Ancora una volta, non pochi ragazzi del Liceo Classico “Nicola Spedalieri” hanno deciso di cimentarsi in questa stimolante prova, incentivati dalla professoressa Vincenza Iannelli e dalla Dirigente dell’istituto, Vincenza Ciraldo.
I risultati riscontrati sono stati ottimi: un terzo posto per la sezione dedicata agli elaborati brevi, conseguito da Riccardo Vigneri (classe IVC), e due menzioni, una per la sezione dedicata alle poesie, l’altra per la sezione dedicata ai racconti, ottenute rispettivamente dalle studentesse Chiara Schembra (classe VC) e Benedetta Maria Crispi (classe IVC).
Indipendentemente dai risultati, però, ciò che ha veramente reso speciale la partecipazione a questo premio, è stato il tema proposto, estremamente attuale e calzante: “Amare, voler bene, vuol dire avere cura”.
Le parole dei vincitori
“Dopo anni trascorsi lontano dai nostri amici e dai nostri cari a causa della pandemia, dopo aver visto le tragiche vicende che si susseguono in Russia e Ucraina, leggere parole come ‘amare’, ‘voler bene’ e ‘prendersi cura’ nella traccia proposta, è stata un’emozione fortissima. Ci siamo sentiti toccati quanto mai nel profondo, risvegliati in una parte della nostra emotività che forse noi giovani siamo soliti nascondere. In un periodo così difficile, fin troppe volte abbiamo manifestato la nostra rabbia e la nostra frustrazione, dimenticando che altrettanto, se non più importanti, sono invece le manifestazioni di affetto. Uno sguardo, un abbraccio, una carezza; anche il più piccolo dei gesti può fare la differenza. Sulla scia di questa ispirazione abbiamo deciso di realizzare i nostri elaborati”.
A rendere speciale il premio, oltre alla validità della traccia, si è aggiunta anche la motivazione per cui ogni singolo studente è stato chiamato a scrivere: “Partecipare ad un concorso è sempre un’esperienza emozionante, dalla quale sei sicuro di portare a casa qualcosa. Ciò che da anni, però, rende unico il premio ‘Ilaria e Lucia’, è la motivazione per la quale è nato: onorare la memoria di Ilaria Favara e Lucia Messina, due studentesse universitarie, scomparse venti anni fa tragicamente e precocemente. La possibilità di onorare la loro memoria e diffondere i valori e i principi da loro perpetrati in vita è ciò che ha reso veramente unica nel suo genere questa esperienza, formativa non soltanto dal punto di vista scolastico e culturale, ma prima di tutto da quello umano”.