LETTERA APERTA
Concorso per dirigenti scolastici: una vicenda scandalosa
Ci sono circostanze nella vita nelle quali , pur mettendo tutta la buona volontà per far buon viso a cattivo gioco e pur volendo accettare, “turandosi il naso”, le “schifezze” che ci vengono propinate quotidianamente, per quieto vivere o perché non siamo guerrafondai a tutti i costi, viene naturale un moto di rigetto, il desiderio di abbandonare questo Paese dove i meriti, le qualità, il sacrificio, l’impegno, l’amore per il proprio lavoro vengono frustrati continuamente e vince solo l’arroganza, la meschinità e, quel che peggio, la mediocrità e l’inettitudine. Quel che ho letto in questi anni e che si continua a scrivere sull’ormai famigerato corso-concorso per dirigenti scolastici è da voltastomaco. Dapprima pensavo che la questione fosse circoscritta alla sola Campania, terra adusa a certi meccanismi per antico retaggio – tangentopoli insegna -, poi mi sono reso conto che il disagio, la protesta di chi aveva preso coscienza che “così avanti non si può andare” si erano estesi, a macchia d’olio, e comunque a buona parte dell’Italia meridionale ed insulare. Ma come si è sviluppato il disegno del “grande vecchio” - perché una regia pur deve esserci stata! - che ha architettato un concorso di tal fatta, nato per 1.500 dirigenti scolastici ha visto moltiplicare i posti per strada, che si sono alla fine più che raddoppiati, con vincitori che, salvando la pace di pochi, sembrerebbero provenire in buona parte dalle fila dei sindacati o dalle direzioni regionali scolastiche o dai CSA o dagli Enti di formazione scolastica, presso i quali erano distaccati? Si è certamente giocato sul fatto che in questo paese la classe docente, martirizzata da anni di sofferenze, da bocconi amari da ingoiare quotidianamente, con gli stipendi più bassi d’Europa, misconosciuta e vilipesa, avrebbe tollerato quest’ulteriore insulto senza reagire, come peraltro accaduto in passato. Ed i “politici”, i parlamentari, quelli vecchi, ma anche quelli nuovi che si sono succeduti in questi anni, cosa hanno fatto per rimediare alla beffa oltre che al danno? E
Gennaro Capodanno – Napoli