Sit-in e banchetto
informativo per raccontare la verità sulla distruzione
della scuola!
I Precari della Scuola in Lotta di Palermo e l'associazione Palermo2013
propongono due giorni di sit-in pomeridiano ( 7 e 8 giugno), dalle 15
alle
19, in via Libertà (angolo via Villa Heloise) per sensibilizzare ed
informare sulla drammatica situazione in cui versa la scuola pubblica.
La
scelta della zona non è casuale, a pochi metri si trova uno dei
sindacati
più importanti nel mondo della scuola ma tra i meno sensibili alle
necessità
dei lavoratori che dovrebbe tutelare.
I precari della scuola sono impegnati
da più di un anno ad attuare una serie di azioni di protesta miranti a
fermare il progetto di smantellamento della scuola pubblica portato
avanti
dal ministro Gelmini; nella loro mobilitazione, consapevoli della
necessità
di una lotta condivisa ed unitaria, hanno in più occasioni chiesto alle
organizzazioni sindacali tutte di intervenire non solo con attestati di
stima e solidarietà, ma con iniziative concrete che mirassero a
difendere la
dignità di migliaia di operatori della scuola che dopo anni di
precariato
rischiano di essere espulsi dal mondo del lavoro.
La CISL, al di là dei
comunicati ufficiali e delle parole “luccicanti” utilizzate nelle varie
assemblee, ha attuato una politica sindacale che non solo non è
riuscita ad
arginare le iniziative del trio Gelmini - Brunetta - Tremonti, ma in
più
occasioni ha avallato l’iter legislativo delle varie riforme della
scuola e
del lavoro.
L'organizzazioni sindacale CISL, in particolar modo, si è
caratterizzata
per:
1) la sottoscrizione dello schema di decreto attuativo della legge
15/2009,
poi Legge Brunetta, che rappresenta un grave attacco al diritto di
contrattazione nei settori pubblici con il conseguente svuotamento del
contratto collettivo nazionale;
2) la palese e voluta incapacità di proporre iniziative di lotta in
grado di
fermare il processo di dequalificazione della scuola pubblica avviato
con la
legge 133/2008;
3) la totale condivisione delle politiche che hanno portato il governo
Berlusconi a proporre le soluzioni tampone ed assistenziali dei
“contratti
di disponibilità” (decreto salva-precari) e dei “diversi” accordi
Stato-Regione;
4) l'invio ai Dirigenti Scolastici di un vademecum in cui vengono
delineate
le linee per boicottare lo Sciopero degli scrutini proclamato su
richiesta
dell'Asssemblea nazionale precari scuola.
Dopo la mancata adesione, della suddetta sigla sindacale, alle varie
iniziative locali e nazionali dei coordinamenti precari della scuola,
riteniamo che non sia più il tempo di delegare la lotta per il lavoro e
per
una scuola pubblica di qualità ad un'organizzazione sindacale che sta
consentendo, con strategie politiche insufficienti ed inefficienti, il
più
grande licenziamento di massa che la storia della Repubblica Italiana
ricordi.