Il prossimo marzo 2003 sarà pubblicato in Italia a cura delle Edizioni Ambiente l’ultimo rapporto del WorldWatch Institute intitolato:”State of the World 2003”. Da questa pubblicazione anticipiamo qui per voi, fedeli navigatori di AetnaNet, i risultati principali e più significativi. Questi evidenziano, ancora una volta, il fatto che la nostra vecchia Terra continua ad essere sconvolta nei suoi cicli vitali dalla frenesia di guadagno dell’uomo. Si va dall’uso massiccio dei combustibili fossili (che stravolgono sempre più il clima come, ahimè, stiamo verificando noi stessi con tumultuose alluvioni seguite da lunghi periodi di siccità), all’espansione delle miniere (che minaccia il 40% delle foreste vergini) ed alla crescita dei rifiuti tossici e pericolosi (si tratta di circa 300 milioni di tonnellate all’anno!).
Ecco in dettaglio i principali risultati che saranno pubblicati:
Biodiversità - ogni anno 15 milioni di ettari di foreste vengono spazzati via per far posto a industrie del legname e non solo. Le immagini inviate dal satellite mostrano l’entità del disastro. Un esempio per tutti: In Messico la deforestazione avanza ad una velocità doppia rispetto a quella (già catastrofica!) prevista. Altro fattore devastante è dato dagli incendi (quasi sempre dolosi!). Si calcola che ogni due anni per i suddetti motivi scompaiono definitivamente specie sia vegetali che animali che potrebbero avere dei principi attivi ancora oggi a noi sconosciuti ma che potrebbero rivelarsi vincenti un domani contro terribili malattie.
Energia - Il costo del sistema energetico basato principalmente sul petrolio diventa sempre più evidente. Aumenta sempre più l’effetto serra, i segnali del precario equilibrio climatico si aggravano anno dopo anno. Nel 2002, ovvero l’anno appena trascorso, una parte della piattaforma antartica estesa 3.250 Km2 è completamente collassata in mare. Le emissioni del famigerato gas serra continuano a crescere, proprio negli USA sono aumentate del 17% nell’ultimo decennio. Nel futuro si dovranno utilizzare sempre più fonti rinnovabili e non inquinanti.
Miniere - L’attività mineraria assorbe da sola circa il 10% dei consumi energetici globali ed è, inoltre, responsabile di circa il 50% di sostanze tossiche. Da calcoli statistici risulta che ogni giorno perdono la vita 40 minatori. Negli ultimi 30 anni la capacità estrattiva è raddoppiata. Ad esempio, nel 1999 sono stati estratti 9,6 miliardi di tonnellate di minerali, ma tale enorme quantità non tiene conto del materiale di scarto che è di gran lunga maggiore ed inquinante. Purtroppo nella maggioranza dei paesi ad alto potenziale estrattivo la legge incentiva chi scava e penalizza chi ricicla o prova a farlo!
Clima - L’inquinamento degli elementi naturali miete sempre più vittime. In Asia staziona una nube inquinante alta ben 3 Km che sta modificando in peggio il clima di tutto il continente. Causa le gravi siccità ricorrenti il terzo mondo muore letteralmente di fame, soprattutto il continente africano.