La scuola, Macherione di Giarre, con la responsabilità che ogni agenzia educativa deve assumersi, non rinuncia a considerare la scuola “ambiente per vivere e per crescere” e laboratorio di umanità e di legalità.
Nell’ambito del progetto “Pari Opportunità”, avviato ormai da diversi anni, dal Dirigente scolastico prof. Carmelo Torrisi, magnificamente coaudiuvato dagli insegnanti Maria Rizzo, Antonino Faraci, Patrizia Bellia, Rosario Maugeri, Luigi Buda, Marisa Vasta e Angela Scarcella si è realizzata la giornata della legalità e delle pari opportunità.
Ospiti d’onore e testimoni eccezionali delle regole del vivere civile, sono state due donne di grande spessore umano, Catena Fiorello e Giovanna, ex detenuta ed ex tossicodipendente.
L’incontro tutto centrato sui si e i no che cambiano la vita, ha destato tanto interesse e curiosità fra gli insegnanti, gli studenti e le loro famiglie. Tutti hanno concorso con la loro presenza, con i loro interventi, con la loro solidarietà a promuovere la scuola e la famiglia verso la qualità della vita. Il dibattito, tutto centrato sul chiarimento dell’attuale confusione dei ruoli educativi e sulla possibilità di promuovere la responsabilità degli educatori e dei minori ad apprendere dalla vita il meglio possibile è stato intenso, autorevole ed efficace. Le due donne hanno testimoniato con la loro esperienza, la necessità di ricomporre l’autorevolezza della famiglia e della scuola, evitando l’attuale pericolosa violenza verso le istituzioni e le figure istituzionali.
Catena Fiorello, valorizzando la testimonianza di Giovanna recuperata alla vita e alla legalità, si è posta all’attento e folto pubblico con quel suo stile relazionale spontaneo e seducente libera da pregiudizi e preconcetti. L’incontro è stato denso di vissuti forti e pregnanti. La scrittrice ha risposto ai ragazzi e gli insegnanti con la sua spontaneità e competenza di fine dicitrice, con quella gradevolezza che la caratterizza e la colloca fra le persone che sono destinate a suscitare sempre consenso.Catena esordisce dicendo che:”Siamo chiamati in ogni istante della nostra esistenza a dare una risposta a qualcosa, a qualcuno, a una idea, a noi stessi. Ma i si e i no dell’adolescenza sono quelli fondamentali, sono quelli che contribuiscono a farci scoprire le nostre radici, a forgiare il nostro carattere, a farci imboccare una strada giusta o sbagliata, a farci compiere scelte che potrebbero essere definitive, a mettere le ali alla nostra vita o a consumarla inesorabilmente.” Ha presentato e coordinato magistralmente i lavori il Dott. Leo Catalano, progettista e referente esterno della scuola. Il Sindaco della città Teresa Sodano nel congratularsi con la scuola per l’iniziativa pedagogica intrapresa e con le garbate ospiti, ha voluto evidenziare la necessità che la solidarietà e l’assistenza siano svolte da funzionari attenti e competenti.
Nel corso dei lavori è stato proiettato il filmato andato in onda su Rai Tre qualche settimana fa che evidenziava alcuni momenti della famiglia d’origine di Catena e una sua intervista. Il breve “corto” evidenziava le immagini della tanto amata cittadina di Letojanni che Catena ha denominato affettuosamente con il diminutivo di “Leto”. Il Filmato che la scrittrice ha gradito e commentato volentieri è stato per Lei una vera piacevole sorpresa.
Giovanna è stata davvero magnifica! Con il suo coraggio ha palesato tutto il suo vissuto di sofferenza e di dolore per una vita “gettata alle ortiche” e per la fatica di ogni giorno di volere essere viva ad ogni costo e di volere “esserci” in piena salute fisica e mentale e nella legalità. Dignitosa, garbata e autorevole, ha “gridato” ai ragazzi di non fidarsi mai dall’accattivante, falso paradiso che è la droga. La droga è un’illusione ha “sentenziato”!!! La giovane Giovanna alla sua prima esperienza in pubblico, pur essendo abituata in quanto ex ballerina di danza classica, ha riferito che tutt’ora soffre al solo ricordo di essere stata assente dalla vita a causa di se stessa e per avere detto si quando doveva dire no e viceversa. “Non ha senso la detenzione ha evidenziato Giovanna, se non rappresenta un momento di riflessione per recuperarsi e guardare al futuro. Difficilissimo superare le diffidenze, le difficoltà del reinserimento sociale, il marchio che ti imprime la società perbenista e l’indifferenza che, se “ti cali”, ti uccidono e comunque ti escludono da tutto per sempre. Almeno voi, cari ragazzi fate tesoro della mia esperienza!” Fate attenzione, se provate anche una sola volta, sarete persi per sempre! I ragazzi veramente incuriositi e visibilmente emozionati, hanno posto diverse domande alle illustri interlocutrici.
Gli studenti, Privitera Flavia della terza classe D, Rizza Ennio della classe I, Francesco Castello della sez. N e Garozzo Lucia della classe M, hanno richiesto di conoscere l’opinione della Fiorello circa la violenza nelle scuole e circa l’affermazione del Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni il quale auspica che bisogna “essere” e non “avere”. E difatti Catena ha ribadito la necessità di essere formati alla vita e non di possedere barche e oggetti di visibilità senza alcun contenuto interiore. Chiara Bellinghieri della terza classe L, Elia Torrisi della classe G , Flavia Maria Samperi della classe A e Paola La Spina della classe B hanno richiesto di sapere quali stati d’animo vive e/o rivive ogni qualvolta rientra nella sua terra di Sicilia. Graditissima la domanda e gradevole anche la risposta:” piacevole, piacevole gradevolezza per la mia terra, ogni ritorno in Sicilia è per me un ritorno alle mie radici, un riprendere fiato e risorse”.
La Fiorello, attentissima, ha risposto a tutte le domande poste. Alcuni studenti delle terze classi C/E/F, accompagnati dall’insegnante specializzata di sostegno, “curiosissimi”, hanno voluto sapere quali difficoltà si incontrano nel mondo dello spettacolo e nella vita pubblica. Oculatissima la risposta:”occorre sapere distinguere il vero dal falso e sapere scegliere sempre”!
L’allieva Fiannacca Laura ha parlato per Gabriele, Bonanno Angela ha parlato per Daniela, (Gabriele e Daniela sono due alunni speciali: autistici) mentre Padua Giorgia, Giaino Jessica e Damiano Fichera hanno posto loro stessi le loro domamde e si sono ritenuti soddisfatti delle risposte. A tutti Catena ha regalato l’autografo sul suo libbro “Picciridda”. Al preside ed alla sua équipe è stato tributato un grazie da parte della cittadinanza per tramite degli assessori presenti in sala Proff.ri Cardillo Francesco e Lina Lopatriello, per avere regalato a Giarre una scuola di cotanto prestigio.
Lucia Brischetto