Citando Dante
nel canto VI del Purgatorio della Divina Commedia “Ahi serva Italia,
albergo di dolore, nave senza nocchiero in gran tempesta, non più
Signora, esemplare di intere nazioni, ma bordello!”si può, facendo una
sensata parafrasi, comprendere la situazione italiana in genere e
della scuola italiana in particolare.
Le evidenti difficoltà a governare il nostro paese, considerando
la cultura e la scuola valori centrali per il rilancio del paese, sono
sotto gli occhi di tutti.
Nonostante la nave sia senza
“nocchiero” e il mare sia in gran tempesta, qualche notizia buona,
anche se molto confusa, è arrivata
Sono fatti salvi gli scatti di anzianità, ma solo per il 2011.
Egoisticamente gioisco di questo, infatti a gennaio 2011 farò un bello
scatto passando alla fascia 15, ma non posso che rimanere indignato per
il fatto che ciò non sia garantito anche per il 2012 e per il 2013.
Purtroppo il Ministero dell'Istruzione non ha alcuna autonomia
decisionale sul destino economico degli insegnanti. Rimane infatti il
blocco del rinnovo contrattuale per tre anni.L'idea politica di questo
governo è quella, di eliminare frettolosamente gli scatti di anzianità,
che prevedono gli aumenti stipendiali per anzianità di servizio (che
coinvolge tutto il personale), sostituendo questo meccanismo automatico
con aumenti in base al merito.Infatti è di questi giorni la notizia
dell'avvio sperimentale di un progetto per la valutazione
dell'operato delle scuole , tale progetto sarà proposto a tutte le
scuole medie delle province di Pisa e Siracusa.
Contemporaneamente parte anche il progetto per valutare i docenti,
questo progetto sarà proposto nelle città di Napoli e Torino.Nell'
attesa di riscontri tangibili di queste sperimentazioni, per evitare
malumori e contestazioni, hanno concesso una boccata di ossigeno
rimettendo gli scatti di anzianità solamente per il 2011.Mia
considerazione personale, ma molto ponderata, è che bisogna dire addio
all'avanzamento di carriera per anzianità, sperando, io aggiungo, che
venga sostituito con un sistema che tenga conto della qualità
della docenza. Qualche dubbio e qualche perplessità a me sorge, vedendo
la paralisi dei finanziamenti sulla formazione, sull'aggiornamento
della didattica, sull'investimento nelle nuove tecnologie.Il merito
nasce e si consolida attraverso una formazione mirata, capace di
stimolare il docente e renderlo sempre più preparato ad affrontare una
scuola in forte mutamento.Se non si investe sulla formazione dei
docenti, non si può, a mio modo di vedere, creare un sistema di
avanzamento di carriera basato realmente sul merito.
L'auspicio è che dopo il 14 dicembre la nave trovi un buon nocchiero e
il mare sia più navigabile.
Lucio Ficara
redazione@aetnanet.org