Raggiunta l'intesa tra Governo e sindacati
Accordo sul contratto per gli statali
Fissata nel termine di 55 giorni l'entrata in vigore dal momento della firma. Sciopero revocato solo dopo l'ok del parlamento
ROMA - C''è l'accordo tra Governo e sindacati per il rinnovo del contratto nel pubblico impiego. Secondo quanto si apprende, l'intesa fissa nel termine di 55 giorni l'entrata in vigore del contratto dalla firma dell'accordo, disposizione che vale per tutti i comparti.
SCIOPERO - Lo sciopero dei dipendenti pubblici non verrà revocatofinchè l'emendamento alla finanziaria concordato con il governo non sarà approvato dal Parlamento. Lo ha riferito il segretario generale della Fp Cgil, Carlo Podda. In precedenza il segretario generale della Uil Pa, Salvatore Bosco, aveva espresso l'opinione che lo sciopero sarebbe stato sospeso. Le procedure per la proclamazione - ha però sottolineato Podda al termine dell'incontro con il governo a palazzo Chigi - vanno avanti finchè non vi sarà certezza sulle decisioni dell'Aula.
PADOA-SCHIOPPA: «MOMENTO DI CRESCITA» - L'accordo raggiunto con l'introduzione di un termine perentorio per l'entrata in vigore del contratto «fa sperare che il rinnovo sia un momento di crescita per l'economia». Così il ministro Tommaso Padoa-Schioppa ha commentato l'intesa tra governo e sindacati.
BONANNI: «ACCORDO IMPORTANTE» - «È un accordo importante perché sgombra il campo da tanti equivoci: siamo soddisfatti». Così il segretario confederale della Cisl, Raffaele Bonanni, commenta l'accordo con il Governo sul pubblico impiego. «Ci sono state speculazioni forti» sul pubblico impiego, ha aggiunto Bonanni, mettendo in evidenza che «vogliamo portare avanti una riforma profonda. Le vere riforme si fanno attraverso il clima di fiducia: sono d'accordo con Padoa-Schioppa, l'accordo dà idea su quello che vogliamo fare dopo. Ridurre i passaggi è importante, ci allinea al privato».
05 novembre 2006
Accordo sul contratto per gli statali
Fissata nel termine di 55 giorni l'entrata in vigore dal momento della firma. Sciopero revocato solo dopo l'ok del parlamento
ROMA - C''è l'accordo tra Governo e sindacati per il rinnovo del contratto nel pubblico impiego. Secondo quanto si apprende, l'intesa fissa nel termine di 55 giorni l'entrata in vigore del contratto dalla firma dell'accordo, disposizione che vale per tutti i comparti.
SCIOPERO - Lo sciopero dei dipendenti pubblici non verrà revocatofinchè l'emendamento alla finanziaria concordato con il governo non sarà approvato dal Parlamento. Lo ha riferito il segretario generale della Fp Cgil, Carlo Podda. In precedenza il segretario generale della Uil Pa, Salvatore Bosco, aveva espresso l'opinione che lo sciopero sarebbe stato sospeso. Le procedure per la proclamazione - ha però sottolineato Podda al termine dell'incontro con il governo a palazzo Chigi - vanno avanti finchè non vi sarà certezza sulle decisioni dell'Aula.
PADOA-SCHIOPPA: «MOMENTO DI CRESCITA» - L'accordo raggiunto con l'introduzione di un termine perentorio per l'entrata in vigore del contratto «fa sperare che il rinnovo sia un momento di crescita per l'economia». Così il ministro Tommaso Padoa-Schioppa ha commentato l'intesa tra governo e sindacati.
BONANNI: «ACCORDO IMPORTANTE» - «È un accordo importante perché sgombra il campo da tanti equivoci: siamo soddisfatti». Così il segretario confederale della Cisl, Raffaele Bonanni, commenta l'accordo con il Governo sul pubblico impiego. «Ci sono state speculazioni forti» sul pubblico impiego, ha aggiunto Bonanni, mettendo in evidenza che «vogliamo portare avanti una riforma profonda. Le vere riforme si fanno attraverso il clima di fiducia: sono d'accordo con Padoa-Schioppa, l'accordo dà idea su quello che vogliamo fare dopo. Ridurre i passaggi è importante, ci allinea al privato».
05 novembre 2006