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Di scuola ormai si fa un gran parlare, a torto o a ragione, tra addetti ai lavori e non, e non voglio aggiungere niente che non sia stato già detto. Ma voglio soltanto riportare la mia esperienza di insegnante e fare qualche considerazione, così, senza alcun intento polemico, intorno all' idea che la scuola elementare funzioni meglio degli altri segmenti scolastici. Un'idea che gode, a quanto pare, di ampio consenso, ma sulla quale, personalmente, ho qualche dubbio.
Dunque, quest'anno mi è stata affidata una prima classe di scuola media e, forte di quella che ormai era diventata anche per me una mezza convizione, mi sono detta: troverò degli studenti modello, penderanno dalle mie labbra, conoscono già le regole dello stare insieme, e potrò impostare adeguatamente il lavoro didattico.
Ebbene, entrata in classe, ho avuto l'impressione di trovarmi in una giungla: chi parlava ad alta voce, chi rideva, chi, noncurante affatto della mia presenza, si alzava dal posto senza chiedere permesso... Insomma, mi sono trovata di fronte a ragazzi poco scolarizzati, per non dire del tutto. Per non parlare poi della preparazione lacunosa rilevata dalle prove d'ingresso, delle carenze di abilità di base: alunni che stentano nella lettura e nella scrittura, non distinguono tra anni prima e dopo Cristo, sconoscono i punti cardinali... e non aggiungo altro.
Certo, non posso dire che tutti i ragazzi si trovano in queste condizioni; alcuni, per fortuna, fanno eccezione. Ma non posso neanche dire che quelli scolarizzati e preparati rappresentano la stragrande maggioranza, come credevo e come ritengo debbano rappresentare, se è vero che la scuola primaria è una scuola di qualità.
Allora mi chiedo: siamo proprio sicuri che la scuola elementare, considerata il fiore all'occhiello della scuola italiana, annoverata addirittura tra le migliori d' Europa, non sia stata anch'essa travolta dall'onda di scadimento generale che sta interessando tutto il nostro sistema scolastico?
Sarò grata a chi, con sincerità ed onestà intellettuale, riuscirà a darmi una risposta!
Salvina Torrisi
Dunque, quest'anno mi è stata affidata una prima classe di scuola media e, forte di quella che ormai era diventata anche per me una mezza convizione, mi sono detta: troverò degli studenti modello, penderanno dalle mie labbra, conoscono già le regole dello stare insieme, e potrò impostare adeguatamente il lavoro didattico.
Ebbene, entrata in classe, ho avuto l'impressione di trovarmi in una giungla: chi parlava ad alta voce, chi rideva, chi, noncurante affatto della mia presenza, si alzava dal posto senza chiedere permesso... Insomma, mi sono trovata di fronte a ragazzi poco scolarizzati, per non dire del tutto. Per non parlare poi della preparazione lacunosa rilevata dalle prove d'ingresso, delle carenze di abilità di base: alunni che stentano nella lettura e nella scrittura, non distinguono tra anni prima e dopo Cristo, sconoscono i punti cardinali... e non aggiungo altro.
Certo, non posso dire che tutti i ragazzi si trovano in queste condizioni; alcuni, per fortuna, fanno eccezione. Ma non posso neanche dire che quelli scolarizzati e preparati rappresentano la stragrande maggioranza, come credevo e come ritengo debbano rappresentare, se è vero che la scuola primaria è una scuola di qualità.
Allora mi chiedo: siamo proprio sicuri che la scuola elementare, considerata il fiore all'occhiello della scuola italiana, annoverata addirittura tra le migliori d' Europa, non sia stata anch'essa travolta dall'onda di scadimento generale che sta interessando tutto il nostro sistema scolastico?
Sarò grata a chi, con sincerità ed onestà intellettuale, riuscirà a darmi una risposta!
Salvina Torrisi
