LETTERA DI ALCUNI PRECARI STORICI, ANZI GIURASSICI, AMARAMENTE SCONSOLATI…
Una lettera triste, quella di alcuni precari storici milanesi, che lamentano la loro condizione. Ve la sottopongo…sperando che possa invitare alla riflessione.
Siamo i precari storici, anzi chiamateci pure giurassici. Seguendo le vicende legislative che ci riguardano, osserviamo con stupore e amarezza come il governo si stia muovendo, cambiando e ricambiando le norme in corso d'opera.Questo significa che non esiste uno Stato di diritto oggettivo ma, piuttosto, uno Stato di opportunità contingente. Siamo profondamente delusi anche dal modo in cui la battaglia viene condotta dai sindacati in relazione alla questione del servizio non specifico. Abbiamo la triste impressione che loro stessi non difendano con forza la valutazione di tale servizio per il personale precario della scuola.
Il servizio non specifico, infatti, è uno degli elementi fondamentali per i "precari storici". Moltissimi di noi, prima della introduzione della Graduatoria Permanente, hanno lavorato indistintamente in tutte le classi di concorso alle quali il loro titolo di studio permetteva di accedere, perché tale servizio veniva valutato per metà, per esempio, alle medie, se prestato alle superiori e viceversa.
Per il resto la questione non viene affrontata con la dovuta attenzione. Chiediamo ai sindacati, a nome di tutti i precari storici che hanno prestato servizio su varie classi di concorso, che venga rispettato il lavoro svolto e la professionalità acquisita e che il fatto di avere più titoli per insegnare in più classi non diventi penalizzante. Chiediamo che i sindacati affrontino questo problema in maniera specifica, perché è così che merita di essere affrontato, senza confonderlo con altre questioni, come il servizio di montagna, che è un problema completamente diverso. Chiediamo che il lavoro dei precari svolto alle medie venga valutato al 50% alle superiori e viceversa, mentre quello svolto alle elementari venga valutato al 50% alla materna e viceversa, senza confondere gli ordini di scuola, cioè la scuola primaria con la scuola secondaria, per non penalizzare insegnanti in possesso di uno stesso un titolo che dà accesso a più graduatorie.
Alcuni precari storici milanesi
(Testimonianza raccolta ed elaborata da Silvana