La scuola
pubblica del nostro paese è ormai oggetto privilegiato delle
”attenzioni” del Governo e continua quindi a pagare un prezzo altissimo
sul versante della qualità dell’offerta formativa e su quello dei
diritti sia del personale che degli studenti.
Continua anche per l’a.s. 2010/11 il taglio dell’organico del personale
docente e ATA, che, andandosi ad aggiungere a quello dello scorso anno,
rende particolarmente problematica l’organizzazione dell’offerta
formativa da parte delle scuole e la tenuta della qualità del servizio.
I docenti ed il personale ATA si trovano a dover ricercare un difficile
equilibrio tra due esigenze, entrambe da tenere ben presenti:
• quella di garantire agli studenti ed alle loro famiglie il diritto ad
un’istruzione di qualità, che è il compito della scuola pubblica,
voluta dalla Costituzione;
• quella di denunciare le criticità verso le quali le scelte sciagurate
di questo Governo contro il sistema pubblico dell’istruzione stanno via
via spingendo la nave della scuola pubblica, con un’operazione che
tende a consegnare ai privati una parte consistente dell’offerta
scolastica del nostro paese.
Questa condizione viene ulteriormente aggravata dalla campagna di vera
e propria diffamazione messa in atto dalla maggioranza di Governo
contro il lavoro pubblico, additato al pubblico ludibrio come fonte di
spreco e causa principale quindi della crisi finanziaria che continua
ad attanagliare il nostro paese.
In questa difficile e complessa situazione abbiamo bisogno di
contribuire significativamente a far vivere nelle persone il valore
della scuola pubblica per il paese e per i singoli, garantendo al
massimo, in condizioni sicuramente difficili, il livello di qualità
della nostra scuola pubblica.
Ogni atto che tenda a contribuire al suo abbassamento è un favore che
facciamo ai tanti che vogliono esattamente minare la centralità della
scuola pubblica nel garantire l’offerta formativa di qualità a tutti,
spostando il baricentro verso i privati.
Ma abbiamo anche l’esigenza di evidenziare i gravi problemi con i quali
le lavoratrici ed i lavoratori della scuola pubblica sono costretti a
misurarsi ogni giorno per garantire un’offerta formativa di qualità,
per via del taglio pesante, di personale e di risorse finanziarie, al
limite della sostenibilità e che rende l’altra esigenza davvero
difficile da soddisfare.
C’è una grave crisi anche morale della politica che il paese sarà in
grado di contrastare se i valori fondanti la nostra Repubblica, nata
dalla Resistenza, vivono nelle coscienze delle persone, diventano
patrimonio dei giovani, anagraficamente sempre più lontani da quel
periodo storico.
E’ evidente che solo la scuola pubblica può garantire che quei valori e
le lotte che ne hanno determinato l’affermazione continuino a vivere,
ad essere condivisi dalla maggioranza delle persone che vivono nel
nostro paese e siano il baluardo contro ogni deriva populista ed
autoritaria.
A maggior ragione anche quest’anno, come è nostra abitudine ormai
consolidata, abbiamo deciso, quindi, di produrre un fascicolo che possa
sostenere le lavoratrici ed i lavoratori della scuola nella
problematica e duplice funzione: essere soggetti garanti del ruolo
della scuola pubblica che questo Governo ha tutto l’interesse a
smantellare ed essere protagonisti di una stagione di denuncia e di
lotta che faccia crescere la consapevolezza nel paese dei disastri che
le scelte politiche ed economiche del Governo stanno producendo
nell’istituzione fondamentale per la formazione delle giovani
generazioni, cioè
di coloro che hanno in mano il futuro del paese.
Le schede del fascicolo sono impostate secondo uno schema che intende
fare chiarezza dei contenuti reali dei diversi provvedimenti adottati
e/o in via di adozione contro la scuola pubblica e contemporaneamente
indica alcune strategie concrete per la sua difesa e la denuncia delle
sue grandi criticità.
Sappiamo di poter contare su professionalità alte di tutto il personale
e sulla sua profonda coscienza civile, avendo le lavoratrici ed i
lavoratori della scuola da sempre consapevolezza del senso e della
responsabilità dell’alto compito che la costituzione ed il paese ha
loro affidato.
La FLC sarà al vostro fianco, sul versante professionale oltre che su
quello sindacale, convinta che, a fronte di un presente non esaltante,
alla fine prevarranno le ragioni di chi davvero conosce e condivide il
senso ed il valore della democrazia e della libertà.
Buon lavoro a tutte e a tutti!
Domenico Pantaleo