Che uomo è uno che va a sparare contro persone inermi che pregano pacificamente il loro dio, con la sola motivazione che l'assassino ne prega un altro (49 morti) ? Eppure è un cristiano, come era cristiano Breivik, il norvegese che uccise 77 giovani in odio ai musulmani che minacciavano di alterare la purezza razziale e religiosa della Norvegia. Come lo è quel Traini di Macerata che si mise a sparare contro chiunque avesse la pelle scura, per simili ragioni. Come lo era quel Graziani che sterminò migliaia di etiopi con i gas, facendo da solo più vittime innocenti di quante ne abbiano fatte i nazisti - che erano cristiani anch'essi, ovviamente - a Marzabotto, Boves, S. Anna di Stazzena e alle Fosse Ardeatine. Come lo era quel Cadorna, cattolico praticante, padre di due figlie monache, che ordinò la decimazione dei soldati che avessero dimostrato poco senso dell'onore militare (cioè, che non avevano voglia di sparare su degli esseri umani). Come lo era quel generale Cialdini che diede fuoco ai paesi di Casalduni e Pontelandolfo con tutti i loro abitanti, ma non prima che i suoi bersaglieri avessero fatto incetta di pollastri, pane, vino e capponi.
La strage nella moschea della Nuova Zelanda dovrebbe indurci a prendere coscienza che sono europei, bianchi e cristiani quelli che si sono distinti per i peggiori delitti che siano mai stati commessi da quando esiste la nostra specie. Nessuno accusi i musulmani per i delitti compiuti da alcuni di essi, perché se dovesse valere il criterio di imputare a una comunità i delitti dei suoi membri, non ci sarebbe comunità più colpevole al mondo di quella costituita da noi europei, bianchi e cristiani e ogni leghista avrebbe ragione di addebitare a noi siciliani, calabresi e campani tutti i delitti di mafia, 'ndrangheta e camorra.
Maurizio Ternullo