi maestri di amori e divorzi da copertina, amori ingannevoli,
capricci dei sensi che finiscono spesso nel sangue, in atti di violenza
inconsulta ecc,). Guardiamoci attorno.
E' anacronistico atteggiamento padreternale dire che oggi a molti
giovani mancano dei modelli positivi di riferimento? Non credo!
Sentite cosa scriveva P. P. Pasolini nel suo incompiuto romanzo
Petrolio, datato 1975:
"I giovani, soffrono atrocemente
l'assenza di un Modello: essi non sanno a chi assomigliare, cioè,
appunto, che Modello realizzare [...] un Modello che dia certezza nei
valori eterni dell'esistenza [...]non c'è. I loro occhi sono senza
luce,
o pieni di una luce esaltata, oppure ancora di una luce puramente
fisica, dissennata, come quella di certi animali che girano e rigirano
come impazziti perché conservano ancora l'avidità pur avendone perse le
ragioni. Questo pallore della pelle e questa disperazione o apatia sono
chiari sintomi di una malattia che ha il generico nome di Nevrosi."
Così Pasolini. (Petrolio, Appunto 71g, pag.362. Ed. Oscar).
Per non parlare della sua condanna della televisione ritenuta cattiva
maestra! rappresentante di modelli ed esempi negativi, eticamente
devastanti per la gioventù. Non trovate che ci sia, mutatis mutandis,
tanto di dantesco profetismo messianico in queste sferzanti parole
pasoliniane; di questo scrittore del Novecento che è stato testimone
tragico del suo tempo, assetato di assoluto?
Nuccio Palumbo